«IL PRIGIONIERE» di Luigi Dallapiccola
«УЗНИК» Луиджи Даллапиккола

Il 28 maggio 2015 alla Sala da Concerti del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo è stata presentata l’opera lirica di Luigi Dallapiccola (1904–1975) «Il Prigioniere» («Узник»). «Il Prigioniero» è un'opera in un prologo e un atto composta da Luigi Dallapiccola basata su un libretto in lingua italiana che il musicista scrisse basandosi su opere di Villiers de l’Isle-Adam («La torture par l’espèrance») e Charles de Coster («La lègende d’Ulenspiegel» et de Lamme Goedzak). La prima esecuzione ebbe luogo in forma radiofonica il 1º dicembre 1949 in concerto nell'Auditorium RAI di Torino. La prima esecuzione in forma scenica fu il 20 maggio 1950 al Teatro Comunale di Firenze, nell'ambito del Maggio Musicale Fiorentino.

TRAMA
Epoca: la seconda metà del XVI secolo. Il prigioniero è detenuto nelle carceri spagnole, al tempo del re Filippo II. Riceve la visita della madre, perseguitata da un incubo, raccontato nel prologo, in cui il re le si presenta nelle vesti della Morte. Il prigioniero ricorda che dopo le torture qualcuno lo ha chiamato fratello, e sembra avere un momento di sollievo. Entra il carceriere, che nuovamente usa la parola fratello, e gli annuncia che la rivolta degli accattoni ha avuto successo. Nel prigioniero rinasce la speranza, e il sentimento si rinforza quando scopre che il carceriere è uscito lasciando aperta la porta del carcere. Il prigioniero tenta la fuga, nei corridoi riesce ad evitare due sacerdoti che discorrono tra loro, poi esce in un giardino. Qui viene catturato dal grande Inquisitore, che ha la stessa figura e la stessa voce del carceriere, che lo chiama ancora una volta fratello ma poi dolcemente lo conduce al rogo. «La libertà?», si chiede il prigioniero sussurrando quasi incosciente, dopo avere guardato il rogo ridendo come un pazzo.