In Europa tutti sono uguali, ma alcuni lo sono di più

Il sacerdote francese Arthur Herve ha richiesto a Dio di punire con un infarto il Presidente Sarcozy che ha scatenato la guerra contro i rom. Commentando il fatto Fedor Lukianov, caporedattore della rivista "La Russia nella politica globale", ha detto in particolare:
Il problema del trasferimento dei rom dai paesi relativamente poveri in quelli più ricchi è molto delicato. Il rispetto dell'ordine pubblico qui entra in conflitto con gli approcci umanitari generali, con il diritto di ogni persona di scegliersi da sola un luogo di residenza. Certamente, il modo di vivere della comunità rom non è in linea con la tradizione europea. I problemi sorti in Francia esistono anche in altri paesi come Romania, Bulgaria, nonché - anche se in misure minore - in Germania, Italia, nei paesi scandinavi. In tutte queste regioni si registra l'aumento dei casi di violazione della legge, il che non piace assolutamente agli abitanti locali. La loro indignazione copre gli appelli da parte dei difensori dei diritti umani, le dichiarazioni dei dirigenti della Commissione Ue e dell'APCE circa la necessità di rispettare le norme di libertà di circolazione e l'eventuale intensificazione della xenofobia e del razzismo.
Secondo i risultati dei sondaggi demoscopici, più del 70 % dei francesi appoggiano la decisione di espellere i rom dal Paese. Lo ha dichiarato Nicola Sarcozy quando a Grenoble un gruppo di rom ha attaccato un commissariato di polizia.
Dice Fedor Lukikanov:
La crescita degli umori di xenofobia in Europa è assai vistosa. Ciò riguarda non solo i rom, ma in generale gli uomini di altra cultura, soprattutto provenienti dal Medio Oriente e dall'Africa. Mi pare che in futuro ciò sarà il problema numero Uno all'interno dell'Ue.