«OLEG BOSHNIAKOVICH: PIANISTA RUSSO»
«ОЛЕГ БОШНЯКОВИЧ: РУССКИЙ ПИАНИСТ»

Il pianista russo, è nato nell’antica città russa di Mùrom il 9 maggio 1920. Prese le sue prime lezioni di musica da sua zia, Anna Klevtzòva, che era un noto pedagogo in Mùrom. Nel 1934, Oleg Boshniakòvich entrò nel Conservatorio di Mosca nella classe di Tamara Bobòvich. Più tardi, lui continuò la sua formazione sotto la guida del professor Konstantin Igùmnov (1873-1948 Константин Игумнов). Si laureò nel 1949 (un po’ più tardi a causa della Seconda Guerra Mondiale). Dopo il Conservatorio Oleg Boshniakòvich segue il corso post-laurea nella classe del professor Heinrich Neuhaus (1888-1964 Генрих Нейгауз), con il quale mantenne una stretta cooperazione creativa fino alla sua morte, nel 1964. Dopo aver finito il corso post-laurea nel 1954 Oleg Boshniakòvich inizia la sua carriera concertistica. Uno degli eventi più importanti di questo periodo è stata la sua conoscenza con il grande pianista Vladimir Sofronìtskij (1901-1961 Владимир Софроницкий).
Oleg Boshniakovich era professore ordinario dell’Accademia Nazionale di Musica GNESSIN. Tra i suoi allievi ci sono molti musicisti: B. Shàposhnikov, A. Cernishèv, P. Krishtop, O. Smoliàrov, L. Baslàvskaya, E. Siòmin, V. Bòev, B. Spasskij, O. Babenìsheva. Oleg Boshniakòvich ha registrato un gran numero di dischi in vinile e compact disc. Oltre al suo lavoro come pianista, suonava come accompagnatore dei cantanti lirici russi come Nadezhda Obùkhova, Zara Dolukhànova, Dmitrij Khvorostòvskij.

Oleg Boshniakovich (Boshnjakovich o Boshnyakovich) concertava molto in Russia e in altri paesi. Lui era un brillante rappresentante della scuola russa di pianoforte. La sua bella touches de piano ricorda un suono della voce umana. Ogni frase musicale non è solo giocato, ma «pronunciato», è cantato al pianoforte. Konstantin Igùmnov, il maestro di Oleg Boshniakovich ha scritto: «Boshniakovich è un vero narratore al pianoforte, si può sempre sentire la vivacità della voce umana, la declamazione musicale nella sua esecuzione… le qualità tecniche mai oscurano la Musica; la toccante vicinanza ad esso è uno dei principali segreti della sua arte…». Queste parole del grande pianista russo e pedagogo descrivono perfettamente le interpretazioni del suo allievo, Oleg Boshniakovich. Un critico ha scritto una volta: «Lo stile della pupilla di Oleg Boshniakovich è come lo stile del suo insegnante, può essere descritto da due parole: la sincerità e la semplicità».

Suona Oleg Boshniakovich
Chopin – Tre Mazurke

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Suona Oleg Boshniakovich
Bach «Herzlich tut mich verlangen»

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Suona Oleg Boshniakovich
Schumann «Arabesque», Op.18

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Ricordo ancora il giorno della sua scomparsa, quasi due anni fa.
Era l'11 giugno, e tu me lo scrivesti con una tristezza che mi commosse molto.
L'ultimo dei grandi ci lasciava....
  

Sì, mi ricordo bene quel giorno quando il nostro Oleg ci ha lasciato.


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OLEG BOSHNIAKOVICH
ОЛЕГ БОШНЯКОВИЧ
«MELODIA» СМ 04037-8 «МЕЛОДИЯ» (1973)

Franz Schubert: Sonata №21 si bemolle maggiore
01.Molto moderato
02.Andante sostenuto
03.Allegro vivace con delicatezza
04.Allegro ma non troppo
Franz Schubert-Franz Liszt
05.«Вессение упования» (Op.20 №2)
06.«Saluto» (Op.20 №1)
  




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OLEG BOSHNJAKOVICH  ОЛЕГ БОШНЯКОВИЧ
Concerto alla Sala Grande del Conservatorio di Mosca
23 ottobre 1982
Concert At The Grand Hall Of The Moscow Conservatoire October 23, 1982
In programma: Chopin, Bach-Busoni, Mozart, Schubert, Rachmaninov, Albeniz
«MELODIA» 2LP С10 29031 007 (1990)


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«OLEG BOSHNJAKOVICH» «ОЛЕГ БОШНЯКОВИЧ»

Oleg Boshnjakovich (Олег Бошнякович) è l’ultimo dei moicani del pianismo russo. È uno dei grandi pianisti russi della generazione rappresentata da Richter, Gilels, Oborin, Flier e dagli altri nomi stellati. Oleg Boshnjakovich è un allievo subito di due scuole pianistiche russe, di Konstantin Igumnov e Henryk Neugauz. La sua carriera artistica durava molto lungo, più di mezzo secolo e fini all’inizio del XXI secolo. Oleg Boshnjakovich diventò in un certo senso un anello di congiunzione fra diverse tappe dello sviluppo del pianismo russo. Il 9 maggio 2020 ricorre l’anniversario di 100 anni della nascita del celebre pianista russo Oleg Boshnjakovich.  

Sala «RACHMANINOV» del Conservatorio di Mosca
Il Concerto d’addio 2006
https://www.youtube.com/watch?v=RcT...err_watch_on_yt


  




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«OLEG BOSHNJAKOVICH» «ОЛЕГ БОШНЯКОВИЧ»

Il 9 maggio 2025 ricorre il 105° anniversario della nascita di Oleg Boshnjakòvich, uno dei più grandi pianisti russi della generazione, rappresentato da Richter, Gilels, Oborin, Flier e altri nomi di Star. Allievo di due delle principali scuole di pianoforte del nostro paese: la scuola di pianoforte Igùmnov e la scuola Neuhaus, e quest'ultima ha parlato di lui con un'enorme pietà. La sua carriera artistica è durata molto a lungo, più di mezzo secolo, e si è conclusa già all'inizio di questo millennio, tanto che è diventato una sorta di collegamento tra le diverse fasi dello sviluppo del pianismo nazionale. Allo stesso tempo, è sempre stato caratterizzato da una straordinaria modestia e mancanza di ambizione, che, per così dire, lo ha lasciato all'ombra dei suoi famosi colleghi contemporanei. Tuttavia, la maggior parte dei critici e degli ascoltatori lo colloca ancora tra i più brillanti maestri delle arti dello spettacolo.

La sua patria è l'antica città russa di Mùrom sul fiume Oka, che è stata famosa dal leggendario eroe Ilja Muromets. All'età di 14 anni, un giovane di talento entra nella scuola di musica centrale appena aperta a Mosca per l'insegnante Tamara Bobovich, dalla classe che è uscita in seguito da Evghenij Malìnin, Dmitrij Alekseev, Victoria Postnikova e altri famosi pianisti. Nella capitale, Oleg Boshnjakovich, oltre alle lezioni, frequenta spesso l'opera e ama cantare, che si rifletterà nel suo stile pianistico, che sarà caratterizzato da canto, melodia, narrazione. Dopo essersi diplomato alla scuola di musica, diventa studente al Conservatorio di Mosca nella classe del professor Igùmnov, ma i suoi studi vengono presto interrotti dalla guerra e possono essere completati solo dopo molti anni, dopo la morte dell'insegnante, nella scuola di specializzazione sotto la guida del grande Neuhaus.

Dal 1953 inizia l'attività creativa indipendente di Boshnjakovich-prima l'insegnamento, con il quale sarà associato fino alla fine della sua vita, e poi l'esecuzione, che inizia diversi anni dopo in relazione alla malattia delle mani del musicista. È uno dei pochi pianisti moderni a farsi strada sul grande palco senza partecipare a competizioni competitive. Non è affatto caratterizzato dallo spirito di contraddittorio, spettacolare virtuoso, superiorità vittoriosa. È più incline alla sfera lirica, all'ascolto piacevole nella profondità della musica eseguita, alla penetrazione del suo vero significato interiore. Da qui la sua attrazione per il lavoro dei romantici: Schubert, Schumann, Chopin, Liszt, Ciajkovskij, Albenis e il loro genere di miniature.

Praticamente non suona concerti con l'Orchestra, tranne che non per lo stesso schumannovsky eseguito, e delle forme più grandi è limitato solo alle sonate di Haydn e Mozart, facendo completamente a meno di Beethoven. Inoltre, Boshnjakovich è felice di accompagnare i cantanti, che raramente si trovano nella pratica dei solisti da concerto. I suoi partner di scena includono Star vocali come Obùkhova e Dolukhànova.
Ha dato il suo ultimo concerto di» addio alla festa della donna l'8 marzo 2006, solo 3 mesi prima della sua morte, ed è morto il giorno della Santissima Trinità, che poi cadde l'11 giugno. Fu sepolto vicino al Conservatorio, nella Chiesa ortodossa della «Grande Ascensione».
  




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