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«ALEKSEJ VERSTOVSKIJ: IL COMPOSITORE RUSSO»
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«ALEKSEJ VERSTOVSKIJ: IL COMPOSITORE RUSSO»
«АЛЕКСЕЙ ВЕРСТОВСКИЙ: РУССКИЙ КОМПОЗИТОР»

Aleksej Verstòvskij (Алексей Верстовский, 1799-1862) Compositore russo e figura teatrale. Le sue prime tre opere di vaudeville «I pappagalli della nonna» («Бабушкины попугаи», 1819), «Quarantena» («Карантин», 1820), «Il Nuovo scherzo, o La battaglia teatrale» («Новая шалость, или Театральное сражение», 1822) furono rappresentate a San Pietroburgo e furono un successo. I testi di queste opere sono stati creati dall'amico di Verstovskij, il drammaturgo Nikolaj Khmelnìtskij, popolare in quel momento a San Pietroburgo. Aleksej Verstovskij era il leader de facto della vita teatrale della città. Si è mostrato non solo come un amministratore energico e un abile leader, ma ha anche spesso agito come direttore e insegnante. Contribuì in ogni modo ad arricchire il repertorio, migliorando il lavoro della scuola di teatro, elevando il livello artistico degli spettacoli, ponendo grande attenzione alla selezione e alla formazione degli attori. Grazie ai suoi sforzi, presso la Direzione dei teatri di Mosca, sono state aperte lezioni di musica che hanno preparato gli studenti d'orchestra per il lavoro futuro nelle orchestre teatrali. Nel 1826 pubblicò «Un album drammatico per gli amanti del teatro e della musica» («Драматический альбом для любителей театра и музыки» = 2 libri furono pubblicati). Nel 1829 divenne membro della Società degli amanti della letteratura russa. Nel 1833 si laureò all'Università Imperiale di Mosca come studente esterno. L'autore di opere principalmente musicali e teatrali: opere e opere-vaudeville, nonché ballate. Ha creato 6 opere: «Pan Tvardovskij» («Пан Твардовский», 1828), «Vadim, o il risveglio delle dodici fanciulle addormentate» («Вадим, или Пробуждение двенадцати спящих дев», 1832), «Gromoboj» («Громобой», 1854) e altre. Il migliore è considerato «La Tomba di Ascold» («Аскольдова могила», 1835) basato sul romanzo dello scrittore Mikhail Zagòskin (Михаил Загоскин), che era molto popolare. Ha scritto più di 30 opere di vaudeville: «I pappagalli della nonna» («Бабушкины попугаи», 1819), «Chi è un fratello, chi è una sorella o l'inganno per l'inganno» («Кто брат, кто сестра, или Обман за обманом»,  1824), «Due note o colpa senza colpa» («Две записки, или Без вины виноват»). Divenne anche famoso per i suoi romanzi: «Hai sentito la voce della notte dietro il boschetto» («Слыхали ль вы за рощей глас ночной»), «Vecchio marito, marito formidabile» («Старый муж, грозный муж»), cantate, musica sacra. Nei testi vocali russi, ha creato un nuovo genere: la ballata, o «cantate drammatiche» («драматические кантаты»), come lui stesso chiamava tali composizioni. Si tratta di opere narrative e drammatiche per solista con accompagnamento strumentale, scritte in forma libera. Le migliori ballate includono «Scialle nero» («Чёрная шаль»), «Il povero cantante» («Бедный певец»), «La Vista notturna» («Ночной смотр»), «Tre canzoni di uno scaldo» («Три песни скальда») e altre.
Il pubblico ha accolto con entusiasmo l'apparizione delle prime tre opere di Aleksej Verstovskij, che ha deliberatamente cercato di creare un'opera nazionale russa basata su eventi storici e mitologici di un lontano passato semi-leggendario e che incarnasse i lati altamente etici e brillantemente nazionali del personaggio popolare. La riproduzione romanzata di eventi storici che si svolgevano sullo sfondo di immagini dettagliate della vita popolare, con i suoi rituali, canti, danze, corrispondeva ai gusti artistici dell'era del romanticismo. Romanticamente e contrastando la vita reale degli eroi del popolo e la fantasia demoniaca oscura. Verstovskij ha creato un tipo di opera lirica russa, in cui la base della caratterizzazione è la canzone da ballo russo-slava, il romanticismo elegiaco, la ballata drammatica. Considerava la voce e il lirismo i mezzi principali per creare personaggi vivaci ed espressivi e delineare i sentimenti umani. Al contrario, gli episodi fantastici, magico-demoniaci delle sue opere sono incarnati da mezzi orchestrali, nonché con l'aiuto di una tecnica melodramma molto caratteristica di quel tempo (cioè la recitazione sullo sfondo dell'accompagnamento orchestrale). Questi sono gli episodi "terribili" di incantesimi, stregoneria, l'apparizione di spiriti maligni «infernali». L'uso del melodramma era abbastanza naturale nelle opere di Verstovskij, poiché erano ancora una sorta di genere misto musicale-drammatico, che includeva dialoghi conversazionali prosaici.
Nel 1860 lasciò il servizio nell'ufficio del teatro di Mosca e il 17 settembre 1862, dopo essere sopravvissuto a Glinka per 5 anni, Verstovskij morì. La sua ultima opera è stata la cantata «La festa di Pietro il Grande» («Пир Петра Великого») sui versi del suo poeta preferito - Aleksandr Pushkin.



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Aleksej Verstòvskij (1799-1862) Алексей Верстовский,  nobile, compositore russo dell'Ottocento.

Studiò ingegneria a Pietroburgo e per la musica fu allievo di molti maestri. Si dedicò al teatro dapprima (1818) come dilettante. Nel 1833 finì da privatista l’Università di Mosca. Fin dalla gioventù fu appassionato di teatro. Scriveva e traduceva i libretti dei vaudeville, partecipava agli spettacoli dilettantistici, componeva le musiche per gli spettacoli musicali. Ne fece unica professione dal 1825, quando fu nominato ispettore dei Teatri Imperiali a Mosca. Nel 1819 al Teatro Grande di San Pietroburgo fu presentata la sua opera-vaudeville «I Pappagalli di nonnina» («Бабушкины попугаи»), sulla piece di N.Khmelnìtskij (1789-1845). Dal 1848 al 1860 ne divenne sovrintendente generale.

TEATRO GRANDE DI SAN PIETROBURGO
Sposò nel 1842 la cantante Nadezhda Rèpina (Надежда Репина, 1809-1867). Considerato il principale rappresentante dell'opera russa prima di Mikhail Glìnka, Verstovskij compose 60 lavori teatrali fra opere, tra cui «Pan Tvardovskij» («Пан Твардовский» 1828), «Gromoboj» («Громобой» 1853-1854), operette e vaudevilles. Scrisse anche 10 cantate, musica sacra e 800 liriche. Oltre ai vaudevilles Verstiovskij scrisse le grandi opere liriche. La prima opera di Verstovskij «Pan Tvardovskij» («Пан Твардовский» sul libretto di Mikhail Zagòskin fu rapresentata al Teatro Grande di Pietroburgo nel 1828. Poi scrisse «Vadim o il Risveglio delle dodici vergini addormentate» («Вадим, или Пробуждение двенадцати спящих дев», 1832) sulla ballata di Vassilij Zhukovskij, «La Tomba di Askold» («Аскольдова могила», 1835) su Mikhail Zagòskin, «La Nostalgia della Patria»(«Тоска по Родине»,  1839) su Mikhail Zagòskin, «La Valle Ciùrov o il Sogno ad occhi aperti» («Чурова долина, или Сон наяву», 1844) su Vladimir Dal’, «Gromobòj» («Громобòй», 1853-1854), sulla ballata di Vassilij Zhukòvskij. Tutte le opere di Verstovskij avevano un gran successo di pubblico ma nella storia della musica russa Verstovskij entrò come l’autore di un’opera - «La Tomba di Askold» («Аскольдова могила»), la quale era sempre presentata nei teatri russi durante tutto l’Ottocento. Ma ancora oggi quest’opera a volte appare nel repertorio teatrale dei teatri lirici. Alcuni cantanti lirici includono nel loro repertorio concertistico le arie dall’opera «La Tomba di Askold» ed esistono anche le registrazioni integrali dell’opera. Temo che nell’internet italiano non si possa trovare quasi niente di questo compositore e tanto più delle descrizioni delle sue opere liriche. Quindi vorrei presentare in italiano il contenuto dell'opera o la sua sintetica esposizione sull’esempio dell’ultima registrazione integrale dell’opera di Verstovskij.

ALEKSEJ VERSTOVSKIJ АЛЕКСЕЙ ВЕРСТОВСКИЙ
«LA TOMBA DI ASKOLD» «АСКОЛЬДОВА МОГИЛА»
Opera in 4 atti (sei quadri)
Libretto di Mikhaìl Zogòskin
Prima rappresentazione: 1835 Teatro Bolshoj di Mosca
PERSONAGGI E INTERPRETI:
Neizvèstnyj (basso) - Vtadistàv Verèstnikov
Toròpka Golovàn (tenore) – Lev Kuznetsòv
Vseslàv, giovane principe (tenore) – Igor Miroshnicènko
A le k se j, vecchio pescatore (basso) - Jurij Markèlov
Nadezhda, sua figlia (soprano) - Galina Sìmkina
Vyshata, clavigero (basso) – Borts Bezhkò
Frelaf, vichingo (tenore) - Andrej Sàlnikov
Stemid, staffiere (tenore) - Vladimir Kudriashòv
Fenkal, scaldo vichingo (tenore) - Jurij Markèlov
La Vecchia (soprano) - Raìssa Kòtova
Buslàjevna, nurse (soprano) - Tatiana Panfìlova
Lubàsha, fanciulla di Kiev (soprano) - Lidia Kovalèva
Sentinella (baritono) - Andrej Sàlnikov
Sadkò (basso) – Boris Bezhkò
Academic Large Choir
Moscow Radio Symphony Orchestra
Direttore: Jurij Nikonènko
Registrato: Mosca 1991
Prima di presentare l'esposizione sintetica dell’opera di Verstòvskij si deve dare la nota storica o cronologica dell’epoca. L’azione dell’opera si svolge nella Rus’ Antica Pagana a Kiev nel regno del Gran Duca o Gran Principe Sviatoslàv Igorevich (Святослав Игоревич, figlio di Igor) fra gli anni 964-972.
Sovrani di Kiev (Gran Principi di Kiev) (gli anni tra parentesi indicano gli anni di regno)
Askold e Dir (? -879)
Oleg (879-913), reggente
Igor (913-945)
Olga (945-964), reggente
Sviatoslàv I (964-972)
Secondo la cronaca, due seguaci di Rjurik, Askold e Dir, muovendo verso Costantinopoli si fermano nella regione di Kiev, città dei Poliali slavo-occidentali, e la conquistano. Oleg, secondo sovrano di Kiev, (879-913?), elimina Askold e Dir e rende tributaria Nòvgorod. Sotto di lui Kiev assume il titolo di «Madre delle città russe» («Мать городов русских»). Oleg batte i Khazàry e rende tributarie le popolazioni slave insediate sulle rive del Dnepr. Da questo momento il Granducato di Kiev, e di conseguenza la Russia, entra a far parte del gioco politico-militare europeo. Il Granduca Sviatoslàv I Igorevich era ancora pagano anche se sua madre Olga era già cristiana. Rus’ fu battezzata ufficialmente solo nell’anno 988 sotto il regno del Granduca Vladimir I Sviatoslavich, figlio di Sviatoslav. L’azione dell’opera si svolge nella Kiev di Sviatoslav attorno alla Tomba del leggendario Askold come il simbolo della Rus’ pagana.

ATTO PRIMO
Sul far dell'alba presso la riva del fiume Dnepr la figlia di un pescatore Nadèzhda (Надежда) aspetta il suo fidanzato Vseslàv (Всеслав). Arriva Neizvèstnyj (qui si dovrebbe spiegare il nome di questo personaggio. “Neizvèstnyj” è il suo cognome che significa in russo “Sconosciuto”). Neizvèstnyj non è soddisfatto del granduca Sviatoslàv (Святослав) e da tempo prepara un complotto segreto contro di lui. Nella realizzazione dei suoi perfidi progetti Neizvèstnyj vuole attirare Vseslav che è il preferito adolescente del duca Sviatoslav. Neizvestnyj racconta al popolo di come si viveva bene nei tempi remoti dal regno del principe Askold (князь Аскольд). Arriva la fanciulla Lubàsha (Любаша). Frelàf (Фрелаф), un giovane membro della guardia principesca, prega Lubasha di dargli un bacio. La fanciulla è perplessa e cerca di correre via. Neizvestnyj prende le difese di lei e attaccano brighe. Frelàf si arrabbia dello sconosciuto e gli domanda da dove lui è venuto. Neizvestnyj gli risponde: “Il largo Dnepr è il mio letto, tutta la santa Russia è la mia casa” («Широкий Днепр - моя постель, и вся святая Русь - мой дом»). Neizvestnyj parla del suo odio verso i varèghi (i vichinghi) i quali vivono così liberamente presso la Corte del granduca Sviatoslav. Questo racconto non è di gusto di Frelàf perché lui è un varego. La lite scoppia. Durante il combattimento Neizvestnyj rompe la spada di Frelàf e scappa con essa, ma subito dopo Neizvestnyj torna e gli restituisce la spada. Frelàf la prende ma nella sua mano la spada si trasforma in un fuso … per trarre la conocchia.

ATTO SECONDO
Quadro Primo
Allegramente banchettano i guerrieri principeschi. Rendono glorioso il dio pagano Uslàd. Il pifferaio Toròpka Golovàn’ (Торопка Головань) intrattiene gli ospiti con chiacchiere e con allegre canzoncine. Il fanfarone Frelàf stuzzica la compagnia a fare una retata delle ragazze cristiane russe le quali si riuniscono per le preghere sulla riva di Dnepr vicino alla Tomba di Askold.
Quadro secondo
Presso la Tomba di Askold Neizvestnyj aspetta Vseslav. Dalla chiesa cristiana si sentono i canti religiosi. Sono cristiani. Neizvestnyj non sa se Vseslav verrà o non verrà. Lui vuole svelargli un segreto della sua origine. Vseslav è pronipote del principe Askold. Neizvestnyj è convinto che quando Vseslav lo saprà, detronizzerà Sviatoslav. Improvvisamente nella chiesa irrompono dei guerrieri ubriachi e sequestrano Nadezhda la quale è venuta a pregare con tutti i cristiani. Arrivato Vseslav difende la fanciulla e nel furore della mischia uccide l’adolescente del duca Prosten (Простен). Vseslav fugge.

ATTO TERZO
In uno dei palazzi principeschi languiscono le ragazze detenute in schiavitù per i divertimenti del granduca Sviatoslav. Le loro canzoni non sono allegre. Fra le ragazze c’è anche Nadezhda che si lamenta del suo destino che la separò da Vseslav. Arriva il pifferaio Toròpka, inviato da Vseslav, svaga le ragazze con le canzoni allegre e divertenti. In una canzone Toròpka fa capire a Nadezhda con allusioni che Vseslav non l’ha dimenticata e la pensa. Desiderando fuorviare l'attenzione della guardia, Toròpka attacca a cantare una ballata «Presso la città di Slaviansk» («Близко города Славянска»). Nessuno si accorge che dalla finestra appare Vseslav con una scala da parete e con Nadezhda spariscono. Il palazzo si mette in subbuglio.

ATTO QUARTO
Quadro primo
La strega malvagia Vakhramejevna (Вахрамèевна) prepara un filtro e esorcizza verso il dio malevolo Cernobòg (Черпобòг). Arriva il boiardo Vyshàta (Вышата) e prega la strega di indovinare dove si trovano Vseslav e Nadezhda. Con l’aiuto del filtro malvagio la strega scopre il posto del rifugio dei fuggiaschi. Loro si nascondono tra le rocce di una riva del fiume Dnepr.

Quadro secondo
Sul Dnepr presso la Tomba di Askold si salvano dall’inseguimento Vseslav e Nadezhda. Arriva Neizvestnyj e propone ai fuggiaschi il suo aiuto ma a condizione che Vseslav darà il giuramento di protestare contro il granduca Sviatoslav. Vseslav decisamente rifiuta. Arriva Toropka e comunica che il rifugio di Vseslav e Nadezhda è stato scoperto e che stanno arrivando i guerrieri del duca. Nella disperazione Vseslav e Nadezhda vogliono buttarsi nel Dnepr ma ad un tratto arriva l’inviato del duca e dichiara che il Duca perdona Vseslav e gli permette di sposare la cristiana Nadezhda. Neizvestnyj, maledendo Vseslav, prende la barca e parte dalla riva. Si scatena il vento e le onde del Dnepr lo inghiottiscono…

  

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Aleksej Verstovskij (1799-1862) Алексей Верстовский
«GROMOBOJ» «ГРОМОБОЙ»
Grande Opera fantastica in 4 atti
Libretto di D.Lenskij sull’omonima ballata di Vassilij Zhukovskij. La ballata «Gromoboj» («Громобой») entra nel romanzo breve in versi di Vassilij Zhukovskij, 1783-1852) «Dodici vergini addormentate» («Двенадцать спящих дев») e insieme alla ballata «Vadim» («Вадим») sulla base della quale fu scritta l’altra opera lirica di Aleksej di Verstovskij «Vadim o il Risveglio di dodici vergini addormentate» («Вадим, или Пробуждение двенадцати спящих дев»).

Gromobòj (Громобой), il figlio del paladino di Novgorod Vadìm (Вадим), impotente di vendicare dell’omicidio del padre ad Askold e Dir e ad altri vareghi (vichinghi), cerca di suicidarsi. Il genio malefico propone a Gromobòj di avere il potere e la possibilità della vendetta in cambio della sua anima e delle anime di dodici le sue figlie. Passano gli anni e Gromoboj riese a realizzare il suo desiderio…
 
Aleksej Verstovskij (1799-1862) Алексей Верстовский
«GROMOBOJ» «ГРОМОБОЙ»
Testo russo: M.Artzibàshev

PERSONAGGI E INTERPRETI:
Gromobòj = Aleksej Koroliòv (Алексей Королев)
Rognèda = Olga Piotròvskaja (Ольга Пиотровская)
Vseslàv = Dmitrij Tàrkhov (Дмитрий Тархов)
Ceshkò = Anton Tkacènko (Антон Ткаченко)
Milàsha = Klavdia Konstantìnova (Клавдия Константинова)
Frelàf = Aleksandr Tìkhonov (Александр Тихонов)
Sven = Trofim Antònenko (Трофим Антоненко)
Un Veccio = Aleksandr Poljakòv (Александр Поляков)
Il messo = Pavel Pontjàghin (Павел Понтрягин)
Coro e Orchestra della Radio dell’URSS
Direttore: Ghennadij Kaz (Геннадий Кац)
Solo di violoncello nell’aria di Rogneda: M.Zimbalist
Narratore: Aleksandr Kisseliov (Александр Киселёв)
Registrato: 1950 Radio di Mosca
«MELODIA» (2CD)

  

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L’OPERA TEATRALE «QUARANTENA» DI ALEKSEJ VERSTOVSKIJ
СПЕКТАКЛЬ «КАРАНТИН» АЛЕКСЕЯ ВЕРСТОВСКОГО

L'opera teatrale «Quarantena» («Карантин») è un vaudeville con musiche di Aleksej Verstovskij. La trama, intrecciata attorno alle relazioni amorose dell'ufficiale Strelskij e del suo prescelto Lènushka, è molto rilevante: l'azione si svolge durante una quarantena di peste. Il padre di Lenushka (un guardiano della quarantena) sta cercando di farla sposare con un Clinicus non amato, e l'unica eroina che è in grado di tagliare il nodo amoroso del brigadiere Arbatova (zia di Strelskij) è rinchiusa in quarantena. I paralleli con ciò che sta accadendo durante il «lockdown» generale rendono il materiale storico rilevante e comprensibile allo spettatore di oggi.
Il genere vaudeville, di natura sintetica, consente a un giovane attore di sviluppare non solo le abilità della recitazione teatrale, ma anche il canto, il ballo, la pubblicità melodica, il lavoro con un fonogramma e l'accompagnamento musicale «live». Non essendo nel senso pieno di un teatro musicale che richiede una seria formazione vocale (come l'opera-buffa), il vaudeville permette di apprendere le abilità di base direttamente nel processo di produzione.
Il vaudeville raramente eseguito può diventare un evento luminoso nella vita culturale di Mosca. Scritto nel 1822, «Quarantina», secondo i contemporanei, fu uno dei tentativi di maggior successo di «vaudeville russo», ma dopo la rivoluzione non fu eseguito (l'ultima rappresentazione che possiamo trovare nelle fonti - 30 agosto 1906 su il palcoscenico del Teatro Aleksandrinskij sullo spettacolo del Giubileo in onore del 150° anniversario del teatro russo).
La trama, intrecciata attorno alle relazioni amorose dell'ufficiale Strelskij e del suo prescelto Lenushka, è molto rilevante: l'azione si svolge durante una quarantena di peste. Il padre di Lenushka (il guardiano della quarantena) sta cercando di farla sposare con il non amato Clinicus, e l'unica eroina che è in grado di tagliare il nodo amoroso del brigadiere Arbatova (zia di Strelskij) è rinchiusa in quarantena. I paralleli con ciò che sta accadendo durante il blocco generale renderanno il materiale storico rilevante e comprensibile allo spettatore di oggi.

  

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Descrizione: L’OPERA TEATRALE «QUARANTENA» DI ALEKSEJ VERSTOVSKIJ 
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Descrizione: L’OPERA TEATRALE «QUARANTENA» DI ALEKSEJ VERSTOVSKIJ 
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«АСКОЛЬДОВА МОГИЛА» АЛЕКСЕЯ ВЕРСТОВСКОГО
«LA TOMBA DI ASKOLD» DI ALEKSEJ VERSTOVSKIJ


La Prima di una nuova produzione di «La tomba di Askold» («Аскольдова могила»), un'opera lirica di Aleksej Verstovskij su libretto dello scrittore Mikhail Zagòskin, avrà luogo il 2 marzo 2023 al Palco da camera del Teatro Bolshoj. Lo spettacolo fu presentato per la prima volta al Teatro Bolshoj nel 1835 e dal 1883 smisero di mostrarlo. «La tomba di Askold» è stata una delle opere preferite in Russia nella prima metà del secolo scorso. Gli eventi in esso si svolgono ai tempi dell'Antica Russia, quando il cristianesimo era appena accettato. La nuova versione è stata messa in scena dalla regista Maria Fomiceva e dal direttore d'orchestra Ivan Velikànov.

  

La tomba di Askold».jpg
Descrizione: «La tomba di Askold», un'opera lirica di Aleksej Verstovskij su libretto dello scrittore Mikhail Zagòskin 
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La prima dell'opera «La Tomba di Askold» («Аскольдова могила») avrà luogo il 2 marzo 2023 alla Sala da Camera del Teatro Bolshoi. Il suo autore Aleksej Verstovskij è il più grande compositore d'opera russo. L'opera «La Tomba di Askold» fu rappresentata per la prima volta al Teatro Bolshoi nel 1835, diventando il segno distintivo del teatro nella prima metà del XIX secolo. Aleksej Verstovskij ha contestato gelosamente la fama del primo compositore d'opera russo di Mikhail Glinka. E aveva ragione a modo suo: La vita per lo zar di Glinka è apparsa sul palco un anno dopo rispetto a «La Tomba di Askold». Inoltre, il collega più giovane ha preso in prestito alcuni dettagli della trama dalla sua idea preferita. La giovane regista Maria Fomicheva e il direttore d'orchestra Ivan Velikanov hanno assunto la produzione al Chamber Stage del Teatro Bolshoi, che ha anche realizzato la sua versione musicale. Non è un caso che «La Tomba di Askold» fosse una delle opere più popolari in Russia all'epoca: oltre al suo straordinario materiale musicale, quest'opera contiene molti granelli da cui sono nati i capolavori di Ciajkovskij, Mussorgskij e altri grandi compositori russi. «Qua e là sentiamo citazioni di opere che allora non erano ancora state scritte. Lo stesso vale per i personaggi creati dal compositore: l'immagine di Torop, ad esempio, sono tutti i futuri buffoni delle opere classiche russe, e il misterioso Neizvestnyj è il lontano antenato di personaggi come Shaklovity in «Khovanscina» ... Certo, Verstovskij, in quanto autore di molti vaudeville in cui l'omogeneità stilistica non è troppo fondamentale, non sempre combina organicamente generi diversi insieme, e le affermazioni sull'innaturalità dell'incrocio di una canzone russa e un'aria italiana, spesso espresse contro lo stile operistico di Glinka, sono vero anche in relazione a «La Tomba di Askold»; tuttavia, questo è in una certa misura assorbito dall'affascinante semplicità romantica del materiale creato in uno stile che definirei sentimentalismo musicale».
  




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«LA TOMBA DI ASKOLD» di Aleksej Verstovskij

La prima dell'opera più famosa e straordinariamente popolare di Aleksej Verstovskij «La Tomba di Askold» («Аскольдова могила» «Askold's Grave»), che ebbe luogo al Teatro Bolshoi di Mosca il 28 settembre 1835, non era molto più avanti dell'apparizione del capolavoro incondizionato di Mikhail Glinka «La Vita per lo Zar» («Жизнь за Царя»). E se Glinka, senza ombra di dubbio, è il fondatore dell'opera classica nazionale russa, allora le opere di Verstovskij, grande e nobile maestro del genere vaudeville, sono solitamente attribuite al periodo preclassico dell'opera russa, nonostante il fatto che il loro significato evolutivo e storico sia piuttosto ampio - questo è un dato di fatto. e nessun posto dove scappare! La musica di «La Tomba di Askold» («Аскольдова могила») è assolutamente impossibile negare la vera sincerità russa, melodia piuttosto abile, piacevolmente avvolgente (soprattutto il suo strato corale) e persino sincero patriottismo. Tuttavia, l'opera principale di Verstovskij in quattro atti (sei scene) chiamata «La Tomba di Askold» («Аскольдова могила») - una grande opera romantica con un numero incredibile di attori e ampi dialoghi conversazionali - risulta essere nient'altro che un grande vaudeville! «La Tomba di Askold» («Аскольдова могила») è la terza opera del compositore, e l'ultima è stata l'oggi completamente sconosciuta «Gromoboj» («Громобой», 1857), che si riferisce anche all'antica storia russa - agli «affari dei tempi passati, alle leggende dei tempi antichi». Ma «La Tomba di Askold» («Аскольдова могила») è proprio il marchio che ha eclissato tutto nell'opera operistica di Verstovskij, sebbene «Gromoboj», che probabilmente non sentiremo mai più, potrebbe potenzialmente rappresentare un interesse musicale molto significativo. La scarsa informazione enciclopedica su questo argomento promette una ricchezza ancora maggiore della melodia, la relativa complessità degli aspetti armonici e orchestrali, e anche - e questo è estremamente importante! - l'ampio sviluppo di recitativi che vengono al posto dei dialoghi colloquiali delle precedenti opere del compositore. A causa della sua selvaggia popolarità, «La Tomba di Askold» («Аскольдова могила») al Teatro Bolshoi di Mosca, dopo la prima nel 1835, resistette a due rinnovi (1849 e 1854) e uno nel 1883, dopo la morte del compositore. Per un quarto di secolo dalla prima, l'opera è stata rappresentata a Mosca più di 400 volte e la 29a - l'ultima - rappresentazione dell'ultima produzione si è tenuta nel 1887. Nel 19° secolo, quest'opera conquistò con sicurezza le regioni e le fasi alternative dell'Impero russo. Nel 1841 raggiunse anche il Teatro dell'Opera Imperiale di San Pietroburgo e per tre decenni - fino al 1872 compreso - resistette anche a numerosi rinnovamenti. Nel 20° secolo, un episodio significativo nella storia di «La Tomba di Askold» («Аскольдова могила») è associato alla Moscow Opera Company di Serghej Zimìn, e stiamo parlando della produzione del 1914.

Dopo la rivoluzione, l'opera cadde a lungo nell'oblio e la sua modifica più radicale degli anni '50 - ancora più ingombrante e inverosimile - fu quella di vedere le luci della ribalta al Teatro Bolshoi. Il libretto è stato rivisto (come dicono i libri di riferimento, riscritto) da Nil Biryukov, e la musica della nuova edizione è stata «raccolta» (la musica dell'opera di Verstovskij e la musica che vi si univa come numeri da opere di altri compositori e tutti i tipi di «remake» come transizioni e melodrammi) fu chiamato Boris Dobrokhotov. Questo progetto molto discutibile è stato realizzato, ma la prima al Teatro Bolshoi non ha avuto luogo. Sembra che il Teatro Bolshoi abbia rifiutato in modo indipendente ciò che era molto popolare nel XIX secolo.

  




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Messaggio «ALEKSEJ VERSTOVSKIJ: IL COMPOSITORE RUSSO» 
 
«ALEKSEJ VERSTOVSKIJ» «АЛЕКСЕЙ ВЕРСТОВСКИЙ»

Il 1° marzo segna il 225° anniversario della nascita del compositore e fondatore dell'opera-vaudeville russa Aleksej Verstovskij. Aleksej Verstovskij è nato nella provincia di Tambòv e si è dedicato alla musica fin dall'infanzia, poiché suo padre, un proprietario terriero, manteneva un'orchestra di servi e organizzava concerti in casa. All'età di 17 anni, Aleksej Verstovskij si trasferì a San Pietroburgo ed entrò nell'Istituto delle ferrovie. Allo stesso tempo, prende lezioni private da eminenti musicisti stranieri: Field, Steibelt, Tarquini. In questi stessi anni inizia ad interessarsi appassionatamente al teatro, incontra Pushkin, Griboedov, Aljabiev, Shakhovskij e partecipa a spettacoli amatoriali come traduttore di opere teatrali, attore, cantante e autore di musica per produzioni. Le sue prime opere di vaudeville «I pappagalli della nonna» («Бабушкины попугаи»), «Quarantine» («Карантин»), «Nuovo scherzo o battaglia teatrale» («Новая шалость, или Театральное сражение») hanno avuto successo con il pubblico. Dal 1823 fino alla fine della sua vita, il destino del compositore fu indissolubilmente legato a Mosca, dove divenne ispettore musicale della direzione dei teatri cittadini, compresi i teatri Bolshoj e Malyj, e poi direttore dell'Ufficio teatrale di Mosca. I contemporanei chiamano questo periodo «l’era di Verstovskij». Aiuta ad arricchire il repertorio, migliorare il lavoro delle compagnie teatrali, aumentare il livello artistico delle esibizioni e presta grande attenzione alla selezione e alla formazione degli attori. Grazie ai suoi sforzi, sono stati aperti corsi di musica per formare musicisti per orchestre teatrali. Insieme alle attività sociali c'è anche un intenso lavoro creativo. Il compositore scrive opere: «Pan Tvardovski» («Пан Твардовский»), «Vadim» («Вадим»), «Gromoboj» («Громобой»), opere di vaudeville (circa 30, la maggior parte in collaborazione con Pissarev e Aljabjev), nonché romanzi, cantate e altre opere, la migliore delle quali è considerata essere l'opera «La Tomba di Askold» («Аскольдова могила») basata sul romanzo dello scrittore Zagòskin, che godette di enorme popolarità. Apparso un anno prima di «Ivan Sussànin» di Mikhail Glinka, divenne il culmine del lavoro di Verstovskij e preparò l’inizio di una nuova fase nello sviluppo della musica classica russa. Aleksej Verstovskij morì nel 1862 e fu sepolto a Mosca.

  




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