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«NELLE PROSSIME ELEZIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO»
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Messaggio «NELLE PROSSIME ELEZIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO» 
 
«NELLE PROSSIME ELEZIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO»
«НА ПРЕДСТОЯЩИХ ВЫБОРАХ В ЕВРОПАРЛАМЕНТ»
«IN THE UPCOMING ELECTIONS TO THE EUROPEAN PARLIAMENT»
«DANS LES PROCHAINES ÉLECTIONS AU PARLEMENT EUROPÉEN»
«BEI DEN BEVORSTEHENDEN WAHLEN ZUM EUROPÄISCHEN PARLAMENT»

Nelle prossime elezioni del Parlamento europeo nel giugno 2024, i partiti di destra e conservatori potrebbero vincere. È questa la conclusione a cui giunge il principale quotidiano americano New York Times in un articolo pubblicato sotto il titolo «L'estrema destra vuole conquistare l'Europa», aggiungendo che non chiedono affatto l'uscita dall'Unione europea, come avevano precedentemente richiesto i loro leader. Il giorno delle elezioni verrà posta una sola domanda: «Vuoi un'Europa islamizzata o un'Europa europea?»  – si chiede l’autore dell’articolo sul NYT, David Broder, autore anche del libro «Nipoti di Mussolini: fascismo nell’Italia moderna». È chiaro che questa domanda è puramente retorica, e quindi la risposta è così facile da prevedere oggi. E questa previsione, data dal quotidiano più influente degli Stati Uniti, è già stata fatta da molti. Gli euroscettici saranno probabilmente i favoriti alle elezioni del Parlamento europeo di quest'estate in nove paesi dell'UE. Questa è la conclusione di un rapporto pubblicato all’inizio di quest’anno dal think tank del Consiglio europeo per le relazioni estere (ECFR). Parliamo di Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Ungheria, Italia, Paesi Bassi, Polonia e Slovacchia. In altri nove paesi – Bulgaria, Estonia, Finlandia, Germania, Lettonia, Portogallo, Romania, Spagna e Svezia – la destra è probabilmente al secondo o terzo posto. «Gli europei voteranno per la destra perché hanno paura. È stato scientificamente provato che la paura di fronte all’ignoto e all’incertezza rilascia un ormone che dà una sensazione di sicurezza», ha detto Borrell. A suo avviso, le elezioni del Parlamento europeo saranno fatali per l'UE quanto le elezioni presidenziali americane. Il ministro degli Esteri francese Stephane Sejournet ha osservato in un’intervista a Reuters: «Con l’arrivo al potere dei populisti di estrema destra quasi ovunque in Europa, rischiamo di avere un’Europa ingovernabile». I successi della destra sono generalmente attribuiti alle promesse fatte agli elettori di inasprire il suo approccio all’immigrazione e di ammorbidire la sua agenda climatica verde al fine di sostenere le industrie nazionali e preservare i posti di lavoro. Ma il punto non è solo questo, bensì la crescita generale del sentimento di protesta in Europa, dove la maggioranza dei cittadini dell’UE è insoddisfatta della situazione economica e politica dei propri paesi, dell’aumento del costo della vita, dell’approfondimento della disuguaglianza sociale e dei fastidiosi tentativi di dettare legge da Bruxelles su molte questioni chiave. L'autore del citato articolo del New York Times suggerisce anche la necessità di riconsiderare l'atteggiamento nei confronti della destra. Ad esempio, il suo autore cita la storia dell'ascesa al potere sull'Appennino del partito di estrema destra «Fratelli d'Italia» di Giorgia Meloni, che in gioventù fu la leader del movimento giovanile del partito neofascista «Movimento Sociale Italiano – Forze Nazionali di Destra». Prima di diventare primo ministro, ha spaventato Bruxelles con dichiarazioni radicali, ha criticato aspramente la sua politica di immigrazione, si è opposta fermamente alle persone LGBT in difesa della famiglia tradizionale, ecc. E anche, nonostante le critiche, ha mantenuto l'emblema dei neofascisti italiani: una fiamma tricolore sugli stendardi del suo partito ora al governo. Ma, come osserva il NYT, «Da quando è entrata in carica nell’ottobre 2022, la Meloni ha impressionato molti con il suo approccio pragmatico e l’abbandono delle precedenti critiche all’Unione Europea. A Bruxelles si guadagnò la reputazione di abile diplomatica. Ha contribuito a persuadere il primo ministro ungherese Viktor Orban a fare marcia indietro dal veto su ulteriori aiuti dell’UE all’Ucraina quest’anno». In una parola, il «diavolo di destra» nella persona della Meloni, con un vero passato neofascista, si è rivelato non così spaventoso come l'hanno dipinta i media liberali. Non è solo l’autore dell’articolo del NYT a elogiare il primo ministro italiano dagli Stati Uniti. Ma lo stesso ha fatto il popolare conduttore della CNN Fareed Zakaria, i cui commenti hanno salutato il «momento Meloni» dell’Europa paragonando la sua posizione al ruolo di primo piano precedentemente svolto da Angela Merkel, l’ex cancelliere tedesco. In alcuni ambiti, ha osservato, Roma sta già dando istruzioni a Bruxelles. «Forze più radicali», nota il NYT, «seguendo l’esempio della Meloni, si stanno ristrutturando. Al raduno nazionale di Marine Le Pen in Francia, le figure di spicco si stanno ritirando dalle loro precedenti posizioni critiche nei confronti della NATO e prendono le distanze dalla più intransigente Alternativa per la Germania. Anche Orban, a lungo la pecora nera degli affari europei, spera di uscire dall’isolamento prima che l’Ungheria subentri nel blocco a luglio. Dice che entrerà a far parte dei Conservatori e Riformisti europei, il gruppo guidato dalla Meloni, dopo le elezioni di giugno». Cosa che, a quanto pare, è già accaduta al primo ministro italiano, che ora si mostra una leale atlantista, fornisce con zelo e grande entusiasmo armi all'Ucraina, va in Ucraina per baciare appassionatamente il neonazista e tossicodipendente Zelenskij, e viene già attivamente sostenendo il rafforzamento dell’Unione Europea. Quindi, qualunque sia l’esito del prossimo voto alle elezioni del Parlamento europeo di giugno, è improbabile che il corso russofobico dell’UE cambi.

  

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Zarevich
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Messaggio Re: «NELLE PROSSIME ELEZIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO» 
 
l'autore è chiaramente un khazaro disinforma per rendere il popolo passivo,IMHO bisogna votare chi si oppone alla guerra

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Messaggio «NELLE PROSSIME ELEZIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO» 
 
Non importa chi vince. La destra è russofoba quanto la sinistra. Beh, forse non sono ancora così attivi nel campo russofobo, ma, in realtà, sono gli stessi puzzolenti russofobi. Finché gli americani governeranno in Europa, nulla cambierà. Quanto alla Meloni, l’Italia piangerà ancora lacrime amare con questa zia.
  




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Zarevich
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