----------------------------------- Zarevich Mercoledì, 04 Gennaio 2023, 09:02 «IL NEO-BIZANTINISMO DELLA RUSSIA» ----------------------------------- «Bizantinismo e Slavismo» L'eccezionale pensatore, scrittore, diplomatico russo Konstantin Leontjev (Константин Леонтьев, 1831-1891) rappresenta tutti gli inizi necessari per il popolo russo amore per la patria, ortodossia, sacrificio di sé, impegno per la giustizia, antipatia per i «valori universali» («общечеловеческие ценности») occidentali. Il solo titolo del suo articolo, «L'europeo medio come ideale e strumento di distruzione del mondo» («Средний европеец как идеал и орудие всемирного разрушения»), dice direttamente chi porta morte e distruzione all'umanità e alla storia del mondo. Nella sua opera filosofica «Bizantinismo e Slavismo» («Византизм и Славянство»), Konstantin Leontjev ha brillantemente confermato l'idea del bizantinismo, che sta salvando per la Russia, e il pericolo per la Russia dai paesi occidentali. L'Occidente collettivo odia la Russia, Bisanzio, l'Ortodossia e il Medioevo, perché vede un rivale in uno stato potente e un popolo ribelle, sentendone i vantaggi spirituali. Dopotutto, furono i crociati occidentali che nel 1204 schiacciarono Costantinopoli, la capitale dell'impero più sviluppato e culturale del mondo cristiano. Pertanto, l'Occidente odia l'Ortodossia come cristianesimo ortodosso, da cui Roma ei cattolici sono sfuggiti, distorcendo l'essenza dell'insegnamento cristiano. Anche all'Europa occidentale non piace il Medioevo, il «Medioevo oscuro», poiché a quel tempo era sorprendentemente analfabeta e senza scrupoli (e non solo in senso letterale) rispetto a Bisanzio e alla Russia. Per dieci anni di lavoro diplomatico in diverse parti dell'Impero ottomano, Konstantin Leontjev, che conosceva bene il metodo di pensiero induttivo, riconobbe i «peccati» della civiltà occidentale e li delineò nel bizantinismo e nello slavismo. Dopo aver letto questo lavoro, Lev Tolstoj ha detto «Leontjev era al di sopra di tutti i filosofi russi».