Tra i veri capolavori operistici di Giuseppe Verdi, c'è un'opera che sembra stare da parte, ma viene spesso rappresentata nei teatri, soprattutto in Italia, ma tuttavia, quando vengono menzionate le grandi opere di Verdi, viene spesso dimenticata. E a dire il vero si tratta di un vero capolavoro dell'arte operistica. Questo è il tipo di opera che ti fa girare la testa. Ho visto e sentito quest'opera una volta in Italia e sono strisciato fuori dalla sedia. Ci sono tali duetti, trii, quartetti e cori che è difficile da immaginare. Non vi scriverò qui un libretto o un riassunto di quest'opera. Potete leggerlo in qualsiasi libro di consultazione dell'opera o su Internet.
Questa è l'opera «Ernani». Questa è la quinta opera di Verdi. L'anno è il 1844. Con la sua terza e quarta opera «Nabucco» e «I Lombardi», Verdi si affermò in Italia come il compositore d'opera più significativo dell'epoca. Il secondo, forse, è stato Gaetano Donizetti. Quanto a Vincenzo Bellini, è morto da dieci anni, e Rossini ha finito di comporre anche prima. Con l'opera «Ernani» la fama di Verdi varcò le Alpi. E sebbene molti esperti del nord trovassero la partitura dell’opera «Ernani» scioccante o addirittura «maleducata», era impossibile resistere al suo accattivante potere emotivo. «Ernani» è un'opera in quattro atti su libretto di Francesco Maria Piave, tratta dal dramma di Victor Hugo «Hernani, o L'Onore Castigliano». L'opera è lunga, quattro atti, ma se trovi un buon cast di cantanti, una buona produzione con magnifici costumi dell'epoca, allora quest'opera ti affascinerà. È fatto in modo tale che arie, duetti, trii si susseguono e il cuore è sprofondato dalla bellezza di questa musica, dal canto dei cantanti e del coro. Nel primo atto, all'inizio dell'opera, tutti aspettano la scena con Elvira. La stessa Elvira arde di passione per il capo dei banditi, Ernani. Lo paragona mentalmente al grande spagnolo Don di Silva e, rimasta sola nella sua stanza, canta l'aria più famosa di quest'opera: «Ernani! Involami». Voglio che voi guardate e ascoltate come Maria Callas canta quest'aria al suo concerto ad Amburgo nel 1962 con un'orchestra sinfonica guidata da Georges Prêtre. Questa è una resa perfetta di quest'aria.
https://www.youtube.com/watch?v=bMHgts5pAJc
Sorta è la notte, e Silva non ritorna!...
Ah, non tornasse ei più!...
Questo odiato veglio,
che quale immondo spettro ognor m'insegue
col favellar d'amore,
più sempre Ernani mi configge in core.
Ernani!... Ernani, involami
all'abborrito amplesso.
Fuggiam... se teco vivere
mi sia d'amor concesso,
per antri e lande inospiti
ti seguirà il mio piè.
Un Eden di delizia
saran quegli antri a me.
Vi consiglio vivamente di ascoltare quest'opera. Se il teatro non presenta quest'opera, potete sempre trovare una registrazione di «Ernani» con ottimi cantanti. Ci sono molte registrazioni con bravi cantanti italiani e non solo italiani. Ad esempio, una registrazione assolutamente meravigliosa:
•ERNANI, il bandito (tenore): Luciano Pavarotti
•Don CARLO, re di Spagna (baritono): Leo Nucci
•Don Ruy Gomez de SILVA, grande di Spagna (basso): Paata Burchuladze
•ELVIRA, nipote e fidanzata di don Ruy (soprano): Joan Sutherland
Orchestra and Chorus of Welsh National Opera
Direttore d’Orchestra: Richard Bonynge
1987 Decca
ERNANI» di Giuseppe Verdi.jpg | |
Descrizione: | «ERNANI» di Giuseppe Verdi |
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Zarevich