The American Conservative:  «Definire la Missione»

di Warren Davidson



Entro un mese dall'invasione russa dell'Ucraina, il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan ha annunciato durante una conferenza stampa che il presidente Biden si stava recando in Europa per inviare un "messaggio potente che siamo preparati e impegnati a farlo per tutto il tempo necessario".

Subito dopo, altri alti funzionari dell'amministrazione, compreso lo stesso presidente, hanno iniziato a ripetere a pappagallo lo stesso messaggio. Eppure, fino ad oggi, agli americani non è chiaro cosa significhi per noi "vittoria" in Ucraina.

Una teoria suggerisce che gli Stati Uniti dovrebbero facilitare i colloqui di pace per impedire che la diffusione della guerra entri in un paese membro della NATO. Sebbene questa sia una giusta causa, il nostro governo ha finora garantito un flusso continuo di finanziamenti e armi a Zelensky e ha affondato gli sforzi per una risoluzione pacifica del conflitto.

Un'altra teoria, quella avanzata dal segretario Blinken, prevede la rimozione di tutti i russi dall'Ucraina, inclusa la Crimea, un territorio che l'Ucraina non controlla dal 2014. Questa missione richiederebbe risorse drasticamente diverse dal nostro governo, ed è una missione che il Congresso dovrebbe discutere prima di inviarne un'altra centesimo di assistenza all'Ucraina. Nel frattempo, se questa è la missione, all'Ucraina mancano i mezzi per realizzarla. Zelenskyj non è stato in grado di raccogliere la forza di combattimento necessaria per raggiungere quel risultato decisivo.  

La teoria più radicale, sostenuta dal vicesegretario di Stato ad interim Victoria Nuland, comporterebbe un tribunale per crimini di guerra per Putin e potenzialmente un cambio di regime in Russia. Fondamentalmente, questo approccio richiederebbe un combattimento attivo direttamente con la Russia e sarebbe un atto di aggressione da parte nostra.

Non commettere errori, gli Stati Uniti sono attualmente in una guerra per procura con Mosca. L'amministrazione Biden è obbligata a informare gli americani se la sua missione è facilitare una guerra più ampia con la Russia e il Congresso deve ritenere responsabile la Casa Bianca.

Ad oggi, il Congresso ha stanziato più di 113 miliardi di dollari in Ucraina, anche se è impossibile allocare correttamente le risorse a una causa senza prima definire ciò che gli Stati Uniti intendono realizzare. Mentre Zelensky ha ispirato il nostro sostegno e l'Ucraina ha intrapreso una forte difesa, la guerra ha raggiunto uno stallo che alla fine favorisce la Russia.

Per sostenere lo status quo, i falchi della guerra qui senza dubbio spingeranno per un'altra legge sugli stanziamenti supplementari per l'Ucraina questo autunno, anche se i nostri cittadini sono diventati sempre più scettici sulla partecipazione dell'America.

Il Congresso non dovrebbe contemplare finanziamenti aggiuntivi fino a quando l'amministrazione non ci fornirà una strategia globale. Invece, sento costantemente i falchi della guerra che sposano la frase: "Se solo l'Ucraina avesse più armi, potrebbe sconfiggere i russi". Questa logica ha fallito ripetutamente. Mentre sta macinando parte dell'esercito russo, sta distruggendo l'Ucraina e riducendo la sua capacità di sostenere il combattimento.

Dopo che Zelenskyj ha radunato la difesa dell'Ucraina contro l'invasione iniziale del Cremlino, ci è stato detto che i missili Javelin avrebbero alterato il corso della guerra a favore dell'Ucraina. Non molto tempo dopo, alcuni falchi di guerra affermarono che una no-fly zone, imposta dall'aeronautica degli Stati Uniti, era la risposta per vincere la guerra. I fautori di questa politica hanno saltato i dettagli: una no-fly zone imposta dagli americani dichiarerebbe effettivamente guerra alla Russia. I nostri militari non solo abbatterebbero gli aerei russi, ma attaccherebbero anche qualsiasi sistema antiaereo russo a terra.

Mentre la guerra si trascina, sono aumentate le richieste di armi "più grandi e più cattive", passando dai carri armati Abrams ai missili a lungo raggio, dagli aerei da combattimento F-16 alle munizioni a grappolo. Con l'aumento dei costi e delle armi impiegate, l'amministrazione Biden continua a ripetere a pappagallo lo stesso approccio "finché serve" senza specificare cosa vuole fare.

Nel frattempo, la mancanza di responsabilità e la copertura mediatica approfondita lascia il popolo americano all'oscuro del nostro coinvolgimento in Ucraina, come è stato fatto in precedenti guerre senza fine.

Nelle ultime settimane, la NATO ha emesso un annuncio dal vertice di Vilnius affermando: “Il futuro dell'Ucraina è nella NATO. Riaffermiamo l'impegno preso al vertice del 2008 a Bucarest che l'Ucraina diventi un membro della NATO...”.

In qualità di ex ranger dell'esercito, riconosco che senza una missione definita dall'amministrazione Biden, non c'è modo di sviluppare obiettivi espliciti, allocare le risorse adeguate, ritenere chiunque responsabile del fallimento o affermare onestamente "missione compiuta".

È esattamente così che gli Stati Uniti sono finiti con l'ex presidente George W. Bush a bordo di una portaerei con uno striscione "Missione compiuta" drappeggiato dietro di lui il 1 maggio 2003. Tutti sapevano che il famigerato discorso di Bush non era la fine della guerra ; gli Stati Uniti sono rimasti in Iraq fino al ritiro ufficiale nel 2011. Nonostante questo grave fallimento della politica estera, nessuno è mai stato ritenuto responsabile.

Sebbene le circostanze siano diverse, le lezioni apprese da quel momento dovrebbero essere applicate ora. Il Congresso e il popolo americano devono ricevere una dichiarazione d'intenti per il coinvolgimento dell'America in Ucraina. È l'unico modo per discutere seriamente della nostra partecipazione e garantire che il popolo americano non stia camminando come un sonnambulo in un'altra guerra senza fine.


(fonte: https://www.theamericanconservative.com/define-the-mission/)