 | «L'ANTICO CAFFE’ GRECO DI ROMA» |  |
| Autore |
Messaggio |
Myshkin
Registrato: Settembre 2006
Messaggi: 4281
Residenza: Roma - Vologda
|
 «L'ANTICO CAFFE’ GRECO DI ROMA»
«L'ANTICO CAFFE’ GRECO DI ROMA», anno 1760
Il Caffè Greco a Roma è uno dei più antichi e rinomati locali della città, l'unico caffè sopravvissuto della "Roma romantica". Il locale si trova al numero 86 di via Condotti, storica via della città, tra piazza di Spagna e Via del Corso, così chiamata per i condotti dell’acqua Vergine, portata a Roma da Agrippa nel 19 a.C., che passano nel sottosuolo e giungono fino a Fontana di Trevi. E' una delle strade più signorili di Roma, dove sono concetrati i negozi più eleganti della città. Fondato ufficialmente nel 1760 dal greco Nicola della Maddalena, acquistò presto fama per l'ottimo caffè servito in piccole tazze cerchiate d'arancio, e molto presto divenne un luogo di ritrovo per artisti, letterati, e uomini di cultura provenienti da ogni parte del mondo.
Raggiunse il suo massimo splendore nella prima metà del XIX secolo, divenendo un autentico centro culturale, meta obbligata e naturale di tutti gli artisti e gli intellettuali dell'epoca, da ogni parte del mondo.
Il nome dell'Antico Caffè Greco ha un suono del tutto particolare agli orecchi dei viaggatori provenienti dalle terre fredde, come testimoniano le memorie e gli epistolari del romantico Ottocento.
Il caffè Greco fu il punto di riferimento ed il recapito postale degli artisti-letterati giunti a Roma con qualche modesta borsa di studio. Tutt'ora si custodisce, tra i preziosi cimeli del ritrovo ormai bicentenario, una semplice scatolina di latta che nei remoti tempi della diligenza conteneva i messaggi da amici e parenti lontani.
Il primo frequentatore dello storico locale si ritiene esser stato lo scultore Johannes Wiedewelt, borsista della Reale Accademia di Belle Arti a Copenaghen.
Nel primo Ottocento, scrive il letterato danese Christian Frederik Hillerup, Roma era piena di caffè, "che rimpiazzano i nostri clubs ... Di solito aprono all'alba ... ma tre caffè in piazza Colonna non chiudono neppure di notte; ciò fa comodo a coloro che tornano tardi dai teatri o dalle conversazioni romane, sazi soltanto di musica e di tabacco da fiuto. La gente beve caffè, cioccolato, o il cosiddetto mischio di ambedue le bevande. La vita nei caffè culmina di sera, soprattutto nel sontuoso Caffè Nuovo, luogo dei rendez-vous mondani. Il più ampio Kaffeehaus a Roma, e forse in Europa, occupa il pianterreno del palazzo Ruspoli al Corso; esso ha diciassette finestre verso la strada, nella grande sala pendono cinque lampadari; di lì si accede al giardino. Sotto una profumata pergola di agrumi siedono gli ospiti che preferiscono consumare i loro rinfreschi all'aperto. Il ministro dietro il banco... distribuisce la nera bevanda araba in lucide tazzine, servite ai clienti da svelti camerieri". Di domenica la folla elegante entra ed esce, si mescolano voci di ogni lingua.
Diverso da questo vasto ritrovo del bel mondo era il Caffè Greco, lungo e stretto locale le cui pareti una volta erano adorne di vedute del pittore veneto Ippolito Caffi. Hillerup così lo descrive: "Né la grandezza né il decoro distinguono questo caffè, bensì il pubblico che lo frequenta; ogni sera vi s'incontrano artisti da tutti i Paesi civili d'Europa, tra i quali la Turchia non conta...".
La mattina gli artisti e gli intellettuali vi si incontravano quotidinamente, dove trovavano anche la corrispondenza a loro indirizzata, come anche la sera dopo aver cenato alla altrettanto storica trattoria "Lepre" o " Lepri", trascorrendovi diverso tempo nello scambio di idee, notizie, impressioni, nella lettura di libri o nella scrittura di lettere e appunti. Gogol' vi trascorse molto tempo, scrivendo una buona parte del suo "Le Anime Morte".
Le pareti del locale sono tappezzate di fotografie, quadri, lettere con autografi, cartoline, ed è possibile respirare in ogni angolo la sua antica storia e la cultura, l'arte che ha ispirato centinaia di artisti e letterati.
La lista dei nomi famosi che hanno frequentato nel corso di due secoli il Caffè Greco è davvero lunga, ed è perfino impossibile conoscerli tutti. Ma tanto per fare qualche nome:
Wagner
Rossini
Bizet
Liszt
Toscanini
Gounod
Stendhal
Schopenauer
Gogol'
Kiprenskij
Brjullov
Ivanov
Buslaev
Turgenev
D'Annunzio
Trilussa
Stendhal
Baudelaire
Leopardi
Andersen
Goethe
Lord Byron
Benedetto Croce
Guttuso
Levi
Palazzeschi
Orson Welles
De Chirico
Goldoni
Shelley
Corot
Ingres
Mendelssohn
... e molti, ma molti altri.
|
|
|
|
 |
Alena
Registrato: Ottobre 2006
Messaggi: 182
Residenza: Mosca - Napoli - Roma
|
 «L'ANTICO CAFFE’ GRECO DI ROMA»
Grazie Myshkin per questa informazione interessante! E anche oggi “Antico caffe’ Greco” continua ad essere un luogo di ritrovo per artisti e letterati?
Alena
|
|
|
|
 |
Myshkin
Registrato: Settembre 2006
Messaggi: 4281
Residenza: Roma - Vologda
|
 «L'ANTICO CAFFE’ GRECO DI ROMA»
Sì, anche se in misura minore che nella sua epoca d'oro, il Caffè Greco è ancora oggi meta di artisti e letterati di ogni Paese, ed oltre ad essere un luogo di ritrovo di esponenti della cultura, intellettuali e artisti, vi si organizzano spesso degli degli incontri culturali ed esposizioni artistiche. Ogni mese vi si riunisce da oltre cinquant'anni , il "Gruppo dei Romanisti", che non sono i tifosi della squadra di calcio di Roma, ma una associazione di studiosi di Roma.
Nel 1953 il Ministro della Pubblica Istruzione con un decreto sottopose il Caffè Greco a "vincolo" perché il locale "più volte abbellito con decorazioni e cimeli di interesse storico ed artistico, costituisce oggi un vario e pregevole esempio di pubblico ritrovo sviluppatosi, attraverso due secoli di vita, per la ininterrotta consuetudine da parte di artisti di ogni paese di frequentare le sue ospitali e raccolte salette, avendo rappresentato in Roma, per circa duecento anni, un centro di vita artistica universalmente noto".
E in effetti i locali del Caffè Greco, così pieni di cimeli ed opere d'arte, possono essere considerati una piccola galleria d'arte.
|
|
|
|
 |
Lo schiaccianoci
Registrato: Aprile 2007
Messaggi: 201
|
 «L'ANTICO CAFFE’ GRECO DI ROMA»
Grazie, caro Principe, per la descrizione molto interessante! Sei riuscito benissimo a rendere il clima di questo locale straordinario e dell'epoca a cui appartiene “Il Caffè Greco” a Roma. Adesso mi pare che questo storico locale romano possieda una immensa forza attrattiva e per questo val la pena di visitarlo. Magari!!!
|
|
|
|
 |
Alena
Registrato: Ottobre 2006
Messaggi: 182
Residenza: Mosca - Napoli - Roma
|
 «L'ANTICO CAFFE’ GRECO DI ROMA»
Ambasciata britannica situata in Via XX Settembre.
Villa Wolkonsky è la Residenza dell’Ambasciatore britannico (fin dal 1947).
Non ho trovato via Villa Wolkonsky, ma c'e' piazza di Villa Wolkonsky.
Alena
|
|
|
|
 |
Myshkin
Registrato: Settembre 2006
Messaggi: 4281
Residenza: Roma - Vologda
|
 «L'ANTICO CAFFE’ GRECO DI ROMA»
Sì, è tutto vero, anche se a me risulta che la principessa Zinaida Aleksandrovna Volkonskaja arrivò a Roma nel 1820.
L'appartamento che prese in affitto si trovava in Palazzo Poli, adiacente a Fontana di Trevi, del quale però si è conservata soltanto una parte del cortile.
Ben presto quella di Palazzo Poli, insieme alla villa di Frascati divennero le sedi dei ritrovi degli artisti russi, in cui si componevano e si provavano musiche, pieces teatrali, composizioni letterarie, poesie, fino al 1922, anno in cui la principessa fece ritorno in Russia, a San Pietroburgo.
Dal 1924 la principessa Volkonskaja si stabilì a Mosca, dove numerosi artisti animarono il suo "salotto sulla Tverskaja".
Nel 1929 ritornò a Roma, dove nel 1930 acquistò dal principe Altieri una villa situata accanto alla Basilica di San Giovanni in Laterano.
La sua villa, come prima Palazzo Poli, fu frequentata da numerosi russi celebri, tra i quali Gogol', Glinka, Turegenev, Brjullov, Kiprenskij, Zukovskij, e molti altri.
Nel parco della villa la principessa Volkonskaja aveva creato il "Viale delle rimembranze", dove aveva fatto collocare monumenti e obelischi alla memoria di Pushkin, Goethe, Byron, Karamzin, Zukovskij e Walter Scott.
Morì a Roma nel 1862. Le sue ceneri, insieme a quelle del marito e della sorella, si trovano nella chiesa dei SS. Vincenzo e Anastasio, accanto a Fontana di Trevi.
Zinaida Volkonskaja avrebbe voluto essere seppellita nella basilica di San Pietro (ricordiamo che nel 1833 si era convertita al cattolicesimo, dedicandosi attivamente a fare beneficenza, con cospicue donazioni alla Chiesa, ed aprendo diverse scuole cattoliche per fanciulle), tuttavia, per tradizone, nella chiesa dei SS. Vincenzo e Anastasio venivano conservate le urne con i cuori dei papi defunti.
Dopo la sua morte, la villa fu venduta allo STato italiano e divenne la residenza del ministro degli Esteri. Dal 1947 è la residenza dell'ambasciatore della Gran Bretagna, ma la villa è stata completamente ristrutturata ed ampliata e la fotografia sotto mostra come si presenta oggi.
Come ha correttamente scritto Alena, la piazza da cui si accede alla villa porta il nome di "Piazza Wolkonsky".
| Descrizione: |
|
| Dimensione: |
120.46 KB |
| Visualizzato: |
11661 volta(e) |

|
|
|
|
|
 |
Zarevich
Registrato: Settembre 2006
Messaggi: 28729
|
 «L'ANTICO CAFFE’ GRECO DI ROMA»
Quest’anno celebriamo 260 anni del famoso Antico Caffè Greco di Roma. Il locale fondato nel 1760 con 4 sale in cui si respira la storia e una collezione di oltre 150 opere d'arte.
| Descrizione: |
ANTICO CAFFE’ GRECO DI ROMA |
| Dimensione: |
40.35 KB |
| Visualizzato: |
5904 volta(e) |

|
____________ Zarevich
|
|
|
|
 |
Zarevich
Registrato: Settembre 2006
Messaggi: 28729
|
 «L'ANTICO CAFFE’ GRECO DI ROMA»
Ho trovato un vecchio post scritto dal nostro caro amico Myshkin nell'agosto 2007 sul Caffè Greco a Roma. Sono passati tanti anni da quando è stato scritto, e oggi lo ho riaperto per condividere la triste notizia della sua chiusura.
Sì, il famoso caffè romano Antico Caffè Greco ha chiuso definitivamente dopo una controversia durata otto anni tra la direzione e i proprietari dell'edificio, che appartiene all'Ospedale Israelitico di Roma. L'ultimo ordine di sfratto è entrato in vigore il 9 ottobre 2025, concludendo una battaglia legale iniziata nel 2017, alla scadenza del contratto di locazione.
Qual è il futuro di questo spazio? I proprietari hanno in programma di aprire un nuovo ristorante in questo sito. A quanto pare, apriranno un'altra pizzeria o spaghetteria divertente, o una specie di Locàle nottùrno con balli, canti, tamburelli e nastri colorati. Il sito web dell'Antico Caffè Greco afferma che il caffè ha aperto nel 1760 e da allora non ha cambiato sede. Le stanze occupate dal caffè un tempo ospitavano diverse decine di dipinti e sculture. Sono stati tutti trasferiti in un magazzino per essere conservati. Nessuno sa in che condizioni si trovino. A quanto pare, erano tutti ammucchiati sul pavimento sporco.
In diverse occasioni, l'Antico Caffè Greco fu frequentato dal poeta inglese George Gordon Byron, dal filosofo Arthur Schopenhauer, dallo scrittore Mark Twain. Lo frequentavano anche scrittori e artisti russi. Era un luogo di incontro per scrittori e artisti russi a Roma. Nikolaj Gogol' scrisse qui «Le anime morte», e il poeta Fiodor Tjutcev e lo scrittore Ivan Turghenev con la sua fidanzata francese Pauline Viardot frequentavano il caffè.
È triste. Una toccante miniatura di Nikolaj Gogol' era sempre appesa nel caffè. Spesso scriveva lì seduto a un tavolo, bevendo un caffè forte con panna... Gogol' incontrava sempre qui il suo amico, l'artista Aleksandr Ivànov, che dipinse a Roma la sua famosa tela «L'apparizione di Cristo al popolo».
Ecco, ora non è rimasto nulla di tutto ciò, tutto è stato calpestato, ucciso, distrutto, cancellato dalla memoria. Gente selvaggia. Non ditemi che è stata tutta opera dei due proprietari del locale. È stato tutto fatto da persone terribili che ora stanno distruggendo la cultura italiana. Questa è una manifestazione di russofobia, poiché le pareti di questo caffè erano ricoperte da troppi dipinti e cimeli di artisti e scrittori russi. Dostoevskij era lì e ha lasciato il suo autografo. E come sapete, oggi c'è una guerra implacabile contro Dostoevskij nell'Italia libera e indipendente, e aggiungerei, «colta». L'Italia che abbiamo conosciuto e amato sta morendo.
| Descrizione: |
Caffè Greco a Roma |
| Dimensione: |
65.86 KB |
| Visualizzato: |
536 volta(e) |

|
____________ Zarevich
|
|
|
|
 |
Karla
Registrato: Febbraio 2016
Messaggi: 1361
|
 Re: «L'ANTICO CAFFE’ GRECO DI ROMA»
|
|
|
|
 |
Zarevich
Registrato: Settembre 2006
Messaggi: 28729
|
 «L'ANTICO CAFFE’ GRECO DI ROMA»
«UN GIOCO DI TOPI CIOÈ UN LAVORIO SOTT’ACQUA»
«МЫШИНАЯ ВОЗНЯ»
Dopo aver letto questo articolo di giornale, ho la sensazione che ci sia una sorta di agitazione, cioè un gioco di topi. Tuttavia, in Italia è sempre stato così. Si parla molto, ma si fa poco. In generale, l'eliminazione di un tale luogo storico è un disastro. Questo dovrebbe essere dato a qualcuno per questo. Ma in Italia non lo faranno. Parleranno costantemente lì, allo stesso tempo, e faranno una faccia intelligente. Degrado completo e profondo di ogni cosa.
I libri di testo di letteratura russa citavano sempre questo caffè a Roma. Gogol' scrisse lì il suo romanzo «Le anime morte». Ogni russo conosce il nome di questo caffè. Anche chi non è mai stato a Roma o in Italia, e ora, spero, non ci andrà mai. Non appena la stampa e la televisione russe hanno parlato della corsa al successo attorno al caffè romano, molti musei russi hanno annunciato la loro disponibilità a visitare Roma e ad acquisire o portare con sé tutti i cimeli e i disegni di artisti e scrittori russi, per non irritare mai più la società civilizzata italiana con la presenza dei russi. La storia si è chiusa. E scrittori e artisti russi non torneranno mai più a Roma.
E Nikolaj Gogol' avvertì nei suoi appunti, dopo dieci anni trascorsi in Italia, al suo ritorno in patria, che non vi sarebbe mai più tornato. Quando lasciò Mosca per l'Italia, l'intera comunità letteraria di Mosca lo salutò, ma quando lasciò l'Italia dieci anni dopo, non un solo italiano andò a salutarlo. C'è qualcosa su cui riflettere.
| Descrizione: |
«UN GIOCO DI TOPI CIOÈ UN LAVORIO SOTT’ACQUA» |
| Dimensione: |
9.71 KB |
| Visualizzato: |
493 volta(e) |

|
____________ Zarevich
|
|
|
|
 |
Zarevich
Registrato: Settembre 2006
Messaggi: 28729
|
 «L'ANTICO CAFFE’ GRECO DI ROMA»
La direzione dell'Ospedale Israelitico ha confermato lo sgombero dell'Antico Caffè Greco e ha annunciato che al suo posto verrà aperto «qualcos'altro». Attualmente, i marchi di stilisti si contendono lo spazio. Questo «qualcos'altro» è molto spaventoso, perché probabilmente lì ci sarà qualche tipo di orrore sotto forma di pizzeria o di ristorante di spaghetti, e quello sarebbe un disastro. Questa è la fine della storia.
____________ Zarevich
|
|
|
|
 |
Zarevich
Registrato: Settembre 2006
Messaggi: 28729
|
 «L'ANTICO CAFFE’ GRECO DI ROMA»
La storia di questo straordinario caffè, punto di riferimento della capitale italiana per 265 anni, è strettamente legata alla storia della cultura russa. Era frequentato da illustri russi che vivevano o visitavano l'Italia. Il Caffè Greco ospitava un ritratto in miniatura di Gogol e un frammento del manoscritto del suo romanzo incompiuto «Roma», donato nel 1952 dal coreografo Serge Lifar. Un dipinto raffigurava altri rappresentanti della «colonia russa» accanto al grande scrittore, tra cui l'artista Aleksandr Ivanov e la «regina delle muse e della bellezza», Zinaida Volkonskaja. Per i russi, questo luogo era attraente anche perché associato all'età d'oro della cultura russa, principalmente al soggiorno di Gogol a Roma, dove lavorò al suo poema «Anime morte». Le memorie del filologo e storico dell'arte F.I. Buslaev ci hanno trasmesso l'immagine dello scrittore in un caffè dove gli artisti russi si riunivano al mattino. «Quando arrivai al caffè», scrisse, «cinque o sei artisti erano seduti attorno a un tavolo... La conversazione era animata e rumorosa. Solo in un angolo, chino su un libro, sedeva un signore a me sconosciuto. Per mezz'ora, fu così immerso nella lettura che non scambiò parola con nessuno, non degnò di uno sguardo nessuno, come pietrificato nella sua imperturbabile concentrazione... Si scoprì che avevo trascorso un'intera mezz'ora seduto a un tavolo con Gogol in persona. Stava leggendo qualcosa di Dickens, al quale all'epoca era interessato».
Tuttavia, come ogni fenomeno, i caffè artistici hanno vissuto periodi di sviluppo, fioritura e declino. E al Caffè Greco, per molto tempo non si tennero rumorosi dibattiti sull'arte, né vennero creati capolavori letterari. La sua vera vita era ormai un ricordo del passato. All'inizio degli anni 2000, l'ultima generazione di Gubinelli che gestiva il caffè fu costretta a venderlo. Con la loro partenza, finì l'era della cultura e iniziò un'era di puro consumismo.
____________ Zarevich
|
|
|
|
 |
|
|
 | |  |
Online in questo argomento: 0 Registrati, 0 Nascosti e 0 Ospiti Utenti Registrati: Nessuno
|
Non puoi inserire nuovi Argomenti Non puoi rispondere ai Messaggi Non puoi modificare i tuoi Messaggi Non puoi cancellare i tuoi Messaggi Non puoi votare nei Sondaggi Non puoi allegare files in questo forum Puoi scaricare gli allegati in questo forum Puoi inserire eventi calendario in questo forum
|
|
|
|