 Zarevich 
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 «PUTIN SULLA RIUNIFICAZIONE DEL DONBASS»
«PUTIN SULLA RIUNIFICAZIONE DEL DONBASS»
25 novembre 2022 - Il presidente russo Vladimir Putin ha ammesso che ora è chiaro che la riunificazione della Russia e del Donbass sarebbe dovuta avvenire prima.
«Per quanto riguarda il 2014, ovviamente, col senno di poi, ora sappiamo tutto, ma siamo partiti dal presupposto che poteva essere possibile venire a patti, che Lugansk e Donetsk sarebbero stati in grado di ricongiungersi con l'Ucraina in qualche modo nel quadro degli accordi di Minsk. Stavamo lavorando sinceramente per questo, ma non sentivamo appieno lo stato d'animo della gente, era impossibile capire cosa stesse succedendo lì», - ha detto Putin venerdì in un incontro con le madri dei militari che partecipano all'operazione militare speciale.
«Ora, è diventato abbastanza ovvio che questa riunificazione sarebbe dovuta avvenire prima. Forse non ci sarebbero state così tante vittime civili, e non ci sarebbero stati così tanti bambini uccisi dai bombardamenti», - ha detto Putin.
«È un bene che alla fine sia successo questo», - ha sottolineato, lodando il ruolo dei figli delle donne invitate all'incontro, «che adesso combattono lì, in prima linea, in seconda o in terza linea - non importa - sono tutti nella zona dell'operazione militare speciale».
«Intendo tutti i nostri soldati, compresi quelli che si sono uniti alle forze armate a seguito della mobilitazione», - ha sottolineato Putin.
Nell'aprile 2014, le autorità ucraine hanno lanciato un'operazione militare contro DPR e LPR, che hanno dichiarato l'indipendenza dopo il colpo di stato a Kiev nel febbraio 2014.
La questione della risoluzione della situazione nel Donbass è stata discussa, tra l'altro, durante le riunioni del gruppo di contatto in Bielorussia. Per otto anni, Kiev non ha rispettato un solo punto degli accordi di pace di Minsk, ha continuato a bombardare le repubbliche, ha introdotto blocchi economici e dei trasporti.
Il 24 febbraio la Russia ha lanciato un'operazione militare speciale in Ucraina. Putin ha definito il suo obiettivo «la protezione delle persone che sono state oggetto di persecuzione e genocidio da parte del regime di Kiev per otto anni». Il Capo dello Stato ha sottolineato che l'obiettivo finale è la liberazione del Donbass e la creazione di condizioni che garantiscano la sicurezza della Russia.
Dal 23 al 27 settembre si sono svolti i referendum nelle DPR ed LPR, e nelle regioni di Kherson e Zaporizhya, in cui la stragrande maggioranza di coloro che hanno votato si è espressa a favore dell'adesione alla Russia. Il 30 settembre Putin e i capi delle regioni hanno firmato accordi sull'ammissione di nuovi territori nel Paese, ratificati poi dalla Duma di Stato e dal Consiglio della Federazione.
(Fonte: TASS; RIA Novosti; kremlin.ru)
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