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«LA MASLENITSA CIOE’ IL CARNEVALE RUSSO»
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Messaggio «LA MASLENITSA CIOE’ IL CARNEVALE RUSSO» 
 
Carissimo Cicerin!
Ti rispondo alla tua domanda.
La Festa dell’addio all’Inverno, cioè la Maslenitsa è l’ultima settimana prima della Quaresima (Великий Пост). Ma questa festa ha un carattere pagano e si festeggiava sempre dai tempi remoti. Il blin è un simbolo del Sole. Di solito nell’ultimo giorno della Maslenitsa, domenica, accendono un grande falò e ci bruciano un pupazzo che simbolizza l’inverno.
La Màslenitsa si festeggia sul terreno di tutta la Russia da Kaliningrad a Vladivostok, è festeggiata dai russi o dagli ortodossi. Ma non dimentichiamo che la Russia è la Federazione in cui vivono anche altri popoli, non ortodossi. I musulmani, i buddisti ecc. Loro hanno le proprie feste secondo la loro religione.
Per noi non fa nessuna differenza dove vive un russo, se nella parte europea o asiatica. Se lui è russo, festeggia le sue feste secondo le proprie tradizioni. Sono sicuro che un russo che vive in Italia, cerca di festeggiare le feste russe.
Noi non abbiamo l’abitudine di dividere la Russia nelle parti europea e asiatica. È una definizione solo geografica.
Per i russi la Russia è la Russia.



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Zarevich
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Messaggio «LA MASLENITSA CIOE’ IL CARNEVALE RUSSO» 
 
Блинчики!  Smile
He he, i gatti del mio giardino (ce n'è uno identico a questo della foto) divorerebbero quel piatto in una manciata di secondi.
Invece il nostro "Князь Кеша", non li mangerebbe nemmeno dopo due giorni di digiuno.  Mr. Green
  



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Messaggio «LA MASLENITSA CIOE’ IL CARNEVALE RUSSO» 
 
Molto bene, ti ringrazio tanto. Mi hai dato degli ottimi spunti (soprattutto quanto riportato in grassetto)
Ci ho ripensato un po' e ho fatto anche qualche ricerca in internet a riguardo. Non ho delle prove certe, ma credo di poter associare per molti versi la Maslenitza russa alla tradizione plurimillenaria delle celebrazioni liturgiche praticate in epoca pagana da tutti i popoli di origine indoeuropea. Mi sto riferendo alle festività rituali del Solstizio d'inverno, che si tenevano in prossimità dell'attuale periodo natalizio e in quello immediatamente successivo e che erano spesso caratterizzate dall'allestimento di grandi roghi nelle piazze principali dei villaggi. Questo periodo dell'anno nasconde un significato che era profondamente sentito nell'antichità. Per gli iniziati era una porta, l’ingresso simbolico a uno stato superiore di consapevolezza. Il carnevale, e soprattutto quel modo di festeggiare il carnevale che caratterizza la Maslenitza dei russi potrebbe essere un retaggio di tutto questo, di quei giorni in cui si pensava che qualcosa di straordinario e di magico accadesse, un evento cosmico che assumeva un alto valore simbolico.
Ci tengo a sapere la vostra opinione in merito ma, concorderete con me che, quello che è comunemente conosciuto come il Solstizio d'Inverno, appartiene, in forme giustamente diverse come dice Zarevich, alla spiritualità di tutte le religioni del mondo. Non dimentichiamo, infatti, che si celebra l'avvenimento della "Fine dell'inverno" fin dall'età dei nostri antenati, ad esempio, presso le costruzioni megalitiche di Stonehenge, in Gran Bretagna, di Newgrange e Dowth, in Irlanda o attorno alle incisioni rupestri di Bohusian, in Iran, e della Val Camonica, in Italia, ci sono tracce di sue celebrazioni avvenute già in epoca preistorica. Si tratta di un fenomeno che fa parte di tutto l'insieme delle popolazioni indoeuropee: i Gallo-Celti lo denominarono "Alban Arthuan" ("rinascita del dio Sole"); i Germani, “Yulè” (la "ruota dell'anno"); gli Scandinavi "Jul" ("ruota solare"); i Finnici “July" ("tempesta di neve"); i Lapponi “Juvla"; i Russi mi risulta "Karatciun" (il "giorno più corto"). Certo, la data dovrebbe essere quella del 25 dicembre e la Maslenitsa si festeggia due mesi dopo. Eppure secondo me un nesso ci deve essere. Il calendario ortodosso è spostato in avanti di 15 giorni, vero? Questo potrebbe avvicinare in parte le date del Natale Solare e della Maslenitza, anche se forse vi sembrerà una forzatura.

Qui di seguito allego una descrizione del Solstizio di inverno dal punto di vista astronomico

In tale giorno il Sole nel suo moto annuo lungo l’eclittica – il cerchio massimo sulla sfera celeste che corrisponde al percorso apparente del Sole durante l'anno - viene a trovarsi alla sua minima declinazione nel punto più meridionale dell'orizzonte Est della Terra, che culmina a mezzogiorno alla sua altezza minima (a quell'ora, cioè, è allo Zenit del tropico del Capricorno) e manifesta la sua durata minima di luce (all'incirca, 8 ore e 50-55 minuti). Raggiunto il punto più meridionale della sua orbita e facendo registrare il giorno più corto dell'anno, riprende, da questo momento, il suo cammino ascendente.

Qui di seguito trovate una descrizione di come era celebrato nell'antica Roma:

Nella Romanità, in una data compresa tra dicembre e metà febbraio, si celebrava solennemente la rinascita del Sole, il Dies Natalis Solis Invicti (il giorno del Natale del Sole Invitto). Ciò avvenne dopo l'introduzione, sotto l'Imperatore Aureliano, del culto del dio indo-iraniano Mithra nelle tradizioni religiose romane, e l'edificazione del suo tempio nel campus Agrippae, l'attuale piazza San Silvestro a Roma. Il tempio era praticamente incluso all'interno di un più vasto ciclo di festività che i Romani chiamavano Saturnalia, festività dedicate a Saturno, Re dell'Età dell'Oro, che, a partire dal 217 a.C. e dopo le successive riforme introdotte da Cesare e da Caligola, si prolungavano dal 17 al 25 gennaio e finivano con le Larentalia o festa dei Lari, le divinità tutelari incaricate di proteggere i raccolti, le strade, le città, la famiglia. Il mito romano narra che il misterioso Giano, il dio italico, regnava sul Lazio quando dal mare vi giunse Saturno, che potrebbe essere inteso come la manifestazione divina che crea e ricrea il cosmo a ogni ciclo, colui che attraversa le acque, ovvero la notte e la confusione-caos successiva alla dissoluzione del vecchio cosmo, per approdare alla nuova sponda, ovvero alla luce del nuovo cosmo, del nuovo creato.

Infine qui c'è una descrizione della festività dal punto di vista spirituale:

E' importante comprendere come tale rinascita solare rappresenti "solo" il simbolo di una rigenerazione cosmica, in cui il Sole e la Luce sono associati all'idea d'immortalità dell'uomo, che opera la sua seconda nascita spirituale, sviluppando e superando il proprio stato sottile, nella notte del solstizio d'inverno, quando è possibile accedere al deva-yana ("via degli dèi" della tradizione indù) alla contrada ascendente e divina in cui l'uomo, restaurando in sé l'Adamo Primordiale, può intraprendere la strada dello sviluppo sovra-individuale. Questo è il momento in cui, quando la notte diviene padrona e il buio totale, è necessario mantenere accesa la fiamma della Fede, che al mattino, con l'alba, diverrà trionfante. In tal senso, uscendo da una sorta di oscura Caverna, con il Solstizio d'Inverno si passa dal nulla all'unità; geometricamente cioè, dal divenire sensibile, rappresentato dal simbolo della circonferenza, si passa all'eterno presente, che nell'uno e nel centro si esplicita perfettamente. Significativo è, inoltre, il passo evangelico in cui Giovanni Battista, nato nel giorno del Solstizio d'estate, rivolgendosi a Gesù, nato nel Solstizio d'Inverno, si pronunci in tal modo: «Bisogna che egli cresca e che io diminuisca».
Dal punto di vista iniziatico, la caverna, per via del suo carattere di luogo nascosto e chiuso, rappresenta un momento di totale interiorizzazione dell'essere, vale a dire il luogo dove avviene, accedendovi, la seconda nascita dell'iniziato. La seconda nascita, corrispondente nel significato ai Piccoli Misteri, si differenzia dalla terza nascita, in uscita dalla porta solstiziale d'inverno, corrispondente, invece, ai Grandi Misteri.La seconda nascita si realizza sul piano psichico, definendosi come rigenerazione psichica. La terza nascita, invece, opera direttamente nell'ordine spirituale e non più psichico, in quanto l'iniziato deve a quel punto aver risolto la sua individualità, trovando cosi libero accesso alla sfera di possibilità della comprensione sovra-individuale.Essa rappresenta il settimo livello del sistema dei chakra e corrisponde a ciò che nella Cristianità viene indicato come il settimo cielo. E' lo stato di consapevolezza della libertà assoluta, la sede del Creatore. Secondo gli indú, al chakra della corona si fondono la Prakriti, la sostanza primordiale, e il Purusha, lo spirito, l'essenza. Nel percorso rettilineo tra la seconda e la terza nascita, all'interno della Caverna Cosmica, tra le due porte solstiziali, l’illuminazione, dunque, penetra in noi dalla sommità del cranio. Concludiamo col ricordare che la rigenerazione cosmica, di cui si è scritto, è un fenomeno che non può prescindere dalla discesa e dall'aiuto di un avatara, di cui il Cristo Redentore è l'ultimo esempio: «Il Sole ritorna sempre, e con lui la vita. Soffia sulla brace ed il fuoco rinascerà».


Mi piacerebbe molto sapere se le giornate di festeggiamenti in cui è scandita la Maslenitza secondo la tradizione popolare russa vadano a ricalcare, per lo meno in parte, alcuni delle fasi iniziatiche in cui erano originariamente scandite le festività del Solstizio d'inverno. La vostra esperienza potrebbe, se non altro, portare supporto o smentire questa mia possibile interpretazione.

  




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Messaggio «LA MASLENITSA CIOE’ IL CARNEVALE RUSSO» 
 
Caro Cicerin! Ho letto il tuo messaggio con un gran interesse.
Hai scritto delle cose interessantissime.
A dire il vero non a tutte le tue domande potrei trovare le risposte giuste.
Nel mio primo messaggio di questo topic io ho cercato di scrivere della Maslenitsa e dei costumi legati con questa festa. Posso dirti che in Russia questa festa che dura una settimana è sempre stata festeggiata con solennità. Questa festa è molto amata dal popolo russo.
Sai, c'è una piece teatrale di Aleksandr Ostrovskij "La Fanciulla di Neve" cioè "Снегурочка". Ti consiglio di trovarla e leggerla. Spero che sia tradotta in italiano. Se no, si può trovare la trama dell'Opera Lirica di Rimskij-Korsakov scritta sull'opera di Ostrovskij.
La trama la puoi trovare anche sul nostro forum.
Ecco! Leggi con attenzione!
https://www.arcarussa.it/forum/viewt...=fanciulla+neve



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Zarevich
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Messaggio «LA MASLENITSA CIOE’ IL CARNEVALE RUSSO» 
 
ARRIVA. ARRIVA LA MASLENITSA!!!
С МАСЛЕНИЦЕЙ!


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Messaggio «LA MASLENITSA CIOE’ IL CARNEVALE RUSSO» 
 
E' vero, febbraio è il mese della Maslenitsa!
Ma quando cade quest'anno la settimana della Maslenitsa? Non sarà per caso la prima settimana di febbraio, cioè da domani? Ricordo che lo scorso anno fu l'ultima settimana di febbraio.

Tutti a preparare bliny, dunque!  A me piacciono molto con la smetana! Smile
Il primo blin bisognerebbe darlo ai poveri, vero?
  



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Messaggio «LA MASLENITSA CIOE’ IL CARNEVALE RUSSO» 
 
Quest'anno (2010) la Settimana della Maslenitsa cade al 8 - 14 febbraio.


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Seconda settimana di febbraio, dunque.
Molto bene, faccio in tempo ad andare a prendere la smetana, che dove abito io non si trova così facilmente.

Maslenitsa 2010: 8-14 febbraio.
  



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Messaggio «LA MASLENITSA CIOE’ IL CARNEVALE RUSSO» 
 
MASLENITSA. La Settimana che precede la Quaresima.
  
In Russia è iniziata oggi (8 febbraio) la Settimana che prende il termine di Màslenniza (Масленица) che pur coincidendo con il Giovedì Grasso non ha le stesse origini pagane. La tradizione di congedarsi dall’inverno per andare incontro alla primavera risale alla Russia precristiana ed oggi precede la Quaresima.
Così spiega Padre Filippo del Patriarcato di Mosca:
La Settimana che precede la Quaresima (Великий Пост) ha preso il nome di Màslenniza come termine tradotto dal greco per indicare un periodo di tempo in cui si potevano mangiare soltanto latticini.
Nell’antica Rus non esistevano nè burro e nè latticini, per cui si decise che la denominazione stessa doveva indicare cosa fosse permesso e cosa no. In russo «maslo» («масло») si traduce in questo caso come burro.
Questa settimana ricorre ogni anno in un giorno diverso sulla base del computo della Pasqua basato su un particolare calendario ortodosso. Quest’anno (2010) inizia l’ 8 febbraio e si conclude domenica 14 mentre l’anno prossimo (2011) si aprirà il 28 febbraio.
Dall’antichità è pervenuto fino a noi il senso della festa e dell’allegria che culmina nel tradizionale falò di primavera in cui viene bruciato il pupazzo che sinboleggia l’inverno.
Ma il fuoco non ha nulla di aggressivo,ma aggiunge nuovo nmotivo di allegria.
Oggi questa festa è una occasione per ritrovarsi con gli amici dinanzi ad un piatto di bliny (блины), le antiche frittelle della Russia e dimenticare le offese e i patimenti dell’anno trascorso.

Appunto per questa l’ultimo giorno di questa festa si chiama la Domenica del Perdono (Прощёное Воскресение).



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Oggi (14 febbraio 2010) i cristiani ortodossi russi celebrano la DOMENICA DEL PERDONO (ПРОЩЁНОЕ ВОСКРЕСЕНЬЕ) – l’ultima giornata prima della Quaresima (Великий Пост). Secondo la tradizione, la Domenica del Perdono chiude il consumo dei prodotti grassi, compreso il formaggio. Ma l’essenziale è la purificazione dell’anima dei credenti. Non a caso la Domenica del Perdono la Chiesa ricorda la cacciata di Adamo dal Paradiso terrestre – avvenimento che ricorda agli uomini la loro peccabilità comune e che per tornare al Paradiso occorre purificare i peccati.
Oggi tutti, anche gli sconosciuti, si chiedono perdono l’uno con l’altro, si baciano tre volte e si fanno il segno della croce. Si dicono: «Perdonami, caro o cara … per l'amor di Dio!» («Прости меня, дорогой или дорогая … ради Христа!»). Si inchinano e si rispondono: «Dio ti perdona!» («Бог простит!»).
Vi bacio e vi chiedo perdono!
Zarevich
 
ПРОЩЁНОЕ ВОСКРЕСЕНЬЕ
la DOMENICA DEL PERDONO

Прощёное воскресенье.
Начало повинного дня.
У всех попрошу прощенья.
Скорее, простите меня!
За горечи и обиды,
За долгую память их.
Дурную меня простите.
Ушедших прошу и живых.




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Zarevich
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Grazie! Questa è davvero una bella tradizione!

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Vangelo secondo Matteo 6, 14-15: “Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe”.
  



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«MASLENITSA» «МАСЛЕНИЦА»
Serie: «Il banchetto da casa» («Домашний пир»)
Casa Editrice «Arkaim» Mosca 2007 (Pagine 128)
Издательство «Аркаим» Москва 2007

La Màslenitsa, la festa brillante, ardita e audace, il tempo emozionante, allegro e gioioso, il tempo di una vera sagra. È venuto il tempo di divertirsi e abbigliarsi, di fare i girotondi, sfornare i bliny e fare baldoria a più non posso. Per una brava massaia la Màslenitsa è l'occasione migliore di sorprendere tutti con la sua arte culinaria.
In questo libro potete scoprire delle ricette antiche di Maslenitsa e potete rallegrare i vostri con i bliny (блины = le crêpes) e i blìnciki (блинчики = le frittelline ripiene), la kulebjàka (кулебяка = il pasticcio ripieno di carne, pesce o cavolo) o le olàdji (оладьи = le frittelle), i shànezhki (шанежки = i pasticcini) o le vatrùshki (ватрушки = le focacce con ricotta), il kissèl (кисель = la gelatina di fecola con succo di frutta) e lo sbìten’ (сбитень = la bevanda calda a base di acqua, miele ed aromi)… Ed allora ogni vostro giorno sarà come la Màslenitsa…



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Serie: «Il banchetto da casa»
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Zarevich
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Zarevich ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Per una brava massaia la Màslenitsa è l'occasione migliore di sorprendere tutti con la sua arte culinaria.


Massaia..... questa desueta parola mi fa venire in mente che, qui in Italia, una qualunque donna si sentirebbe offesa e svilita a sentirsi qualificare con questo termine: se volete inimicarvi a morte una donna, non dovete far altro che chiamarla "massaia" o "casalinga".
Mi domando come è interpretata questa cosa invece in Russia, al giorno d'oggi. Mi piacerebbe sentire il parere di qualche donna russa, in proposito.
  



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Messaggio «LA MASLENITSA CIOE’ IL CARNEVALE RUSSO» 
 
Caro Myshkin,
ho chiesto questa cosa. A me risuta che anche "хозяйка" (massaia) in Russia non sia proprio un complimento, forse è anche peggio del termine "домохозяйка" (casalinga), dal quale poi deriva...
Insomma, in entrambi i casi intendiamo una donna molto brava nel cucinare, lavare e stirare e
fare i mestieri di casa, così brava da non avere altro per la testa che la conduzione della casa.
Credo che le "brave massaie" siano sempre esistite, oggi forse sono meno che in passato, ma
se ci pensate un po', credo che ognuno di voi ne possa annoverare almeno una, tra i vostri parenti
o conoscenti.
 Detto questo, Zarevich evidentemente voleva utilizzare l'accezione ironica del termine  RollEyes
...e se una donna ci sforna degli ottimi блины in occasione della Maslenitza e le diciamo scherzosamente
"Ты хорошая хозяйка!" credo che nessuno si offenderà, tanto più che il carnevale è tradizionalmente
festa di baldoria e allegria
  




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Messaggio «LA MASLENITSA CIOE’ IL CARNEVALE RUSSO» 
 
Nell’anno 2012 la Maslenitsa si festeggia dal 20 al 26 febbraio.
In Russia è la Festa degli addii all’Inverno, il Carnevale Russo. Tutta la settimana dal 20 al 26 febbraio 2012 si svolgeranno i divertimenti in tutta la Russia. Tutti mangiano i bliny (le frittelle) e si fanno gli auguri. A Mosca, come sempre, le principali solennità si svolgono a Vassìljevskij Spusk (Васильевский Спуск), cioè il versante di San Basilio. Chi che è stato a Mosca sa dove si trova, vicino alla Cattedrale di San Basilio dalla parte opposta alla Piazza Rossa; uno spazio fra la Cattedrale e il fiume Moscova.
I miei carissimi auguri della Màslenitsa!
С Масленицой!  
Масленица- это подготовительная неделя к Великому посту посвящена в христианском смысле одной цели – примирению с ближними, прощению обид, подготовке к покаянному пути к Богу – в этом христианская составляющая масленицы. Масленая неделя, Масленица – просторечное название Сырной седмицы — последней перед Великим постом недели. В  продолжение масленицы не едят мясо, но можно употреблять рыбу и молочные продукты. Масленица — это сплошная неделя, отменяется пост в среду и пятницу.



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