| «BORIS GODUNOV» di Modest Mussorgskij | |
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Myshkin
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«BORIS GODUNOV» di Modest Mussorgskij
Molto molto interessante, davvero.
Non ho capito bene una cosa:
Citazione: Dai torbidi emerge un usurpatore, il Falso Dimìtrij II (1608-1610)
Ma il falso Dimitrij II aveva due anni?
Il lungo periodo dei torbidi si conclude con la congiura di Ivan Chovanskij, la famosa "Khovanscina"?
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Zarevich
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«BORIS GODUNOV» di Modest Mussorgskij
No, due anni del regno
Ultima modifica di Zarevich il 09 Ott 2017 13:27, modificato 1 volta in totale
____________ Zarevich
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Angelo di fuoco
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«BORIS GODUNOV» di Modest Mussorgskij
Zarevich ha scritto: Purtroppo noi non sappiamo la verità.
Boris uccise o non uccise il piccolo Zarèvich Dimìtrij. A questa domanda non dà nessuna risposta né Pushkin né Mùssorgskij e neanche Karamzìn perché la cronaca tace. Le sofferenze crudeli dello Zar assassino o non assassino …
E’ molto importante saperlo!!!
Caro Zarevich, non so se la mia posizione sia troppo semplicistica, ma mi sembra che almeno Mùssorgskij dia una risposta positiva alla domanda se Borìs avesse fatto uccidere lo zarevich. Sono l'allucinazione ("и мальчики кровавые в глазах") е la frase "упокой душу преступного царя Бориса" che mi fanno pensare così. Che ne dici?
____________ Огненный ангел
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Zarevich
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«BORIS GODUNOV» di Modest Mussorgskij
Nient’affatto. Né Mussorgskiij né tanto meno Pushkin ci danno alcuna risposta. Boris uccise o non uccise il piccolo zarevich?
Boris ha una spina nel cuore e soffre tormenti per un soffiamento e una calunnia.
La frase «и мальчики кровавые в глазах» («negli occhi i bambini insanguinati» lui la pronuncia dopo il discorso con Shujskij il quale gli aveva appena raccontato dello zarevich ucciso. Boris vede il fantasma e dice «Via, via … non io, non sono io il tuo assassino, via, via, fanciullo, non io …»
E poi: “Signore, tu non vuoi la morte del peccatore, abbi pietà dell’anima colpevole dello Zar Boris”.
L’assassino non avrebbe potuto pronunciare queste parole.
Ultima modifica di Zarevich il 09 Ott 2017 13:27, modificato 1 volta in totale
____________ Zarevich
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Zarevich
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«BORIS GODUNOV» di Modest Mussorgskij
La parte di Boris è una delle più difficili e delle più misteriose della musica operistica. È un osso duro da rodere per ogni basso. Oltre alle difficoltà vocali questa parte esige l'arte del recitare, la recitazione drammatica. Il “progenitore” fu Fiodor Scialjàpin (Фёдор Шаляпин 1873-1938), un cantante formidabile. Scialjàpin è stato il primo ad impersonare il ruolo di Boris Godunov sulla scena operistica e la sua interpretazione è divenuta un modello.
Nel Novecento ci sono stati moltissimi cantanti russi e stranieri che hanno impresso le loro orme nell’interpretazione del Boris. Fra i cantanti stranieri una particolare menzione meritano due bassi bulgari, Boris Chrìstov e Nikolaj Ghiaùrov i quali erano eredi delle tradizioni russe, soprattutto Ghiaùrov che studiò canto in Russia. Si dovrebbe menzionare anche Gorge London, il famoso basso inglese, ed anche il basso finnico Martti Talvela.
Di tutti i numerosi cantanti russi si dovrebbe menzionarne tre i quali erano ognuno - sui generis - il Boris eccezionale.
Tutti e tre erano completamente diversi.
I bassi del Teatro Bolshoj degli anni 40-60.
Esistono le registrazioni integrali dell’Opera “Boris Godunov” con questi cantanti.
Se volete ascoltare l’Opera di Mùssorgskij, consiglierei SOLO le rappresentazioni con questi cantanti.
Zarevich
Ultima modifica di Zarevich il 09 Ott 2017 13:28, modificato 1 volta in totale
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Myshkin
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«BORIS GODUNOV» di Modest Mussorgskij
"Guarda caso" mi ritrovo un film del 1956 del Boris Godunov interpretato proprio da Aleksandr Pirogov! Che fortuna, eh?
Sarà il mio programma musicale principale. Potrò confrontare varie esecuzioni, a partire da questa, passando per il concerto del 23 novembre a Roma, per finire con la rappresentazione del nostro amico Kolja che presto avrò l'onore di vedere e ascoltare a Reggio Emilia.
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Zarevich
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«BORIS GODUNOV» di Modest Mussorgskij
Sì. È un famoso film-opera con Aleksandr Pirogòv
Film 1954 “Mosfilm”, Regia di Vera Strojeva
Coro e Orchestra del Teatro Bolshoj di Mosca
Direttore: Vassìlij Nebolssìn
A proposito, la parte del Falso Dimitrij canta Gheorghij Nèlepp, L’Innocente invece è Ivan Kozlòvskij.
Ultima modifica di Zarevich il 09 Ott 2017 13:29, modificato 2 volte in totale
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Zarevich
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«BORIS GODUNOV» di Modest Mussorgskij
Consiglierei questa registrazione con Mark Reizen (2CD)
Modest Mùssorgskij 1839-1881 Модест Мусоргский
«Boris Godunòv» «Борис Годунов»
Dramma musicale popolare in un prologo e quattro atti
Versione di Nikolaj Rìmskij-Kòrsakov
Libretto proprio, dalla tragedia omonima di Aleksandr Pushkin
e dalla “Storia dello Stato Russo” di Nikolaj Karamzìn
Personaggi e Interpreti:
Boris Godunòv, Zar di Russia (Basso) – Mark Reizen
Fiodor (Ms), figlio di Boris – Bronislàva Zlotogòrova
Ksènija (Soprano), figlia di Boris – Elena Krùglikova
La nutrice di Ksènija (Alto) – Evghenia Verbìtskaja
Il principe Vassìlij Shùjskij, boiaro (Tenore) – Nikànder Khanàjev
Andrej Scelkàlov, segretario della duma (Baritono) – Ilja Bogdànov
Pìmen, monaco e cronachista (Basso) – Maksim Mikhajlov
Il pretendente Grigòrij, novizio affidato a Pimen (Tenore) – Gheorghij Nèlepp
Marina Mniszech, figlia di un nobile polacco di Sandomir (Ms) – Maria Maksàkova
Varlaàm (Basso), vagabondo ex monaco – Vassìlij Lubèntsov
Missaìl (Tenore), vagabondo ex monaco – Vassìlij Jakuscènko
L’ostessa della taverna al confine lituano (Ms) – Aleksandra Tùrchina
l’Innocente (Tenore) – Ivan Kozlòvskij
Nikìtich, guardia (Basso) – Serghej Krassòvskij
Mitjukha, uomo del popolo (Baritono) – Ivan Sipajev
Un boiaro di corte (Tenore) – Aleksandr Peregùdov
Coro e Orchestra del Teatro Bolshoj di Mosca
Direttore: Nikolaj Golovànov 1948
Ultima modifica di Zarevich il 09 Ott 2017 13:30, modificato 2 volte in totale
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Zarevich
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«BORIS GODUNOV» di Modest Mussorgskij
РИМ, 18 ноя - РИА Новости.
Концертным исполнением незавершенной оперы Дмитрия Шостаковича "Игроки" в субботу в итальянской столице открылся музыкальный фестиваль "От Рима до Санкт-Петербурга", посвященный 100-летию со дня рождения великого композитора.
На протяжении десяти дней в главном концертном комплексе Вечного города "Аудиториум" (Auditoium) пройдут концерты оркестра и солистов оперы Мариинского театра, а также хора и оркестра Итальянской музыкальной академии "Санта Чечилия" (Santa Cecilia) под управлением народного артиста России Валерия Гергиева.
Помимо "Игроков" в программе фестиваля - знаменитая Седьмая "Ленинградская" симфония, а также проект "Один день с Шостаковичем", в рамках которого музыканты студии известного пианиста Александра Торадзе исполнят практически все фортепьянные произведения мастера.
Центральным событием фестиваля, несомненно, станет концертное исполнение оперы Мусоргского "Борис Годунов", которая сначала будет представлена в оригинальной авторской версии 1869 года, а на следующий день - в оркестровке Шостаковича.
"«Boris Godunòv» «Борис Годунов» Due versioni a confronto, ROMA 22 e 23 novembre ore 20.30
Capolavoro di epocale importanza, il “Boris Godunov” di Modest Mùssorgskij è non solo l'Opera russa giustamente più celebre, ma un capitolo di fondamentale rilevanza nella stessa storia della musica di quel paese. Composta rinnegando di proposito gli stilemi dell'opera italiana e tedesca, e con la precisa intenzione di reinventare un lemma musicale il più vicino possibile alla lingua russa parlata, il Boris è, insieme al Don Carlo di Verdi, l'opera che affronta il gran tema del Potere e dei suoi effetti sulle passioni umane. Su libretto dello stesso Mùssorgskij, che si basò sull'omonimo dramma di Pushkin, racconta le vicende del boiardo, poi Zar dal 1598 al 1605, Boris Godunov, che per ultimo guidò la Russia prima della lunga dinastia dei Romànov. Mùssorgskij realizzò due versioni dell'opera: la prima, del 1869, non fu approvata, e la seconda, rimaneggiata con forti modifiche e aggiunte, ricevette una trionfale accoglienza di pubblico alla sua prima rappresentazione, avvenuta nel 1874. I critici, però storsero il naso, specialmente sull'orchestrazione di Mùssorgskij, per l'epoca ruvida e sgradevole, tanto che negli anni successivi il “Boris Godunov” ha conquistato le platee del mondo intero nella più "colorata" versione di Rìmskij-Kòrsakov. Nel 1940, Dmìtrij Shostakovich, grandissimo ammiratore del suo connazionale, mise lui stesso mano sia al Boris che all'altra meravigliosa opera di Musorgskij, la “Khovànscina” («Ховàнщина»), realizzandone una versione più vicina alle sonorità "moderne" dell'originale, che tanto infastidirono i puristi dell'epoca. Sarà interessantissimo, dunque, confrontare le due orchestrazioni nell'occasione unica di questa doppia esecuzione del Boris, affidata alla bacchetta di Valerij Ghèrghiev (Валерий Гèргиев) e all'Orchestra del Teatro Mariìnskij di San Pietroburgo, affiancati dal Coro dell'Accademia di Santa Cecilia."
Ultima modifica di Zarevich il 09 Ott 2017 13:31, modificato 1 volta in totale
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Myshkin
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«BORIS GODUNOV» di Modest Mussorgskij
Ci siamo, ancora quattro giorni e potrò finalmente assistere al mio primo "Boris Gonunov" :smile:
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Zarevich
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«BORIS GODUNOV» di Modest Mussorgskij
Kniaz! Che versione di Boris?
Ultima modifica di Zarevich il 09 Ott 2017 13:31, modificato 1 volta in totale
____________ Zarevich
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Zarevich
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«BORIS GODUNOV» di Modest Mussorgskij
Modest Mùssorgskij 1839-1881 Модест Мусоргский
«Boris Godunòv» «Борис Годунов»
Dramma musicale popolare in un prologo e quattro atti
Libretto proprio, dalla tragedia omonima di Aleksandr Pushkin
e dalla “Storia dello Stato Russo” di Nikolaj Karamzìn
Prologo
Quadro primo. Febbraio 1598. Cortile del Convento di Novodievicij (Новодевичий Монастырь). Il popolo, incitato da un ufficiale di polizia, supplica Boris di accettare la corona di zar. Il segretario della Dùma, Scelkàlov, annuncia che il candidato resta irremovibile e, mentre un corteo di pellegrini si reca al convento per convincerlo, la folla è convocata dalle guardie al Cremlino.
Quadro secondo. 1º settembre 1598. Mosca, la Piazza delle Cattedrali Cremino (Соборная Площадь Кремля). Boris ha accettato il trono. La folla, spinta dal Principe Vassìlij Shùjskij (Князь Василий Шуйский), acclama l’incoronazione. Ma, tra lo scampanio e gli inni, il nuovo zar è in preda a foschi presagi («Skorbít dushà!» «Скорбит душа»).
Atto primo.
Quadro primo. 1603. Una cella del Monastero dei Miracoli (Чудов Монастырь). Il monaco Pìmen (Пимен) sta terminando di scrivere la cronaca del regno («Ancora uno, l’ultimo racconto» «Ещё одно последнее сказанье»), mentre il novizio Grigòrij (Григорий) si desta, sconvolto da un sogno. Egli aspira alla gloria, alle battaglie, e interroga il vecchio sulla morte dello Zarevic. Assassinato da Boris, narra il cronista: avrebbe l’età tua e regnerebbe. Mentre Pìmen e i monaci si recano alla preghiera, Grigòrij invoca la giustizia divina.
Quadro secondo. Osteria presso il confine lituano. L’ostessa canta una gaia canzone («Avevo un anatroccolo» «Поймала я сиза селезня»), quando arrivano due frati questuanti, Varlaám (Варлаàм) e Missaìl (Мисаил), accompagnati da Grigòrij che, fuggito dal convento, cerca di varcare il confine. I frati bevono e Varlaám, ubriaco, canta le gesta di Ivan («Una volta nella città di Kazan» «Как во городе было во Казани»). Irrompono i gendarmi alla ricerca di Grigòrij che, dopo un vano tentativo di far arrestare Varlaám al suo posto, fugge saltando dalla finestra.
Atto secondo.
Gli appartamenti dello zar al Cremlino. Ksènija (Ксения), la figlia di Boris, piange la morte del fidanzato confortata dal fratello e dalla nutrice con filastrocche infantili («La zanzara tagliava la legna» «Как комар дрова рубил» e «La storia di questo e di quello» «Туру туру петушок»). L’entrata di Boris interrompe il gioco. Egli è angosciato dall’insicurezza del regno e turbato dai rimorsi («Ho il potere supremo» «Достиг я высшей власти»). Un boiaro denuncia congiure. Il principe Shùjskij annuncia l’apparizione di un Pretendente che si fa passare per Dimìtrij. Nel drammatico colloquio Shùjskij narra la morte del fanciullo e Boris, rimasto solo, ne vede il fantasma («Ah, soffoco!» «И скорбью сердце полно»).
Atto terzo.
Quadro primo. 1604. Una stanza nel castello di Sandomir. L’ambiziosa Marina Mniszech si abbiglia per la festa compiaciuta della propria bellezza, ma il gesuita Rangoni la richiama al dovere: dovrà unirsi a Dmìtrij per conquistare il trono moscovita e ricondurre i russi al cattolicesimo.
Quadro secondo. Nel parco del castello. Il Falso Dimìtrij, innamorato di Marina, invoca la sua presenza («A mezzanotte, nel giardino... presso la fontana» «В полночь ... в саду .... у фонтана ...») e Rangoni gli promette la felicità purché egli segua i suoi consigli. Appare Marina, corteggiata dai nobili invitati (“polacca”). Poi, rimasta sola con lui, gioca la commedia dell’ amore per spingerlo all’impresa moscovita («Dmitrij! Zarèvich» «Димитрий! Царевич!»).
Atto quarto.
Quadro primo. 13 aprile 1605. Una sala del Cremlino. La Dùma dei Boiari decreta la morte del Falso Dimìtrij, che preme alla fontiera. La deliberazione è interrotta da Shùjskij, che annuncia il turbamento dello Zar, e dallo stesso Boris che fa il suo ingresso delirando. Poi si ricompone per ricevere un monaco depositario di un grande segreto. È Pìmen, che narra il miracolo di un pastore cieco che ha riacquistato la vista pregando sulla tomba dello Zarèvich («Una volta sul far della sera» «Однажды, в вечерний час»). Boris, distrutto dall’ emozione, muore dopo aver dato gli ultimi consigli a Fiodor («Addio, figlio mio, muoio» «Прощай, мой сын, умираю»), additandolo come successore ai boiari.
Quadro secondo. Una radura nella foresta di Kròmy. I contadini insorti scherniscono un boiaro catturato e, incitati da Varlaám e Missaìl, trasformatosi in feroci sgherri, si accaniscono contro i gesuiti inviati da Dimìtrij, mentre i bambini rubano all’Innocente (Юрòдивый) la copeca ricevuta in elemosina. Compare Dimìtrij che, proclamandosi zar, promette giustizia ai perseguitati da Godunov, accoglie il boiaro immediatamente passato dalla sua parte e si avvia a Mosca, tra le acclamazioni del popolo, mentre l’Innocente piange sulla sorte della Russia («Sgorgate, lacrime amare» «Лейтесь, лейтесь слёзы горькие»).
Ultima modifica di Zarevich il 09 Ott 2017 13:33, modificato 1 volta in totale
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Myshkin
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«BORIS GODUNOV» di Modest Mussorgskij
Kniaz! Che versione di Boris?
Caro Zarevich, da quello che si capisce dalla presentazione, dovrebbero essere la seconda versione originale di Mussorgskij seguita da quella di Shostakovich, a confronto.
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Zarevich
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«BORIS GODUNOV» di Modest Mussorgskij
Kniaz!
Mercoledì 22 novembre - ore 20.30
Prima danno la versione di Mùssorgskij stesso (del 1869) in forma di concerto.
Non è la versione di Rìmskij-Kòrsakov che mi piace di più.
Giovedì 23 novembre - ore 20.30
Poi danno la versione di Shostakovich (1939-1940)
Ti consiglio di andare il 23 novembre alla versione di Shostakovich.
Non danno nessuna informazione dei cantanti. Gherghiev porta i suoi cantanti dal Teatro Mariinskij. Chi canterà la parte di Boris? Forse Aleksandr Moròzov?
http://www.mariinsky.ru/en/opera/soloist/morozov
Ultima modifica di Zarevich il 09 Ott 2017 13:34, modificato 1 volta in totale
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Myshkin
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«BORIS GODUNOV» di Modest Mussorgskij
Zarevich, ma tu sei sicuro? Io avevo capito che rappresentavano entrambe le versioni sia il 22 che il 23.
Il festival è dedicato a Shostakovich, e dovrebbero ogni giorno rappresentare qualcosa di suo...
Comunque se è come dici tu, andrà bene lo stesso: ho preso i biglietti per giovedi 23 novembre.
Dei cantanti infatti non si sa nulla, sarà una soprpresa.
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