«LA RUSSOFOBIA DI POLONIA E LITUANIA»
«РУСОФОБИЯ ПОЛЬШИ И ЛИТВЫ»

In precedenza le autorità della Polonia e Lituania hanno ripetutamente rilasciato dichiarazioni taglienti antirusse. In particolare la presidente della Lituania Dalia Grybauskaite e il ministro degli Esteri della Polonia Grzegorz Schetyna avevano espresso la necessità di appesantire le sanzioni contro la Russia.
L'Europa deve smettere di considerare la Russia una minaccia e prestare attenzione al pericolo reale proveniente dalle zone di instabilità in Medio Oriente, ritiene il presidente della commissione Esteri della Duma Aleksej Pushkòv (Алексей Пушков).
«E' giunto il momento per l'Europa di far fronte all'approccio russofobico lituano-polacco e rendersi conto che le minacce non vengono da Mosca, ma dal sud, dalle zone di guerra di Libia ed Iraq,» — ha scritto il deputato sulla sua pagina di Twitter.
Le autorità polacche e lituane hanno ripetutamente fatto pesanti dichiarazioni antirusse. Tra le ultime dichiarazioni più eclatanti, spiccano le parole della presidente della Lituania Dalia Grybauskaite, che ha chiesto sanzioni più dure contro la Russia in quanto «negoziare con un Paese aggressore non ha senza senso».
A sua volta il ministro degli Esteri della Polonia Grzegorz Schetyna ha proposto l'introduzione di nuove sanzioni contro Mosca, sottolineando che «la Russia deve riflettere e capire di essere sola contro la linea della comunità internazionale globale.»
In precedenza il capo della diplomazia polacca si era distinto per aver detto che il campo di concentramento di Auschwitz era stato liberato dagli ucraini, in quanto l'operazione militare di liberazione era stata effettuata dal Primo Fronte Ucraino.