«ЧИСТЫ, КАК МУТНАЯ ВОДИЦА»
Lunedì, il 22 giugno 2015, l’Unione Europea (UE) ha preso una decisione ufficiale di prolungare le sanzioni contro la Russia fino al 31 gennaio 2016. La diplomazia è una sfera di azione molto delicata che non riconosce delle coincidenze. Nei Ministeri degli Affari Esteri dei Paesi dell’UE sanno molto bene che Il 22 giugno 1941 e’ una data tragica per la storia della Russia. È il giorno in cui la Germania nazista aggredì l’Unione Sovietica e iniziò la Grande guerra Patriottica.
Pertanto per la prima volta dopo il termine della Seconda Guerra Mondiale, gli europei apertamente e pubblicamente con il linguaggio diplomatico hanno riconosciuto che contro L’Unione Sovietica faceva la guerra non solo la Germania, ma la maggioranza assoluta dell’Unione Europea di oggi. Bruxelles indirettamente ha dichiarato se stessa dell’erede della «linia politica» non dei combattenti del movimento della Resistenza, proprio dell’erede del Terzo Reich e dei collaborazionisti.
La reazione di Mosca era aspettabile.
Di nuovo nell’Unione Europea è prevalsa la lobby russofoba che riuscì a far passare la decisione illegittima. Mosca chiamò la decisione dei funzionari dell’UE cinica in particolar modo e esprime la speranza che la coincidenza dei dati è una vera combinazione.
In questo val la pena di parlare di quello, del quale durante 70 anni per ragioni della tolleranza e della benevolenza Mosca cercava di non ricordare. Alla fine degli anni ’30 e all’inizio degli anni ’40 le varie ideologie ultradestre le quali oggi si chiamano come fasciste, erano dominanti nell’Europa. La maggior parte della popolazione d’Europa apertamente sosteneva gli ultradestri e Hitler oppure li trattava osservando la neutralità e la tolleranza. Hitler poneva l’accento che la sua guerra ad Est fosse un’impresa paneuropea. Questa maggioranza europea non confuse per niente tale aspetto dell’attività di Hitler come il genocidio verso popoli.
Gli alleati ufficiali di Hitler in Europa erano Italia, Ungheria, Finlandia, Romania, Bulgaria, Francia, Croazia, Slovacchia. Una serie degli Stati «formalmente» neutrali dava alla Germania hitleriana il sostegno politico e economico, a volte militare. Tocca in primo luogo la Spagna e la Svezia, in secondo luogo il Portogallo e la Svizzera.
Ancora alcune Paesi praticamente non si opponevano al nemico ed anche senza costretto a davano il sostegno politico e economico alla Germania. Tocca la Danimarca,la Norvegia, il Belgio e senz’atro l’Austria e l’Albania. Rileggendo tutta la lista posiamo convincersi che contiene quasi tutta l’Unione Europea di oggi.
A proposito, la Gran Bretagna e la Polonia meritano le parole poco buone. Questi Paesi nel 1938 fecero tutto per la campagna di Hitler ad Est ed anche per la consegna al nemico la Cecoslovacchia. Londra e Varsavia meritano il titolo vergognoso degli agenti provocatori della Seconda Guerra Mondiale.
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| Descrizione: | «GLI INNOCENTI COME L’ACQUA DEI MACCHERONI» |
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Zarevich
