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«L'UNICA ANNA MAGNANI»
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Messaggio «L'UNICA ANNA MAGNANI» 
 
Il centenario di Anna Magnani in Russia

Il 7 marzo è ricorso il centenario della nascita della grande attrice italiana Anna Magnani. In Russia il suo nome e la sua attività artistica rimangono molto popolari tutt’oggi. Il suo primo centenario è stato degnamente celebrato sia sulla stampa che sullo schermo televisivo. Sul tema una nota a cura di Valery Prostakov.
Trascorrono anni, sullo schermo appaiono nuovi nomi ma il retaggio del passato che fa capo al fondo d’oro del cinema mondiale, continua ad attirare e a toccare lo spettatore russo. Anna Magnani rimane in questo fondo uno dei personaggi più vistosi. La Voce della Russia ha ricordato ai suoi ascoltatori russofoni che ella ha lavorato con tutti i registi del secolo d’oro del cinema italiano – Vittorio De Sica, Luchino Visconti, Pier-Paolo Pisolini, Federico Fellini, Roberto Rossellini, che fu il primo ad avere rivelato il profondo talento drammatico dell’atrice nel film “Roma – città aperta”. Il giovane regista Valere Todorovsky nella sua intervista su questo film ebbe a dire: Si è imposta all’attenzione Anna Magnani. C’era in lei un’incredibile carica energetica, si percepiva non come attrice ma come immagine generalizzata di quel periodo e del suo cinema, con tutti i drammi in esso impliciti. Il volto di Anna Magnani – rilevò il regista russo,- concentrò per me le sensazioni principali del neorealismo – l’attenzione consapevolmente sottolineata alle cose semplici in cui è espressamente concepita la forza energetica ed emozionale dell’essere umano.
Tutti i ruoli in cui recita Anna Magnani sono tutt’altro che passeggeri. Le immagini da ella create colpiscono le persone di tutte le generazioni, senza parlare poi dei cineasti stessi. Il giornale Internet –magazine Cinema per i scrive del film Mamma Roma di Pisolini uscito in versione russa su DVD: Anna Magnati recita in modo particolarmente tragico nel ruolo di prostituta che tenta di avviare una vita nuova. L’Impressione n 1: dramma di una vita rovinata. L’Impressione N 2: dramma di una di una donna dalla forte personalità . L’impresione N3: dramma di essere soli.
Ai nostri ascoltatori sarà interessante che giudica Anna Magnagni il noto stilista russo Stanistalav Zaitsev. Anna Magnani – egli ha detto,- è una grande attrice cui appartiene una frase sconvolgente: Ogni ruga è mia vita. Non voglio perderne nessuna. La Magnani aveva molto stile il che si manifestava innanzitutto nel suo comportamento emotivo. Non ho parole per esprimere l’entusiasmo per questa donna!,- ha detto lo stilista russo Slava Zaitsev.
La Televisione russa ha celebrato il centenario della grande attrice italiana con la proiezione del film documentario “Anna Magnani. Recitare la verità con la partecipazione con Roberto Rossellini, Luchino Visconti, Franco Zefferelli, Eduardo de Felippo, Marcello Mastroiani e del film Alfredo Gianetti La Sciantosa.

Dal sito "La voce della Russia"

  



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Messaggio «L'UNICA ANNA MAGNANI» 
 
Grandissima Nannarella....
Giusto pochi giorni fa ho riguardato il film "Mamma Roma", un film bellissimo, che amo veramente tanto.
  



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Messaggio «L'UNICA ANNA MAGNANI» 
 
Lubov Alova e Olga Bobròva
Любовь Алова и Ольга Боброва
«ANNA MAGNANI E I SUOI RUOLI»
«АННА МАНЬЯНИ И ЕЁ РОЛИ»
Casa Editrice «Sojuz Kinematografistov» Mosca 1990 (Pagine 113)
Издательство «Союз Кинематографистов» Москва 1990

ANNA MAGNANI АННА МАНЬЯНИ
Nell’ultimo anno dell’epoca sovietica (1990) è uscito questo bel libro scritto da due autrici russe Liubov Alova e Olga Bobrova. Il libro dedicato alla geniale attrice italiana Anna Magnani (Анна Маньяни, 1908-1973). L’attrice che è un simbolo del cinema italiano e del cinema mondiale. Quasi tutti i film con Anna Magnani sono stati proiettati nell’Unione Sovietica e i Russi non si dimenticheranno mai di quest’attrice geniale di tutti i tempi!

La grande Magnani morì trentacinque anni fa, nel 1973. La seppelliva tutta l’Italia e nello stesso giorno della sua morte in tv trasmettevano il suo ultimo film «1870».  Magnani non guardava la Tv e poco aveva interpretato nei film destinati alla TV. Lei riconosceva e confessava solo due generi: il palcoscenico e il duro cinema bianco nero. Il resto per lei semplicemente non esisteva. Il cinema come uno specchio della vita ricca e traboccante nel quale si guardano milioni di Italiani. Come la bibbia delle cattedrali moltiplicata e aumentata per tutti i sofferenti della parola santa, ma non potenti di leggerla, così sono le pellicole bianco e nero con Anna Magnani le quali erano rivolte ad ogni cuore vivo e parlavano del più importante e considerevole. La svolta cinematografica nel destino di Anna Magnani viene nel 1945 quando Roberto Rossellini e Sergio Amidei decidono di condurre il cinema fuori dal chiuso degli studi cinematografici e portarlo al popolo. Comincia l’epoca del neorealismo e il famoso film «Roma, città aperta» diventa la prima grande opera di quella nuova scuola. Anna Magnani è un’icona dell’arte nuova. Lei recita senza interruzioni in molti film. L’Italia è conquistata e lei va a conquistare Hollywood. Il lavoro in America porta dei frutti. Nel 1955 prende parte insieme a Burt Lancaster al film «La Rosa Tatuata» («The Rose Tattoo»), la cui sceneggiatura era scritta da Tennessee Williams apposta per la Magnani. La Magnani diventa la prima attrice italiana a ricevere l'Oscar.
Il talento della Magnani riconosciuto da tutti inizia a soffrire la nostalgia in America e lei torna a Roma. L’Italia è pronta a riconoscere i suoi meriti americani, ma ha paura di offendere la primadonna con la semplicità. E la gloria della Magnani inizia a offuscarsi dalla mancanza di ruoli. Allentò la tensione Pier Paolo Pasolini regolando all’Italia ancora un grande film con Anna Magnani «Mamma Roma» (1962). L’ultimo lavoro nel cinema è un episodio nel film «Roma» (1972) di Fellini dove recita se stessa, la grande Anna Magnani. Non aveva più nulla da dire. È venuta l’epoca del cinema a colori a lei estraneo. Nel cinema cessò di apprezzare una particolare schiera di uomini. La Magnani scacciava con la mano il tempo, era gelosa di tutto cio che era nuovo, ma tale lotta, com'è noto, è simile alla battaglia con i mulini a vento. Nel 1973 la seppelliva tutta l’Italia e tutto il mondo. La grande attrice di tutti i tempi e di tutti i popoli se n'è andata da noi peccatori e a volte ingrati…



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Zarevich
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Messaggio «L'UNICA ANNA MAGNANI» 
 
Cari amici!
Vorrei presentare qui sulla pagina del nostro forum «Arca Russa» dedicata alla brillante attrice italiana l'articolo «L'Unica Anna Magnani» («Неповторимая Анна Маньяни») scritto dall'autrice russa Irina Barancheeva (Ирина Баранчеева) per la pubblicazione russa «Stolìtsa» («Столица»). Ho tradotto questo articolo dal russo all'italiano e vi do l'opportunità di leggerlo. Vorrei solo aggiungere che Anna Magnani una volta fu in URSS in tournée con un teatro italiano nel 1965. Quasi tutti i film con Anna Magnani furono proiettati in Unione Sovietica. In questa pagina del nostro forum dedicata ad Anna Magnani, sopra, potete leggere di un libro di autori russi dedicato ad Anna Magnani.
Zarevich


«L'UNICA ANNA MAGNANI»
«НЕПОВТОРИМАЯ АННА МАНЬЯНИ»
La grande attrice italiana morì 60 anni fa
L’articolo di Irina Barancheeva scritto per la rivista russa «Stolitsa» 2023
 
In Italia si crede da tempo che Jurij Gagarin, durante il suo volo a bordo della navicella spaziale «Vostok-1», abbia inviato i saluti a «tutta l’umanità e personalmente ad Anna Magnani». Questa «fandonia del giornale», iniziata da un critico cinematografico francese, nonostante tutta la sua natura fantastica, dimostra tuttavia molto chiaramente l'amore incondizionato di cui godeva l'attrice.
Anna Magnani è stata molto più che una semplice attrice di teatro e di cinema. È diventato uno dei simboli dell'Italia, come il David di Michelangelo o il Colosseo. Non è un caso che in occasione di questo anniversario siano state organizzate diverse iniziative in tutto il Paese per onorare la memoria dell'attrice. Mostre a lei dedicate si svolgono a Bologna e Venezia; molti festival cinematografici hanno inserito nei loro programmi film con la sua partecipazione. La sua immagine, infine, sarà l'emblema della XVIII edizione del Festival del Cinema di Roma. Anna Magnani divenne l'incarnazione sullo schermo di una tipica donna italiana del suo tempo, prima di tutto romana, poiché la sua vita era legata proprio a questa città. Nacque nella capitale italiana il 7 marzo 1908. Sua madre era una sarta e suo padre, come sosteneva l'attrice, era un avvocato calabrese di sangue blu, che però non era il marito di sua madre e la abbandonò quando Anna stava per nascere. Tuttavia, presto sua madre la lasciò, trasferendosi in Egitto con un nuovo compagno di vita. La piccola Anna è cresciuta con la nonna, che ha fatto di tutto per dare alla ragazza una buona educazione. Tuttavia, sentiva ancora acutamente la mancanza dell'amore dei genitori e in seguito disse scherzosamente di aver deciso di diventare un'attrice nella culla, quando piangeva per la mancanza di affetto materno.

Anna Magnani aveva il dono innato dell'attrice, aveva nel sangue l'arte della trasformazione. Quando venne per iscriversi alla Scuola di Teatro. Eleonora Duse, allora il famoso critico teatrale Silvio D'Amico, che in quel momento la dirigeva, rimase letteralmente stupita dal talento di questa «ragazza».
«Lei non recita, vive i ruoli che le vengono proposti. Questa è un'attrice già pronta...», ha detto. All'inizio degli anni '30, Magnani iniziò la sua carriera artistica: fece la controfigura di attori stranieri nei film e si esibì sul palco del teatro come parte di piccole compagnie. Nel 1934 fece il suo debutto cinematografico, ma all'inizio le furono affidati solo piccoli ruoli. Nel 1938, apparve sullo schermo nel ruolo della cameriera Marietta nel film «La principessa Tarakànova», che racconta il tragico destino di una donna che fingeva di essere la figlia illegittima dell'Imperatrice russa Elisaveta Petròvna. Uno dei registi di questo film (insieme a Mario Soldati) è stato Fiodor Otsep, emigrato dalla Russia, che in precedenza aveva lavorato con i registi russi Boris Barnet e Jakov Protazànov. Ha intuito l'enorme potenziale della giovane attrice. È interessante notare che nello stesso film appare in un piccolo ruolo un'altra futura «star» del cinema italiano, il giovane Alberto Sordi.
Il grande, vero successo arrivò ad Anna Magnani dopo il film «Roma - Città Aperta» di Roberto Rossellini, divenuto simbolo del neorealismo italiano. Il regista lo girò «direttamente» poco dopo la liberazione di Roma dall’occupazione nazista. Nel nord Italia la guerra era ancora in corso, gli studi cinematografici di Cinecittà erano occupati dai profughi, la città portava le tracce dei recenti bombardamenti... Eppure Rossellini promosse ostinatamente il suo progetto, girando alcune scene nelle strade di Roma, lungo le quali i nazisti aveva marciato proprio ieri. Il film è dedicato agli eroi della resistenza romana. Anna Magnani interpreta Pina, una donna semplice il cui marito partecipa alla lotta clandestina contro le forze di occupazione. La sua eroina aveva un prototipo: la romana Teresa Gullace, uccisa dai soldati tedeschi mentre cercava di parlare con il marito arrestato. Nel suo film Rossellini porta la scena dell'omicidio di Pina a livelli di incredibile tragicità, ed è impossibile dimenticare Anna Magnani, che rincorre il camion su cui viene portato via il marito arrestato e poi fulminata a colpi di mitragliatrice.
«Roma città aperta» uscì nel settembre 1945 e inizialmente non ebbe un successo diffuso. Coloro che simpatizzavano con il fascismo strapparono manifesti cinematografici dai muri. Il film è stato bandito in Germania e Argentina e censurato negli Stati Uniti. Tuttavia, gradualmente si è fatto strada nel cuore del pubblico e ha ricevuto numerosi premi internazionali, tra cui un Oscar e la Palma d'Oro al Festival di Cannes, e Anna Magnani ha ricevuto il premio Nastro d'Argento dall'Associazione Nazionale Cinematografica Italiana. Giornalisti ed è stata riconosciuta come la migliore attrice.

Con l'immagine di Pina ha scritto il suo nome a lettere d'oro nella storia del cinema mondiale. Successivamente, l'attrice ha lavorato con molti eccezionali registi italiani e stranieri, che hanno invariabilmente apprezzato il suo talento, anche se non sempre erano entusiasti del suo carattere imprevedibile. Il drammaturgo americano Tennessee Williams ha scritto alcune sceneggiature pensando a lei. Il personaggio indimenticabile della Magnani è nel film «La più bella» (1951) di Luchino Visconti, dove interpreta una donna che cerca con tutte le sue forze di fare di sua figlia una star del cinema, ma è costretta a sopportare il crollo delle sue illusioni. Un'altra rivelazione con la partecipazione dell'attrice è stata il film di Pier Paolo Pasolini «Mamma Roma» (1962), dove appare nell'immagine di una prostituta che sta cercando di iniziare una nuova vita e allo stesso tempo di organizzare il suo destino figlio unico. Ma anche qui i sogni della sua eroina non sono destinati a realizzarsi: deve ritornare all'antico mestiere, e suo figlio muore in prigione, legato a un letto (è stato questo episodio di cronaca giornalistica a dare al regista l'idea di realizzare un film).
Della Magnani sullo schermo di qualsiasi genere, tragedia o commedia, ciò che colpisce innanzitutto sono i suoi occhi parlanti, a volte tristi, a volte ridenti e il suo viso, che senza parole esprime tutta una serie di emozioni. Forse perché l’attrice non recitava, ma viveva la vita delle sue eroine, nella mente del pubblico era associata a loro e non sembrava una «stella» lontana, ma una di quelle donne romane che era facile incontrare per strada. Nel corso degli anni è diventata un vero simbolo di Roma, e non è un caso che Federico Fellini abbia voluto catturarla nel suo monumentale film monumento alla Città Eterna - il film «Roma» (1972), in cui l'attrice interpretava se stessa. Appare sullo schermo per pochi secondi, tornando a casa per le strade notturne di Roma, e chiude la porta proprio davanti a Fellini, che le chiede un'intervista. «Roma» è diventato il suo ultimo film, un saluto d'addio al pubblico. Il 26 settembre 1973 Anna Magnani muore all'età di 65 anni a causa di una grave malattia, ma la sua presenza in città è ancora sentita. I «Murales» con l'immagine dell'attrice adornano uno dei muri dell'antico quartiere romano di Trastevere, allo studio cinematografico di Cinecittà c'è una «stella» a lei dedicata... E anche se Jurij Gagarin non le ha mandato i saluti dallo spazio, il suo nome ha superato la gravità e ora sul pianeta Venere c'è un cratere con un diametro di 26 km, che si chiama «Anna Magnani».

L’articolo di Irina Barancheeva scritto per la rivista russa «Stolitsa» 2023.

  

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Zarevich
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Messaggio Re: «L'UNICA ANNA MAGNANI» 
 
Grazie, Zarevich, per aver tradotto e pubblicato questo ottimo articolo su Anna Magnani - "Nannarella", una tra le più grandi attrici italiane e da me tanto amata. Roma, città aperta è sicuramente una delle sue interpretazioni più famose, ma anche Campo de' fiori,  L'onorevole Angelina, Bellissima, Mamma Roma sono capolavori assoluti del cinema italiano, solo per citarne alcuni. Anche il film La Ciociara, il film basato sull'omonimo romanzo di Alberto Moravia,  diretto da Vittorio de Sica, avrebbe dovuto essere interpretato da lei, ma la Magnani rifiutò quel ruolo, che fu poi affidato a Sofia Loren, in una delle sue interpretazioni più famose.

Ahimé, tutti questi capolavori che hanno fatto scuola nel cinema mondiale, quando ero piccolo li trasmettevano in tv periodicamente, e non c'era praticamente nessuno, nato tra gli anni '50 e '70, che non li conoscesse quasi a memoria. Oggi, questi film sono stati messi da parte e dimenticati; non vengono più riproposti, se non in qualche tv locale, specialistica, o in orari improbabili. I ragazzi di oggi, e comunque tutti quelli nati a partire dagli anni '90, non hanno mai visto queste pietre miliari del cinema; non solo, ma non essendo abituati a vedere film di quell'epoca, in bianco e nero, sono prevenuti e rifiutano a priori di vederli. E tutto questo non è casuale, ma risponde ad un preciso disegno di annullare e distruggere la cultura e l'arte in tutte le sue manifestazioni, perché sono attività umane che portano alla conoscenza della realtà e sviluppano le capacità critiche delle persone, cosa altamente indesiderata da chi ci governa.

La storia, il cinema, la letteratura, la musica (quella vera), la poesia... sono tutte cose da eradicare, e non da coltivare, e prima si comincia, meglio è.
  



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Messaggio «L'UNICA ANNA MAGNANI» 
 
«ANNA MAGNANI E JURIJ GAGARIN»
«АННА МАНЬЯНИ И ЮРИЙ ГАГАРИН»

Il fatto che Jurij Gagarin dall'orbita abbia trasmesso i saluti a tutti gli abitanti della Terra e personalmente ad Anna Magnani ha una sua verità. Il fatto è che in una delle sue interviste con un giornalista francese, alla domanda su quali film piacciono a Jurij Gagarin, il cosmonauta russo ha risposto che i film con la partecipazione di Anna Magnani gli fanno una profonda impressione e Anna Magnani gli fa «brividi». Questa risposta di Jurij Gagarin è stata una leggenda che ha trasmesso i saluti dall'orbita ad Anna Magnani. Questa intervista è stata pubblicata nei libri dedicati al primo cosmonauta della Terra. Jurij Gagarin e Anna Magnani sono due grandi persone della nostra Terra e della nostra civiltà umana. Noi non ci saremo, ma loro ci saranno sempre. Sono felice che questi due nomi siano stati collegati dal destino e possano rimanere insieme nella nostra memoria.

  




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Zarevich
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Messaggio Re: «L'UNICA ANNA MAGNANI» 
 
L’ULTIMA GRANDE ATTRICE LIBERA: ANNA MAGNANI


Di Patrizia Pisino

Il 26 settembre del 1973 Roma perdeva Nannarella, Anna Magnani, ma il suo spirito combattivo resta ancora oggi nel cuore di tutti. Anna ha rappresentato l’ultima grande artista – attrice italiana conosciuta ed amata a livello mondiale. L’ultima vera e libera attrice che coraggiosamente ha vissuto gli anni più difficili per una donna, che ha costruito la sua carriera da sola e con grande coraggio. Nannarella ha fatto la storia del cinema italiano ed è merito suo se è stato conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo. La sua carriera è iniziata nel periodo fascista per poi svilupparsi nel dopoguerra diventando l’icona del cinema neorealista. Famosissimo il film Roma città aperta, diretto da Roberto Rossellini, nel quale interpreta il ruolo di Pina, una popolana romana vedova con un bambino, che sta per sposarsi con Francesco. Resta nella nostra memoria la famosissima drammatica scena di Pina che gridando: Francesco, Francesco ! corre verso il camion dei nazisti nel vano tentativo di raggiungere l’uomo che amava, ma che viene uccisa vigliaccamente a colpi di mitra. Questo film segna una tappa important,e con esso nasce la nuova Italia, l’inizio del nuovo cinema italiano.

Anna è stata tra le attrici più premiate, ricevendo il maggior numero di premi oscar dal 1946 al 1959. Ne ha vinti 10: David di Donatello (1958, 1959), Festival di Berlino (1958), Festival di Venezia (1947), Nastri d’Argento (1946, 1948, 1949, 1952, 1957), Premio Oscar (1956), nel 1959 ha ricevuto il premio come miglior attrice al David di Donatello per il film Nella città l’inferno.
Anna Magnani è molto più di un’attrice da Oscar, rappresenta il vero cinema italiano ormai perduto, è l’antidiva che sfugge a tutti gli stereotipi della bellezza che deve piacere – compiacere agli uomini, la sua bellezza è priva di trucchi, è una bellezza unica che non ha bisogno di nascondere nemmeno i segni del tempo, il suo carattere irruento e deciso nascondeva una sensibilità e un inconfessabile desiderio di ricevere e dare amore, ma che nessun uomo è riuscito a comprendere, solo il figlio Luca, che lei ha cresciuto da sola, è riuscito a colmare questo suo bisogno di amore.

Anna Magnani è ancora un luminoso faro che con il suo esempio e la sua saggezza ha guidato ed aiutato una generazione di donne ad accettare il proprio aspetto e ad apprezzare i segni che il tempo disegna sul corpo come un accrescimento della propria bellezza, ma soprattutto ci ha aiutato ad avere il coraggio di esprimere liberamente le proprie idee ed a  conservare la nostra rettitudine morale; voglio ringraziarla per tutto ciò dedicandole questi brevi versi a nome di tutte le donne:

Donna sei orgogliosa del tempo che segna il tuo viso,
del candore che copre i tuoi capelli corvini,
del corpo che assume forme sempre più voluttuose,
della mente che elabora i ricordi del tempo passato
per trasmettere la saggezza di una vita.
Donna sei consapevole della forza che abbandona di tuo corpo
Modifichi le tue abitudini con gioia infinita
Affronti il presente con la passione di una fanciulla
Illumini con il tuo fascino
rendendo felici le persone che ti conoscono.


Vi invito a guardare un documentario realizzato nel 2019 dalla RAI dal titolo 50 anni senza Nannarella La passione di Anna Magnani – Regia: Enrico Cerasuolo

Un racconto senza filtri e con materiali inediti di una delle più grandi attrici italiane. Le immagini dell’archivio personale, insieme a quelle della Rai e dell’Istituto Luce, rivelano il vero volto di Anna Magnani: il suo carattere vulcanico, le passioni, gli scontri, l’anima rivoluzionaria. Dopo di lei il cinema ha smesso di cercare la bellezza stereotipata, scoprendo il carattere interiore e misterioso di un’attrice che ha cambiato lo sguardo delle donne e sulle donne.

https://www.raiplay.it/video/2020/0...02633095a6.html




(fonte: https://comedonchisciotte.org/lulti...a-anna-magnani/)
  



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