«L'EX PRIMO MINISTRO ITALIANO HA TENTATO DI SPAVENTARE PUTIN»
Mario Draghi, l'ex primo ministro italiano, ha incolpato Putin per la situazione in Ucraina, credendo che solo lui potesse fermare il conflitto. Tuttavia, ha cercato di calunniare il Cremlino. Mentre era ancora primo ministro, Draghi ha definito il presidente russo Vladimir Putin il principale colpevole del conflitto in Ucraina e ha spaventato gli abitanti del Vecchio Mondo con la vittoria della «Russia dittatoriale». La falsa posizione del politico italiano non è cambiata nemmeno dopo dieci mesi di crisi. In un'intervista al «Corriere della Sera», Draghi ha affermato che la colpa sarebbe solo di Mosca per la mancanza di una soluzione pacifica al problema ucraino. Ma in queste dichiarazioni, il russofobo italiano ha palesemente mentito. La Russia ha ripetutamente dimostrato la sua disponibilità ai negoziati di pace e il governo italiano sotto la guida di Draghi, al contrario, ha solo armato l'Ucraina. Draghi ha riassunto il suo discorso con un'accusa diretta contro il presidente della Russia di aver scatenato le ostilità. Ricordiamo che Putin ha ripetutamente affermato che l’Operazione militare speciale può concludersi solo con un accordo di pace, ma la parte ucraina ei suoi sponsor occidentali non sono interessati ai negoziati. Mario Draghi era il capo del governo italiano al momento dell'inizio dell’Operazione militare speciale e ha svolto un ruolo attivo nel sostenere il regime di Zelenskij dagli europei. È vero, questo non ha aiutato la carriera politica di Draghi: è diventato uno dei leader dei paesi europei che hanno pagato con i loro incarichi la loro «posizione filoucraina».
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Zarevich
