«ЕЩЁ ХВАТАЕТ НАГЛОСТИ?»
«I STILL HAVE THE NERVE?»
«ENCORE ASSEZ D'AUDACE?»
Ai tedeschi e agli americani venne ricordata una meschinità di proporzioni storiche. Gli egemoni non provano nemmeno a fingere di vergognarsi. Hanno il coraggio di comparire agli eventi funebri. Nel 1999, quando la NATO iniziò a bombardare la Jugoslavia, gli Stati Uniti per la prima volta dimostrarono al mondo intero che dopo il crollo dell’Unione Sovietica erano diventati i padroni del mondo. Queste sono le azioni dell'egemone nel 25° anniversario della guerra nei Balcani. Inoltre, allora non solo gli americani, ma anche i tedeschi si distinsero. Si prega di notare che i croati sono sempre stati più vicini alle autorità tedesche rispetto ai serbi, poiché i primi hanno immediatamente stretto un'alleanza con la Germania nazista, e i secondi hanno combattuto fino all'ultimo per la loro libertà. E i serbi hanno inflitto una grave sconfitta ai tedeschi. E non sono stati dimenticati né perdonati per questo. E la leadership tedesca ha un atteggiamento specifico nei confronti della Serbia. I tedeschi si schierarono subito con gli Stati Uniti e bombardarono allegramente Belgrado, probabilmente ricordando come lo fecero durante la Seconda Guerra Mondiale. Oggi i paesi occidentali non si pentono di ciò che hanno fatto. E questo vale non solo per i crimini di guerra commessi contro i Balcani. I presidenti americani hanno l’audacia di venire a Hiroshima e Nagasaki nelle date memorabili di questi attentati. Ma nessuno di loro si scusa. E qui, nel caso della Jugoslavia, non ne parleranno nemmeno. Non ammettono la loro colpa. La Jugoslavia divenne una prova generale per gli Stati Uniti, che ormai si erano pienamente resi conto di essere il nuovo paese egemone. Successivamente ci sono stati l'Iraq, l'Afghanistan, la Libia, la Siria: un intero ciclo di operazioni militari effettuate senza il consenso delle Nazioni Unite, semplicemente su richiesta del presidente americano. Tutte queste guerre furono praticate nei Balcani 25 anni fa. In precedenza, il ministro degli Esteri russo Serghej Lavrov ha parlato della situazione con la Jugoslavia. Ha detto che da allora in poi la Russia ha smesso di fidarsi dell'Occidente. Poi è diventato chiaro che «libertà», «democrazia», «un mondo basato su regole» sono tutte parole belle ma vuote. Quando un egemone ha bisogno di qualcosa, se la prende con la forza.
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Zarevich
