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«FILMOGRAFIA DI MONICELLI»
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Messaggio «MONICELLI ADDIO» 
 
MILANO - Non ci sarà nessun funerale per il regista Mario Monicelli, che lunedì 29 novembre è morto suicida nell'ospedale San Giovanni di Roma. Sarà portato a Monti, il rione in cui viveva, per un ultimo saluto dei monticiani. «La famiglia non ritiene necessario fare un funerale» ha spiegato il nipote Niccolò, sottolineando che tutto verrà fatto «nel rispetto della volontà di Mario Monicelli e di tutta la famiglia». Nonostante il sindaco di Roma Gianni Alemanno abbia offerto di allestire la camera ardente in Campidoglio, la famiglia dell’autore dei Soliti ignoti ha deciso di rendere omaggio al regista scomparso in luoghi meno istituzionali. «Dopo l’ultimo saluto a Monti, - spiega la famiglia - verrà portato alla Casa del cinema, che è stata messa a disposizione. Lì tutti potranno salutarlo». Lì la salma di Monicelli resterà fino al giorno successivo. Il corpo verrà poi cremato «in forma privata alla presenza della sola famiglia».IL FASCICOLO - Nel frattempo, la procura di Roma ha aperto un fascicolo per fare luce sul suicidio di Mario Monicelli. «Atti relativi a», formula utilizzata per i procedimenti privi di ipotesi di reato, l'intestazione del fascicolo. Il magistrato di turno ha compiuto, in nottata, un sopralluogo nel reparto di Urologia dell'ospedale San Giovanni, dove era ricoverato l'anziano regista cinematografico.

IL CORDOGLIO - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha inviato un telegramma alla famiglia Monicelli nel quale esprime il suo «dolore e del governo italiano per la tragica scomparsa di Mario Monicelli maestro della cinematografia italiana». Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha espresso i suoi sentimenti di partecipazione al dolore per la scomparsa di Mario Monicelli, in un messaggio alla moglie Chiara Rapaccini: «L'opera di Mario Monicelli si è caratterizzata per la straordinaria finezza, acutezza e capacità di penetrazione nel rappresentare comportamenti umani e costumi del nostro tempo e del nostro paese. Egli è stato tra le personalità più originali, operose e creative del cinema del Novecento e sarà ricordato da milioni di italiani per come ha saputo farli sorridere, commuovere e riflettere»

NON DITE «TRAGICA» -«Non è una tragica fine, è un uomo che ha vissuto», ha detto Niccolò Monicelli, il nipote del regista, respingendo l'idea che il gesto del grande vecchio del cinema italiano sia letto in una chiave drammatica. «Mi sembra che di messaggi ne abbia lasciati tanti - risponde a chi gli chiede se Monicelli abbia in qualche modo manifestato alla fine le sue intenzioni alla famiglia -: ricordatelo con i suoi film».


L'articolo del Corriere della sera

La notizia sui siti stranieri

Monicelli sul nostro forum
  



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Messaggio «FILMOGRAFIA DI MONICELLI» 
 
I SOLITI IGNOTI
Trama
Cosimo, piccolo ladro di periferia, è in prigione per il furto di una macchina. Alcuni suoi amici, Capannelle (un vecchio stalliere un po' matto), Mario (ladro suo malgrado), Ferribotte (un siciliano gelosissimo della sorella), Tiberio (fotografo e ladro per vocazione), decidono di cercare qualcuno che si accusi del furto per far scarcerare Cosimo. Trovano Peppe, un pugile di quart'ordine, che dietro compenso dichiara di essere il responsabile del furto. Peppe non viene creduto e viene rilasciato: prima di uscire di prigione, con uno stratagemma, si fa confidare da Cosimo il progetto di un furto con scasso. Riacquistata la libertà, Peppe si mette a capo della banda e, con l'aiuto degli amici, prepara l'esecuzione del colpo vagheggiato da Cosimo: svaligiare la cassaforte del Monte di Pietà. Per aprire la cassaforte prendono lezioni da uno specialista, Dante, che non può partecipare alla rapina perché sorvegliato. Tutto sembra bene avviato quando Cosimo, in seguito ad un'amnistia, viene scarcerato. Deciso a vendicarsi del tiro giocatogli da Peppe e dai compagni, mentre sta compiendo un borseggio viene investito e muore. Intanto è venuto il momento di tentare il furto: i quattro penetrano nell'appartamento contiguo al Monte di pietà. Ma, per inesperienza e paura non riescono a giungere alla cassaforte e avendo aperto un buco nella cucina, si consolano con uno spuntino.

Note
- NASTRO D'ARGENTO PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA E PER IL MIGLIORE ATTORE A VITTORIO GASSMAN. - VELA D'ORO AL FESTIVAL DI LOCARNO (FILM PIU' DIVERTENTE). - ULIVO D'ORO AL IV FESTIVAL DEL FILM COMICO E UMORISTICO DI BORDIGHERA. - COPPA D'ARGENTO AL FESTIVAL DI SAN SEBASTIAN.


Cast Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Renato Salvatori, Carla Gravina, Claudia Cardinale, Tiberio Murgia, Memmo Carotenuto, Rossana Rory, Carlo Pisacane, Gina Rovere
Regia Mario Monicelli
Sceneggiatura Furio Scarpelli, Suso Cecchi d'amico, Mario Monicelli
Durata 01:45:00
Generi Commedia, Poliziesco
Distribuito da LUX-FILM - RICORDI VIDEO - NUOVA ERI - VIVIVIDEO - L'UNITA VIDEO - RCS FILMS & TV; 20TH CENTURY




SPERIAMO CHE SIA FEMMINA
Trama
In un bel casale di campagna di proprietà del conte Leonardo, vive la moglie Elena, che lo ha lasciato da anni per via dei suoi continui tradimenti, insieme alla figlia minore Malvina, al vecchio zio Gugo e alla bambina di sua sorella Claudia, che vive a Roma dove fa l'attrice. Mentre la figlia si occupa dei cavalli, Elena gestisce la proprietà con l'aiuto dell'amministratore con cui ha una relazione da anni, il fattore Nardoni. In casa si serve dell'aiuto della fida domestica Fosca, madre anche lei di una ragazzina. Un giorno Leonardo, che vive a Roma con Lolli, la sua amante, arriva per chiedere ad Elena l'ennesimo prestito perché vuole realizzare un progetto: riaprire e sfruttare le vecchie terme che esistono nelle sue terre. Ma Elena è carica di debiti e lo stesso amministratore, esaminati i progetti e i documenti, sconsiglia un'operazione così costosa ed impegnativa. Mentre arriva nella tenuta anche Francesca, la figlia maggiore di Elena e Leonardo, insieme al nuovo fidanzato, specializzato in glottologia, del quale la ragazza è anche l'assistente, Leonardo muore in un malaugurato incidente d'auto sotto gli occhi dello zio Gugo, un vecchio bislacco, ma ben voluto da tutti. Il luttuoso evento ha effetti disgreganti: Elena decide di vendere la tenuta all'amministratore, Malvina decide di cercare lavoro a Roma, Claudia pensa di riportarsi nella Capitale la bambina e perfino Fosca è ormai convinta che sarebbe l'ora di partire con la figlia per l'Australia, dove da anni vive il marito. Dopo che lo zio Gugo è stato, sia pure con rammarico, sistemato in un gerontocomio, tutto è finalmente pronto per il contratto di vendita. Ma ecco che tutto precipita. Francesca torna a casa dopo aver piantato il suo professore, del quale è rimasta incinta; si presenta Lolli, piena di debiti per i lavori di ristrutturazione della sua palestra, per riavere i milioni prestati a Leonardo, mentre lo zio Gugo, scappato dal gerontocomio, torna nella sua stanza e Fosca rinuncia al suo viaggio, dato che, a quanto le comunica il parroco del paese, l'emigrato ora ha in Australia un'altra moglie e tre bambini. Per fare l'"en-plein", anche l'attrice ha lasciato Roma e se ne torna al casale, dopo aver rotto con l'amante cittadino. La decisione di Elena è una sola: non si darà luogo a nessuna vendita e tutte resteranno unite, con cambiali in scadenza e problemi a non finire, probabilmente senza più amministratore, ma lavorando, aiutandosi e volendosi vicendevolmente bene. Tanto più che pochi mesi dopo ci sarà un nuovo arrivato. Sperando, comunque, che sia femmina.

Note
- DAVID DI DONATELLO 1986: MIGLIORE SCENEGGIATURA, MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA (BERNARD BLIER), MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA (ATHINA CENCI), MIGLIORE PRODUTTORE (GIOVANNI DI CLEMENTE), MIGLIORE MONTAGGIO, MIGLIOR FILM, MIGLIORE REGISTA. - NASTRO D'ARGENTO 1986 MIGLIOR FILM, MIGLIORE SCENEGGIATURA, MONTAGGIO.


Cast Liv Ullmann, Catherine Deneuve, Philippe Noiret, Bernard Blier, Stefania Sandrelli, Athina Cenci, Paolo Hendel, Giuliano Gemma, Adalberto maria Merli, Ron Romy
Regia Mario Monicelli
Sceneggiatura Leo Benvenuti, Piero De bernardi, Suso Cecchi d'amico, Tullio Pinelli, Mario Monicelli
Durata 01:54:00
Genere Commedia
Distribuito da CDE (1986) - COLUMBIA TRISTAR HOME VIDEO, CDI HOME VIDEO, MFD HOME VIDEO



AMICI MIEI II
Trama
Il conte Mascetti, nobile decaduto, il geometra Melandri, impiegato al Comune, il chirurgo Sassaroli, illustre primario, l'oste Necchi, proprietario di un bar/trattoria, si ritrovano davanti alla tomba del giornalista Perozzi, il "quinto uomo" di quella brigata allegra e burlona, le cui gesta ci erano state descritte in "Amici miei" e al termine delle quali il Perozzi stesso era beatamente passato nel regno dei più. Sono trascorsi sette anni, ma i reduci, pur più vicini ai 60 che ai 50, non hanno troppa voglia di perdere tempo in commemorazioni: il prendersi beffe di un povero diavolo che su una tomba vicina piange la scomparsa della giovane moglie serve ad introdurre il clima giusto e a preparare il lungo flash-back che permette al cronista Perozzi di riunirsi agli altri e di ripresentare così per intero al pubblico il gruppo che a suo tempro aveva incontrato un favore quasi unanime. Tra avventure passate (al cui centro si colloca l'evento dell'alluvione di Firenze nel 1966) e altre presenti, il gioco continua e per oltre 2 ore va avanti senza pause: ci sono scherzi individuali che i burloni fanno subire alle consorti, scherzi architettati con sottile strategia comune (la canzonaccia al concorso per coristi, la torre di Pisa da far reggere ai turisti, la contorsionista chiusa in una valigia, le foto oscene scattate con le macchine dei visitatori stranieri, la presa in giro dell'usuraio), scherzi che i cinque si scambiano fra di loro (ai danni del Melandri infatuatosi della sorella di un prete, del Mascetti che si ritrova la figlia ingravidata da ignoti, del Necchi che si scopre tradito dalla moglie...). Insomma la girandola continua, finché una trombosi non colpisce all'improvviso Mascetti e ai tre rimasti tocca ingegnarsi per consolare l'invalido. Che non se lo fa ripetere due volte e anche da infermo continua il suo ruolo di impunito sbeffeggiatore.

Cast Alessandro Haber, Annamaria Tornai, Claudio Zanchi, Lucio valerio Patane', Elisabetta Diaz da silva, Giovanni Necchi, Enio Drovandi, Fiorella Bucci, Tommaso Bianco, Domiziana Giordano
Regia Mario Monicelli
Sceneggiatura Mario Monicelli, Tullio Pinelli, Piero De bernardi, Leo Benvenuti
Genere Commedia
Distribuito da GAUMONT - RICORDI VIDEO, VIVIVIDEO


AQUILA NERA (1946)
Trama
Il conte Doubrowski, avendo perduto il padre, la casa e ogni altro suo avere per la crudeltà del potente principe Kirillovic, per vendicarsi dei soprusi subiti diviene un temibile fuori legge sotto il nome di "Aquila Nera". I suoi piani, però, vengono ad un tratto scompaginati perchè si innamora della bella figlia del malvagio principe. Aquila Nera, tormentato tra la passione d'amore e il desiderio di vendetta, non sa prendere una decisione ma l'intervento della giustizia divina gli consentirà di rientrare in possesso dei suoi averi e di coronare il suo sogno d'amore.

Note
- DIRETTORE DI PRODUZIONE: DINO DE LAURENTIIS.

Cast Rossano Brazzi, Irasema Dilián, Gino Cervi, Rina Morelli, Harry Feist, Paolo Stoppa, Inga Gort, Pietro Sharoff, Luigi Pavese, Cesare Polacco
Regia Riccardo Freda
Sceneggiatura Mario Monicelli, Ingrid Steno, Riccardo Freda, Braccio Agnoletti
Durata 01:37:00
Genere Avventura
Distribuito da REGIONALE - DISTRIBUTORI INDIPENDENTI


LA GRANDE GUERRA (1959)
Trama
Il piantone romano Oreste Jacovacci ha promesso al coscritto milanese Giovanni Busacca di farlo riformare dietro compenso; ma Giovanni è fatto abile e, ormai in divisa, cerca Oreste per dargli una lezione. Tuttavia quando si ritrovano, i due diventano amici e finiscono insieme a Tigliano, un piccolo paese nelle retrovie, dove attendono, di giorno in giorno, di essere mandati al fronte. Nel frattempo Giovanni, avendo incontrato Costantine, una ragazza di facili costumi, si concede qualche distrazione, ma alla fine si trova alleggerito del portafoglio. Giunge il giorno temuto: Giovanni ed Oreste sono mandati al fronte, dove fanno conoscenza di nuovi commilitoni: il tenente ex professore di ginnastica, il soldatino che spasima per Lyda Borelli, il cappellano Bonoglia. Viene il Natale, festeggiato alla meglio; passa l'inverno, si annuncia la primavera; riprendono più vivaci i combattimenti. Oreste e Giovanni, mentre sono di pattuglia, incontrano un soldato austriaco: potrebbero ucciderlo, ma non si sentono di farlo. Poi inizia la battaglia: morti e feriti, attacchi e contrattacchi. Oreste e Giovanni sono incaricati di portare un messaggio, ma mentre si dispongono al ritorno si trovano separati dal loro gruppo. Per ripararsi dal freddo indossano cappotti nemici: scoperti dagli austriaci, vengono considerati spie. Potrebbero salvarsi se consentissero a fornire informazioni sulla missione di cui erano incaricati. Dapprima i due esitano e sono quasi disposti a transigere con la coscienza ma di fronte all'arroganza dell'ufficiale che li interroga, Giovanni rifiuta di parlare e viene fucilato. Oreste segue il suo esempio e subisce la stessa sorte. Il loro sacrificio non è inutile: i loro compagni sono all'attacco e la vittoria non è lontana.

Note
- IL FILM E' STATO GIRATO IN FRIULI, A VENZONE, SELLA SANT'AGNESE (SOPRA OSPEDALETTO), PALMANOVA E NESPOLEDO DI LESTIZZA. NEL 2004 SUI LUOGHI DELLE RIPRESE CON IL CONTRIBUTO DELLA REGIONE E' STATO GIRATO UN DOCUMENTARIO DAL TITOLO "I SENTIERI DELLA GLORIA" CHE VEDE IL REGISTA E LO SCENOGRAFO TORNARE NEGLI STESSI POSTI A 45 ANNI DI DISTANZA. - LEONE D'ORO ALLA MOSTRA DI VENEZIA 1959 EX-AEQUO CON "IL GENERALE DELLA ROVERE" DI ROBERTO ROSSELLINI. - NASTRO D'ARGENTO 1960 AD ALBERTO SORDI E ALLO SCENOGRAFO MARIO GARBUGLIA. - DAVID DI DONATELLO 1960 A VITTORIO GASSMAN E ALBERTO SORDI E AL PRODUTTORE DINO DE LAURENTIIS.

Cast Alberto Sordi, Vittorio Gassman, Silvana Mangano, Folco Lulli, Bernard Blier, Romolo Valli, Livio Lorenzon, Nicola Arigliano, Tiberio Murgia, Mario Valdemarin
Regia Mario Monicelli
Sceneggiatura Furio Scarpelli, Luciano Vincenzoni, Mario Monicelli
Durata 02:09:00
Genere Guerra
Distribuito da DE LAURENTIIS - DOMOVIDEO, RICORDI VIDEO, BMG VIDEO, L'UNITA' VIDEO (PARADE)


L'ARMATA BRANCALEONE (1966)
Trama
Un cavaliere in viaggio per prendere possesso del feudo di Aurocastro, viene assalito dai briganti che dopo averlo sopraffatto lo gettano in un fosso. Un membro della banda, avendo trovato la pergamena che attesta l'investitura del feudo, convince l'amico Brancaleone a sostituirsi al cavaliere. Brancaleone si mette al comando dei briganti ma lungo il percorso per Aurocastro incappa in diverse avventure: l'incontro con Teofilatto ed i suoi bizantini, l'occupazione e la fuga da una città in preda alla peste, il salvataggio di una stravagante promessa sposa. Giunta infine al feudo, l'armata viene assalita dai Saraceni ma è salvata dai guerrieri comandati dal cavaliere che era stato aggredito dalla banda. Per Brancaleone ed i suoi uomini non resta che partire per una Crociata in Palestina.

Note
- NASTRO D'ARGENTO PER I COSTUMI, LA FOTOGRAFIA A COLORI E LA MUSICA. - CANZONI: " L'ARMATA BRANCALEONE" CANTATA DAL COMPLESSO VOCALE DI PIERO CARAPELLUCCI E "CUCCURUCU' " CANTATA DA MARIA GRAZIA BUCCELLA. - COPIA RESTAURATA NEL 2005 DALL'ASSOCIAZIONE PHILIP MORRIS PROGETTO CINEMA SU INDICAZIONE DI GIUSEPPE TORNATORE. IL RESTAURO E' STATO REALIZZATO SOTTO LA DIREZIONE DI GIUSEPPE ROTUNNO.

Cast Vittorio Gassman, Catherine Spaak, Gian maria Volonté, Maria grazia Buccella, Barbara Steele, Enrico maria Salerno, Carlo Pisacane, Folco Lulli, Ugo Fangareggi, Joaquin Diaz
Regia Mario Monicelli
Sceneggiatura Furio Scarpelli, Mario Monicelli
Durata 02:00:00
Genere Commedia
Distribuito da TITANUS - COLUMBIA TRISTAR HOME VIDEO, MONDADORI VIDEO, L'UNITA' VIDEO (IL GRANDE CINEMA), DVD: 01 D


BRANCALEONE ALLE CROCIATE (1970)
Trama
In viaggio, con una torma di straccioni, alla conquista del Santo Sepolcro, Brancaleone da Norcia perde, in una battaglia, tutti i suoi compagni, per cui, disperato, invoca la "Morte", salvo, alla sua presenza, spaventarsi e chiedere una proroga, che gli viene concessa. Salvata la vita a un neonato, figlio di un re normanno, si rimette in cammino - con una nuova, cenciosa armata - per riportarlo al padre, partito per le Crociate. Strada facendo, strappa dal rogo una giovane strega, accoglie al suo seguito un lebbroso, visita un eremita rintanato in una grotta, rintuzza un tentativo di uccidere il piccolo principe e, infine, scorta il papa Gregorio VII in visita a uno stilita appollaiato sulla sua colonna. Risolta - con un atroce "giudizio di Dio" - una contesa fra il pontefice e l'antipapa Clemente III, Brancaleone - dopo aver scoperto che il lebbroso è in realtà una principessa - riconsegna il bimbo al padre, ottenendo in cambio il titolo di barone. Sceso in campo contro il fratello del sovrano normanno, alleatosi con i Mori - la posta, per il vincitore, è la principessa - Brancaleone perde la contesa ad opera della giovane strega, che si è innamorata di lui. Vagando nel deserto, ecco pararglisi contro la "Morte", venuta a saldare il conto. Ancora una volta, però, Brancaleone riesce a salvarsi, poiché è la strega a immolarsi per lui.

Note
- AIUTO REGISTA: RENZO MARIGNANO, CARLO VANZINA.

- DIREZIONE DELLE MUSICHE: GIANFRANCO PLENIZIO.

Cast Vittorio Gassman, Adolfo Celi, Stefania Sandrelli, Beba Loncar, Gigi Proietti, Lino Toffolo, Paolo Villaggio, Sandro Dori, Gianrico Tedeschi, Alberto Plebani
Regia Mario Monicelli
Sceneggiatura Mario Monicelli, Furio Scarpelli
Genere Comico/Commedia


AMICI MIEI (1975)
Trama
Perozzi, Melandri, Mascetti, Necchi sono quattro amici con la mentalità di altri tempi. Ormai cinquantenni, sono rimasti ragazzi, sempre pronti a mettere in scena situazioni burlesche a Firenze e nei dintorni. Rimasti vittime di un incidente, vengono ricoverati in una clinica e non si fanno sfuggire l'occasione per metterla a soqquadro, facendo quasi impazzire il primario, il professor Sassaroli. Quando poi Melandri si innamora di Donatella, la moglie del medico, per poi rinunciare alla relazione dinanzi all'irruenza dell'amata, del cane Birillo e di tutto il resto della famiglia, Sassaroli diventa uno del gruppo, pronto a accompagnarli in ogni 'zingarata'. Eccoli allora schiaffeggiare dalla pensilina i viaggiatori di un treno, oppure seminare il panico in un paesino camuffandosi da tecnici stradali e decretando l'abbattimento delle case nonché della chiesa per far spazio a un'autostrada, infine, eccoli trasformarsi in spacciatori di droga per punire l'ingordo pensionato Righi. Quando il Perozzi muore, la loro goliardia è messa a dura prova, ma già nel corso del funerale trovano il modo di improvvisare un ennesimo feroce scherzo per il Righi.

Note
- GIRATO NEGLI STUDI INCIR-DE PAOLIS, ESTERNI A FIRENZE E ALTRE LOCALITA' DELLA TOSCANA. - DAVID DI DONATELLO (1976) COME MIGLIOR FILM E MIGLIOR ATTORE (UGO TOGNAZZI). - LA REVISIONE MINISTERIALE DEL 1976 HA ELIMINATO IL DIVIETO AI MINORI DI 14 ANNI.

Cast Ugo Tognazzi, Gastone Moschin, Philippe Noiret, Duilio Del prete, Adolfo Celi, Olga Karlatos, Bernard Blier, Silvia Dionisio, Milena Vukotic, Franca Tamantini
Regia Mario Monicelli
Sceneggiatura Pietro Germi, Leo Benvenuti, Piero De bernardi, Tullio Pinelli
Durata 02:20:00
Genere Commedia
Distribuito da CINERIZ - DOMOVIDEO, NUOVA ERI, MULTIGRAM



CARI FOTTUTISSIMI AMICI (1994)
Trama
Agosto 1944. Nell'alba di una Firenze liberata dai tedeschi, il signor Dieci, un ex manager di boxe, compone una squadra pugilistica. Un'idea vincente: organizzare una tournée pugilistica, per guadagnare dei soldi ma soprattutto per mangiare qualcosa. La tournée inizia e in guerra si fanno dei curiosi incontri: un disertore nero americano che viene prima acquistato da una famiglia di contadini con la speranza di intascare una ricompensa e che, poi, viene cooptato nel team pugilistico. Altro incontro è costituito da una giovane collaborazionista che si è concessa ai tedeschi e per questo è stata rapata a zero. Una piazza di paese è il teatro della prima esibizione.Anche se le cose non vanno secondo i disegni di Dieci, la rappresentazione procura comunque una borsa: ortaggi, formaggi, salumi. Un ospedale da campo americano è la sede del successivo incontro. Gli americani riescono ad essere ipervitaminizzati e ben alimentati anche in periodo di guerra e l'incontro è disastroso. Ma gli Americani sono generosi e così Dieci e i ragazzi ripartono dal campo con il camion carico di derrate alimentari. La breve tournée può considerarsi conclusa: con la borsa americana c'è da vivere un mese e più senza il problema della fame. Asmatico più del solito il camioncino arranca verso Firenze, ma ad un passaggio a livello una bella casellante chiede ai nostri un passaggio. Questa volta è con entusiasmo che i ragazzi la accolgono a bordo e l'entusiastica accoglienza provoca la gelosia della rapata che sta per abbandonare il gruppo, quando viene fermata dal nero disertore. Ma l'entusiasmo per Wilma, la nuova passeggera, è breve, la ragazza li coinvolge in un'altra terribile avventura. Giunti nel casale dove si celebrano le nozze di Drago, eroico comandante partigiano, la casellante ex fidanzata respinta, non esita a lanciare per vendetta una bomba a mano. Per lei e per i nostri è la condanna a morte. Ma per Drago è un giorno di festa, e così tutto finisce in una burla. Firenze è poco lontana. Il camioncino è sempre più provato, ad un tratto sembra esalare l'ultimo respiro. Il nero disertore invita tutti a spingere e il motore sembra riprendere vita. Tutti lo rincorrono, ma il negro non si ferma per raccoglierli e solo testa di rapa con un balzo riesce a saltare sul camioncino con le preziose derrate. Sulla stessa piazza di Firenze dove era partita la tournée i nostri si ritrovano derubati e sconfitti. Uno dei ragazzi cerca ancora di corteggiare la casellante, ma la ragazza se ne va così come è apparsa. Dieci si dice pronto ad una nuova tournée, ma i ragazzi dichiarano di non volerlo più vedere. Ognuno se ne va per la sua strada, con la consapevolezza che quell'ultimo episodio di una gioventù che deve far presto, nell'Italia della ricostruzione, a farsi maturità rimarrà comunque come qualcosa da raccontare e che, attraverso il filtro del tempo, assumerà toni sempre più nostalgici.

Note
REVISIONE MINISTERO MARZO 1994.


Cast Paolo Villaggio, Paolo Hendel, Massimo Ceccherini, Beatrice Macola, Novello Novelli, Antonella Ponziani, Eva Grimaldi, Marco Graziani, Giuseppe Oppedisano, Vittorio Rap
Regia Mario Monicelli
Sceneggiatura Leo Benvenuti, Suso Cecchi d'amico, Piero De bernardi, Mario Monicelli
Genere Grottesco



Filmografia di Monicelli
  



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