«L’ATTO PRELIMINARE» di Scrjabin-Nemtin
«ПРЕДВАРИТЕЛЬНОЕ ДЕЙСТВО»

Il direttore d’orchestra Vladimir Jurovskij ha preparato per il pubblico di Mosca un concerto di ampio respiro. Alla Casa della Musica di Mosca è stato eseguito «L’Atto Preliminare» («Предварительное Действо») il quale secondo l’idea di Aleksandr Scrjabin avrebbe dovuto aprire la composizione «Il Mistero» («Мистерия») su scala mondiale.
Aleksandr Scrjabin (Александр Скрябин, 1872-1915) è stato un compositore e pianista russo. La sua figura di compositore si colloca a cavallo fra tardo-romanticismo e sperimentazione novecentesca. Aleksandr Scrjabin è uno dei compositori più straordinari del XX secolo. Aleksandr Scrjabin considerava le sue composizioni musicali nel legame indissolubile con l’idea della trasformazione del mondo. Aleksandr Scrjabin aveva una forte influenza delle teorie teosofiche di Elena Blavàskaja (Елена Блаватская, 1831-1891) che è stata una filosofa e teosofa russa, fondatrice della Società Teosofica. Tra i suoi libri più celebri «Iside svelata» («Isis Unveiled» «Разоблачённая Изида») e «La dottrina segreta» («The Secret Doctrine» «Тайная Доктрина»).
Aleksandr Scrjabin in particolare si rivolge all'India (quell'India autentica ed antica, dei saggi e dei riti magici). Skrjabin stesse meditando di realizzare il suo sogno: il «Misterio», un'azione liturgica concepita con il compito di plasmare la psiche umana ai fini della distruzione della materia. Tale rito religioso, perché di questo si tratta, doveva avere luogo proprio in India. L'India appare a Skrjabin una sorta di tempio naturale in cui sono nate le maggiori ideologie religiose e i più rilevanti movimenti spiritualistici che hanno marchiato a fuoco la storia delle diverse razze umane. Dunque l'arte per Aleksandr Skrjabin deve mirare al raggiungimento dell'estasi, e il Misterio doveva essere un vero e proprio rito, studiato nei minimi dettagli: «l'ultimo rito», attraverso il quale l'intera umanità doveva raggiungere l'estasi e ricongiungersi con il Cosmo. Per questo grandioso momento Skrjabin aveva progettato «tutto» nei minimi particolari. Il soggetto dell'opera doveva essere la storia dell'universo e dell'umanità; in preparazione al Misterio esiste un «Acte Préalable» («Atto Preliminare» o «Preparatorio»), un condensato con il compito di preparare all'evento. In esso una vera epopea cosmica: «la creazione da parte dell'Uno della molteplicità per conoscersi e contemplarsi nelle creature e specialmente negli uomini. Creando, l'Uno si vota alla sofferenza che apprenderà attraverso i suoi figli, i quali devono rivoltarsi contro di lui, percorrere il ciclo della vita, discendere nel profondo della materia e del peccato per risalire verso il Creatore e unirsi a lui, dopo essersi purificati nella sofferenza redentrice».
Aleksandr Scrjabin voleva scrivere «Atto Preliminare» per gli anni 1915/16, la sua morte non permise di farglielo. La composizione restò non finita aveva solo 53 pagine e il libretto. Serghej Protòpov (Сергей Протопов) decise di finire «Atto Preliminare» e nel 1948 fece una variante per due pianoforti coro e recitatore, ma non fece in tempo ad orchestrare. Poi a questa composizione si mise Aleksandr Nèmtin (Александр Немтин) e le dedicò più di venti anni. Fece una versione veramente della scala di Scrjabin per orchestra sinfonica, coro, organo, pianoforte e soprano. Per la prima volta è stata eseguita da Kirill Kondrashyn (Кирилл Кондрашин) nel 1973. A quel momento era pronta solo la prima parte della composizione. «Atto Preliminare» completo è stato registrato da Vladimir Ashkenazi con l’orchestra della Radio di Berlino negli anni ’90.