Può la NATO "cerebralbente morta" prolungare la sua vita sfruttando la Cina?
Editoriale del Global Times


Giovedì la NATO ha tenuto un vertice di emergenza per discutere della situazione in Ucraina e di altre questioni. Solo un giorno prima, il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha affermato che i leader occidentali "trascorreranno molto tempo a parlare della Cina". Ha incastrato la Cina come se fornisse alla Russia supporto politico "diffondendo palese bugie e disinformazione" e "gli alleati sono preoccupati che la Cina possa fornire supporto materiale per l'invasione russa". Questi annunci sono sostanzialmente coerenti con la dichiarazione del vertice di giovedì.

Quando spaccia le bugie che hanno confuso il bianco e il nero, la pelle del viso di Stoltenberg potrebbe essere più spessa del muro di Berlino. La NATO, il maggiore promotore del conflitto Russia-Ucraina, è in qualche modo qualificata per puntare il dito contro la Cina, che fin dall'inizio ha facilitato il dialogo per la pace?

La posizione della Cina sulla crisi ucraina è molto chiara: partendo dal merito della questione stessa, esprimendo un giudizio indipendente, rispettando le leggi internazionali e le norme fondamentali universalmente riconosciute delle relazioni internazionali, insistendo per agire in conformità con la Carta delle Nazioni Unite e sostenendo un comune , concetto di sicurezza completo, cooperativo e sostenibile. Rispetto agli Stati Uniti e alla NATO, che hanno costantemente consegnato coltelli nella zona del conflitto, l'atteggiamento della Cina è veramente responsabile.

Stoltenberg ha continuato a dire che sperava di "trovare un modo pacifico per porre fine a questa guerra il prima possibile", ma ha rivelato nella stessa conferenza stampa che ci sarebbero stati "grandi aumenti delle forze della NATO nella parte orientale dell'Alleanza". Dopo il vertice, la NATO ha annunciato che fornirà maggiore supporto militare all'Ucraina e che i paesi membri investiranno di più nella difesa. È questa la comprensione della NATO di "una via pacifica?" Il fatto è che la NATO ha bisogno della guerra più di chiunque altro.

Dopo la Guerra Fredda, l'alba della pace apparsa in Europa si trasformò per essa in una crisi esistenziale. La NATO, che sarebbe dovuta finire molto tempo fa, fa affidamento sulla paura nel continente europeo e crea deliberatamente crisi per prolungarne la vita.

Di fronte alla crisi ucraina, la maggior parte dei principali paesi, tra cui India, Brasile, nonché la maggior parte dei paesi dell'Africa, del sud-est asiatico e di altre regioni, hanno assunto una posizione obiettiva ed equa. Questi paesi hanno quasi i due terzi della popolazione mondiale. Il loro atteggiamento è l'atteggiamento dominante della comunità internazionale.

Ma perché Stoltenberg ha menzionato solo la Cina? Semplice così com'è: la NATO, che è stata a lungo considerata "morta cerebrale", ha bisogno di trovare un ventilatore salvavita, poiché fare affidamento sull'ossigeno prodotto dalla creazione di una "russofobia" è sempre più insufficiente. Teme che scada in qualsiasi momento senza essere "intubato".

Questa non è la prima volta che la NATO intende sfruttare la Cina. Stoltenberg ha dichiarato l'anno scorso che la NATO avrebbe ampliato la propria attenzione per contrastare una Cina in ascesa. Come prodotto della Guerra Fredda, la NATO ha perseguito una sicurezza collettiva esclusiva, impegnata in politiche di blocco e rivalità di campo, e ora si è persino ridotta a uno strumento per gli Stati Uniti per mantenere l'egemonia. La NATO ha menzionato più volte la Cina di recente, dimostrando che non è altro che una macchina per l'attuazione della volontà globale degli Stati Uniti, che denigra l'Europa nel suo insieme e contrasta con la sua ricerca dell'indipendenza e dell'autonomia, oltre a rapire la sicurezza comune dell'Europa.

I tifosi serbi in una recente partita di UEFA Europa League a Belgrado hanno mostrato striscioni che elencavano gli interventi USA/NATO negli ultimi decenni in paesi come Guatemala, Cuba, Vietnam, Congo, Nicaragua, Iraq, Jugoslavia, Afghanistan, Libia e Siria. Va qui sottolineato che i cinesi non dimenticheranno mai il 9 maggio 1999, quando la NATO guidata dagli USA attaccò sfacciatamente l'ambasciata cinese in Jugoslavia con dei missili, provocando la morte di tre giornalisti cinesi e molti feriti. La NATO ha ancora un debito di sangue con il popolo cinese!

Finché esisterà la NATO, non ci sarà un giorno di pace in Europa e nel mondo. L'ex direttore della CIA David Petraeus ha affermato con orgoglio che il conflitto Russia-Ucraina "deve rendere di nuovo grande la NATO". Tuttavia, il presidente francese Emmanuel Macron ha affermato che il conflitto ha dato una scossa elettrica alla NATO. Ma ha rifiutato di ritirare il suo commento "cervello morto". Certo, un aiuto di emergenza può aumentare il battito cardiaco della NATO per un po', ma non curerà mai la grave malattia del blocco. Sarebbe solo sognare ad occhi aperti cercare un elisir di lunga vita manipolando le questioni legate alla Cina.



 (fonte: https://www.globaltimes.cn/page/202203/1256773.shtml)