----------------------------------- Zarevich Giovedì, 25 Maggio 2023, 18:40 «ALEKSANDR SOPROVSKIJ: IL POETA RUSSO» ----------------------------------- «ALEKSANDR SOPROVSKIJ IL POETA RUSSO» «АЛЕКСАНДР СОПРОВСКИЙ РУССКИЙ ПОЭТ» Aleksandr Sopròvskij (Александр Сопровский, 1953-1990) - Poeta, saggista, traduttore russo. Poesie, articoli al confine tra filosofia e critica letteraria, lettere sconosciute tutto ciò crea un'immagine vivida di un poeta straordinario e paradossale La casa editrice «OGI» ha pubblicato un'impressionante raccolta in due volumi di opere del poeta moscovita, uno dei creatori dell'almanacco «Moscow Time» Aleksandr Soprovskij (1953-1990). Poesie, articoli al confine tra filosofia e critica letteraria, lettere sconosciute tutto ciò crea un'immagine vivace di un poeta straordinario e paradossale che non svanisce negli anni. Le opere raccolte, se le guardi da lontano, sono in grado di mettersi al passo con l'orrore esistenziale. Uno spesso mattone di carta, in piedi su uno scaffale, ricorda una lapide, sia per il suo peso che per il fatto che tali volumi vengono pubblicati raramente durante la vita dell'autore. Come sotto lo sguardo della Gorgone Medusa, la creatività multidirezionale, contraddittoria, invariabilmente vivente si trasforma in una scultura di pietra una collezione di opere. Risulta ancora peggio se con il prefisso «pieno». Con Aleksandr Soprovskij è andata un po 'diversamente. Per un tragico incidente, il poeta morì nel 1990, pochi mesi dopo il suo 37esimo compleanno. E quando nel 2022 la casa editrice «OGI» ha pubblicato una raccolta di opere del poeta in due volumi da poesie, lettere, articoli, appunti sparsi che ricordano una trapunta patchwork, abstract - ancora una volta non sembra che tutto finirà qui. Anche l'abstract è incoraggiante «La raccolta di opere non comprendeva le traduzioni del poeta, i suoi articoli giornalistici e universitari». Vorrei anche prendermi la libertà di non chiamare per superstizione la raccolta di opere in due volumi questa è una «raccolta di raccolte». Un nome così allegorico evoca associazioni con il biblico «Cantico dei Cantici», il quarto libro di Ketuvim, la parte finale del Tanakh, la Sacra Scrittura degli ebrei. E la terza parte di Ketuvim, The Book of Job, è dedicata proprio a uno dei saggi di Soprovskij, che è estremamente importante per comprendere il suo lavoro. In quest'opera, succinta e senza fronzoli intitolata «Sul libro di Giobbe», il poeta, affascinato dall'unità di complessità e brevità, severità divina e misericordia, alza il sipario della sua tenda poetica davanti al lettore attento.