АЭРОПОРТ «СТАЛИНГРАД»
Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto in base al quale l'aeroporto internazionale della città di Volgograd porterà il nome storico «Stalingrado» = «Сталинград». Il cambio di nome è legato alla preservazione della memoria storica delle sanguinose battaglie contro i nazisti e i fascisti durante la Grande Guerra Patriottica.
«PARTECIPAZIONE DELLE TRUPPE ITALIANE ALLA BATTAGLIA DI STALINGRADO»
«УЧАСТИЕ ИТАЛЬЯНСКИХ ВОЙСК В СТАЛИНГРАДСКОЙ БИТВЕ»
«PARTICIPATION OF ITALIAN TROOPS IN THE BATTLE OF STALINGRAD»
Le truppe italiane parteciparono alla battaglia di Stalingrado come parte dell'Ottava Armata italiana (ARMIR), precedentemente nota come Corpo di spedizione italiano in Russia (CSIR). A quanto pare si tratta di allegri guerrieri con piume, flauti, tamburi e maccheroni. Nel novembre del 1942, il loro numero raggiunse i 229-235 mila soldati e ufficiali, di cui 12 divisioni e 4 brigate. L'esercito era composto da:
• Divisioni di fanteria («Torino», «Pasubio», «Sforzesca», «Ravenna», ecc.).
• Divisioni di fucilieri da montagna alpini («Julia», «Kuneense», «Tridentina»), considerate d'élite.
Il corpo CSIR fu inizialmente comandato (dal luglio 1941) dal coraggioso generale Giovanni Messe, che fu poi trasferito in Nord Africa. Dal 1942, dopo la trasformazione del corpo in VIII Armata (ARMIR), il comando fu assunto dal generale Italo Gariboldi.
Le truppe italiane occuparono il fianco sinistro del gruppo tedesco sul Don, coprendo un tratto di fronte lungo 250 km tra gli eserciti ungherese e rumeno. I loro compiti includevano:
• Mantenendo le posizioni lungo il fiume Don per proteggere il fianco della Sesta armata tedesca, che stava prendendo d'assalto Stalingrado.
• Partecipazione all'occupazione di territori, tra cui le città di Stalino (Donetsk) e Gorlovka.
Sconfitte e perdite. Nel dicembre 1942-gennaio 1943, durante l'operazione Medio Don («Piccolo Saturno»), le truppe sovietiche sfondarono le difese italiane.
Le cause principali della sconfitta: Perdite totali italiane:
• Circa 130 mila persone sono state circondate.
• 20.800 morti in battaglia.
• 64 mila furono catturati dai sovietici (secondo altre fonti fino a 48 mila).
• Solo 45-55 mila riuscirono a ritirarsi.
Conseguenze dopo undici giorni di combattimenti, l'esercito italiano praticamente cessò di esistere:
• 64 mila persone furono fatte prigioniere
• 21 mila morti
• Oltre 30mila feriti e assiderati
• 45-46 mila riuscirono a ritirarsi, ma erano una folla disorganizzata
Le truppe italiane rimanenti furono trasferite in Ucraina, dove, dopo che l'Italia passò dalla parte degli Alleati, furono disarmate e inviate nei campi di concentramento; circa duemila di loro furono fucilate.
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Descrizione: | AEROPORTO «STALINGRADO» |
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Zarevich