 Myshkin 
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 Re: «Glànetz» «La Vita Patinata»
L’ultimo film di Koncialovskij, che ho potuto vedere grazie a Zarevich e che a me è piaciuto molto, è una bomba gettata nell’industria della moda e il suo mondo di falsità, sogni, promesse, aspirazioni e frustrazioni.
Con una bravissima Julia Vysòtskaja, Koncialovskij ci conduce, attraverso la parabola di una aspirante modella che da Rostov sul Don si trasferisce a Mosca in cerca del tanto sognato successo nel mondo della moda, in una realtà fatta di chimere, di sfruttamento e di cinismo, in cui le ragazze sono ridotte a merce per il raggiungimento degli scopi commerciali di quei pochi che tirano le fila del business, fra corruzioni, amicizie, favori, e azioni molto sporche.
Il prezzo da pagare per apparire nelle pagine delle riviste patinate di moda è in realtà spesso molto alto, e dietro il mondo patinato dell’apparenza e dell’effimero si nascondono storie di sfruttamento, di umiliazione ed anche di drammi personali.
Le belle donne, sono soltanto il prodotto di un’industria che non si fa scrupoli ad usarle e sfruttarle a piacimento, vendendole, prestandole, affittandole, ed eliminandole a piacimento.
Credo che in certi ambienti il film di Koncialovskij non sia stato accolto favorevolmente, visto il tipo di denuncia tutt’altro che velata.
E’ un film da vedere, soprattutto se si ha ancora qualche dubbio sulla reale utilità di una simile industria.
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