Cesira Fiori Чезира Фьори
«DA MANTELLATE AD USTICA»
«UNA DONNA NELLE CARCERI FASCISTE»
«ОТ МАНТЕЛЛАТЭ ДО УСТИКИ»
«ЖЕНЩИНА В ФАШИСТСКИХ ТЮРЬМАХ»
Traduzione di M.Shevljaghin (М.Шевлягин)
Casa Editrice «Progress» Mosca 1968 (Pagine 312)
Издательство «Прогресс» Москва 1968

Il libro di Cesira Fiori «Una donna nelle carceri fasciste» tradotto dall’italiano al russo dalla Casa Editrice di Mosca «Progress» nel 1968.

INDICE:
Penitenziario di Perugia
Colonia confinati politici di Ponza
Isola di Ustica Colonia domicilio coatto

CESIRA FIORI, Nacque a Roma il 25 novembre 1890.
Nel 1921, alla fondazione del partito comunista, la Fiori vi aderì e si impegnò attivamente contro il fascismo. Nel 1923 il suo libro «Il Lazio» (Roma), sulla storia, le leggende, gli usi e costumi della regione, vinse il concorso nazionale Mondadori «Libri regionali d'Italia» e venne adottato nelle scuole elementari e medie del Lazio, ma per l'atteggiamento della Fiori, manifestamente avverso al fascismo, fu tolto dalla circolazione per ordine del ministero della Pubblica Istruzione. Nell'aprile del 1928 il governatore di Roma decretò il suo allontanamento dalla scuola per incompatibilità politica e il ricorso della F. contro questa misura venne respinto dal Consiglio dello Stato.
All'attività politica e sindacale e all'insegnamento aveva affiancato un'intensa attività letteraria, pubblicando racconti e novelle su Il Contemporaneo, Il Ponte e su alcune riviste slovene e russe. A partire dal 1960 scrisse una serie di libri autobiografici incentrati sulle esperienze vissute in carcere e al confino: «Nel Paese degli scordati», Milano 1960; «Una donna nelle carceri fasciste», Roma 1965. Postumi: «Proibito vivere», ibid. s.d.; «La confinata», Milano 1979; «La figlia dello Spirito Santo», Poggibonsi 1982; «I nostri animali», ibid. 1984.