«MA CHI LEGGE ANCORA I GIORNALI ITALIANI?»
«А КТО ЕЩЁ ЧИТАЕТ ИТАЛЬЯНСКИЕ ГАЗЕТЫ?»
«BUT WHO STILL READS ITALIAN NEWSPAPERS?»
«MAIS QUI LIT ENCORE LES JOURNAUX ITALIENS?»
«ABER WER LIEST NOCH ITALIENISCHE ZEITUNGEN?»
 
Più di una settimana fa, un mio amico russo stava progettando di andare in Italia per qualche giorno. È venuto da me per chiedermi dell'Italia, degli italiani e semplicemente per parlare del suo viaggio. Mi ha chiesto cosa lui avrebbe dovuto portarmi dall'Italia. Be', in realtà non ho bisogno di niente. Lo ringraziai, ma alla fine gli chiesi di portarmi qualche giornale italiano fresco di stampa. «Vai all'edicola più vicina e compraci dei giornali». In realtà non leggo più i giornali italiani da molto tempo, perché su Internet si può trovare e leggere tutto, ma questa volta ho pensato di prendere di nuovo in mano un giornale italiano, sfogliarlo e leggere cosa scrivono gli italiani. Tre anni fa, gli italiani hanno vietato la vendita di tutta la loro stampa nella Russia barbara. Come sapete, ora siamo privati di tutta la verità del Cielo.

Il mio amico è tornato dall'Italia e mi ha portato cinque giornali. Quando ho guardato questa pila di giornali, ho subito pensato che fosse successo qualcosa in Italia durante il lungo periodo in cui non ero stato lì. Tutti i giornali erano grigi, cioè stampati su una pessima carta grigia. Durante il periodo sovietico, nei mercati sovietici le aringhe venivano avvolte in questo tipo di carta. Qualcosa è successo nel Regno d'Italia! Non ricordo che in Italia fosse mai successo niente di simile. Naturalmente mi chiederete quali giornali mi ha portato il mio amico russo. Lui non sa l'italiano, quindi non gli importa se si tratti di Cappuccetto Rosso o di Pollicino. Vi scriverò qui attentamente un piccolo elenco dei cinque giornali italiani che mi ha portato:
1.«Avvenire»
2.«Nuova stagione»
3.«La Verità»
4.«Il Fatto Quotidiano»
5.(e qui in questo momento devo farmi il segno della croce) «Corriere della Sera»

Poiché il mio amico non capisce nulla dei personaggi delle fiabe, ha comprato il primo giornale che ha trovato.

Naturalmente, ho cominciato lentamente a sfogliarli e a leggerli uno dopo l'altro. Non lo facevo da molto tempo ed è come se fosse la prima volta. Dopo aver esaminato tutti i giornali per due giorni, sono giunto alla conclusione che erano tutti uguali, non solo per la qualità della carta grigia, ma anche per il contenuto. Forse lì in Italia a voi sembrano tutte diverse, ma a me sembravano tutte le stesse fiabe di Charles Perrault. Non posso fare a meno di notare che tutti i giornali sono più o meno russofobi. Sembra che tutti gli articoli siano stati scritti da una sola persona o da un team delle giornaliste dai capelli ricci. Stessi giri di parole, stesse conclusioni, stesse parolacce rivolte alla Russia e così via. Si tratta di una specie di «ANSA» su carta grigia e sporca, usata per confezionare le aringhe al mercato. Quando camminate per strada e passate davanti a un'edicola, vedete qualcosa o non vedete niente? Ma chi legge ancora i giornali italiani? Solo io...
  




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Zarevich

Probabilmente, dopo aver letto il mio post qui sopra, vi chiederete subito: dove sono «La Repubblica» e «Il Giornale»? Beh, sapete, è dura pretendere che il mio amico porti queste edizioni «magiche». Quale persona normale, che non viva nell'allegra e libera Italia, potrebbe anche solo sapere della loro esistenza? Per lui è difficile distinguere Pollicina da Pollicino. E se devo dire la verità, forse è meglio che questi due colera non siano caduti nelle mie mani. Solo gli italiani possono tollerare questa perversione.
  




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Zarevich

I quotidiani sono sempre meno letti, in Italia e in tutte le altre nazioni, solo per fare un esempio:

    Stati Uniti:
        Secondo il Pew Research Center, nel 2022 circa il 16% degli adulti negli Stati Uniti si affidava ai giornali cartacei come principale fonte di notizie, in calo rispetto al 31% nel 2010.
        La lettura di notizie online rappresenta ormai oltre il 60% di tutte le fonti di informazione, con un aumento costante negli ultimi anni.

    Regno Unito:
        Nel 2023, le vendite di giornali cartacei sono scese del 20% rispetto all’anno precedente, secondo l’Office for National Statistics.
        La maggior parte delle persone preferisce leggere le notizie tramite siti web o app di news.

    Germania:
        La diffusione dei giornali cartacei è diminuita del 25% tra il 2018 e il 2022, mentre le piattaforme digitali sono cresciute del 30% nello stesso periodo, secondo l’Associazione tedesca dei giornali.

    Italia:
        Nel 2022, le vendite di quotidiani cartacei sono scese di circa il 15%, mentre le piattaforme digitali sono cresciute del 25%, secondo dati dell’Associazione Italiana Editori.
  

Secondo il rapporto dell’Associazione russa dei media di stampa, nel 2022 le vendite di quotidiani cartacei in Russia sono diminuite di circa il 10-15% rispetto all’anno precedente. nn- La diffusione dei media digitali è in forte crescita: molte testate russe hanno aumentato la loro presenza online, con un incremento del 20-30% nel numero di utenti che accedono alle notizie tramite siti web e social media

Nel 2023, si stima che le vendite di quotidiani cartacei in Russia siano scese a circa 20 milioni di copie al giorno, rispetto ai circa 25 milioni del 2022, segnando un ulteriore calo del 20%. - La quota di utenti che accedono alle notizie tramite piattaforme digitali è cresciuta significativamente: circa il 70% dei russi utilizza internet per leggere le notizie, con una forte preferenza per i social media come VKontakte e Telegram. - Le principali testate russe, come Kommersant, Rossiyskaya Gazeta e Novaya Gazeta, hanno investito molto nello sviluppo di contenuti digitali, con versioni online gratuite e abbonamenti digitali a pagamento
  

Io non leggo giornali da tanti anni, la qualità è pessima, i peggiori sono i quotidiani tedeschi, inglesi.... ma anche i quotidiani USA hanno perso molta qualità.
Non c'è da fidarsi.
  

Grazie a Dio nei media russi non c'è l'italofobia né altre fobie che vediamo nei media italiani. La russofobia nella propaganda italiana è semplicemente bestiale, vile e allo stesso tempo profondamente provinciale. Ciò dimostra un livello di istruzione molto basso e addirittura un analfabetismo nel cosiddetto «giornalismo» italiano. Solo la Polonia può reggere il confronto con tanta miseria.
  




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Zarevich

Pensavo così cosa avrei fatto con quella pila di giornali italiani che avevo letto. Non c'è nessuno da dare, dal momento che nessuno legge in italiano e poi tutti i giornali, o meglio tutte le informazioni su di loro, sono già un ricordo del passato. I giornali vivono due o tre giorni e poi diventano obsoleti. E poi, se ci fosse una verità su quei giornali che vorrei conservare come ricordo. No. Non c'era alcuna verità. Una russofobia solida e solo articoli brutti di giornalisti italiani non intelligenti e patetici. Quindi ho gettato tutta questa pila di giornali nella spazzatura. Penso che la spazzatura nella spazzatura sia la soluzione migliore.
  




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Zarevich

Zarevich ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Pensavo così cosa avrei fatto con quella pila di giornali italiani che avevo letto. Non c'è nessuno da dare, dal momento che nessuno legge in italiano e poi tutti i giornali, o meglio tutte le informazioni su di loro, sono già un ricordo del passato. I giornali vivono due o tre giorni e poi diventano obsoleti. E poi, se ci fosse una verità su quei giornali che vorrei conservare come ricordo. No. Non c'era alcuna verità. Una russofobia solida e solo articoli brutti di giornalisti italiani non intelligenti e patetici. Quindi ho gettato tutta questa pila di giornali nella spazzatura. Penso che la spazzatura nella spazzatura sia la soluzione migliore.

almeno si pongono la domanda
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