Arca Russa

Musica - «VI HO INCONTRATO»

Zarevich - Domenica, 25 Novembre 2007, 15:17
Oggetto: «VI HO INCONTRATO»
«VI HO INCONTRATO» LE ROMANZE RUSSE DELL’ETA’ D’ORO
«Я ВСТРЕТИЛ ВАС» РУССКИЕ РОМАНСЫ ЗОЛОТОГО ВЕКА
Casa Editrice «EXMO» Mosca 2007 (Pagine 384)
Издательство «ЭКСМО» Москва 2007

In questa raccolta entrano le poesie di Pushkin, Lèrmontov, Tjutcev, Fet, Nekràssov, Turghènev e degli altri poeti russi dell’Età d’Oro (Ottocento) che sono diventate romanze per la voce. Ci sono così famose romanze come «Brilla, brilla mia stella» («Гори, гори, моя звезда»), «Un paio dei cavalli bai» («Пара Гнедых»), «All’alba non svegliarla…» («На заре ты ее не буди…»), «Il Mattino nebbioso, Mattino grigio…» («Утро туманное, утро седое…») e molte altre.

Aleksandr Pushkin
«RICCORDO QUEL MERAVIGLIOSO ISTANTE»
«Я ПОМНЮ ЧУДНОЕ МГНОВЕНЬЕ»

Я помню чудное мгновенье: = Ricordo quel meraviglioso istante:
Передо мной явилась ты, = Tu mi apparisti avanti,
Как мимолетное виденье, = Come visione passeggera,
Как гений чистой красоты. = Come genio di pura bellezza.
В томленьях грусти безнадежной, = Tra i languori di disperata tristezza,
В тревогах шумной суеты, = Tra le agitazioni di rumorosa vanità,
Звучал мне долго голос нежный, = A lungo mi sonò la dolce voce
И снились милые черты. = E sognai le care sembianze.

Aleksandr Pushkin
«V’AMAI, L’AMORE, FORSE, TUTTAVIA»
«Я ВАС ЛЮБИЛ: ЛЮБОВЬ ЕЩЁ, БЫТЬ МОЖЕТ»

Я вас любил: любовь еще, быть может, = V’amai: l’amore, forse, tuttavia
В душе моей угасла не совсем; = Nel mio cuore non è del tutto spento;
Но пусть она вас больше не тревожит; = Ma sia pure che più non vi tormenti;
Я не хочу печалить вас ничем. = In nessun modo voglio darvi pena.
Я вас любил безмолвно, безнадежно, = In silenzio v’amai, senza speranza,
То робостью, то ревностью томим; = Da gelosia straziato o titubanza;
Я вас любил так искренно, так нежно, = Tanto sincero e tenero v’amai,
Как дай вам бог любимой быть другим. = Come vi dia che un altro v’ami Iddio.

Argonauta - Giovedì, 29 Novembre 2007, 04:35
Oggetto: Re: «VI HO INCONTRATO»
....mi viene in mente che i librettisti italiani di musica lirica di solito erano molto scadenti a livello letterario. Ci sono state le eccezioni, come Lorenzo Da Ponte o Metastasio, che erano fantastici, ma in genere non erano scrittori brillanti.
Ah.....dimenticavo, anche Arrigo Boito era molto in gamba.....

Angelo di fuoco - Giovedì, 29 Novembre 2007, 11:52
Oggetto: Re: «VI HO INCONTRATO»
E come ti pare il librettista di cognome Leoncavallo?
Mi pare che nel Novecento ci siano stati molti librettisti buoni, ma è già piú facile quando non si devono scrivere versi e si può prendere il testo d'un dramma quasi inalterato.

Argonauta - Venerdì, 30 Novembre 2007, 05:46
Oggetto: Re: «VI HO INCONTRATO»
Come scrittore mi sembra mediocre....
Un librettista può fare egregiamente il suo mestiere, nel senso che può scrivere versi adatti per essere rappresentati nel palcoscenico, ma non necessariamente possono essere interessanti dal punto di vista letterario. Ad esempio, Felice Romani è stato un grande librettista, un uomo che ebbe grande intuito per unire la parola alla musica, ma se leggo solo i suoi testi , tolti cioè dal contesto musicale, sono sempre deluso per la pacchianeria e la superficialità del suo linguaggio. Un grande librettista non è necessariamente un grande scrittore.

Angelo di fuoco - Venerdì, 30 Novembre 2007, 12:04
Oggetto: Re: «VI HO INCONTRATO»
E Cammarano?

Argonauta - Venerdì, 30 Novembre 2007, 15:06
Oggetto: Re: «VI HO INCONTRATO»
Vedi, Angelo, tu mi citi uno dei più grandi librettisti dell'ottocento. Inoltre la "Lucia" è quanto di più perfetto è stato creato per il teatro. E' in assoluto tra le opere che preferisco. Non voglio parlar male di Cammarano, ma mi sembra che i suoi testi abbiano tutti quei limiti tipici dei librettisti. Tieni conto che ai tempi di Bellini o Verdi era il compositore che aveva l'ultima parola, e spesso le rime, le situazioni, le emozioni....tutto, o quasi... dovevano piegarsi al volere dei musicisti. Quando lo scrittore scrive non pensando alla musica è più libero e accetta meno i compromessi. Ma poi , in definitiva, ha molta importanza che un testo concepito per esser musicato sia, dal punto di vista letterario, importante? E' inutile avere come testo il grande Tostoj se poi la musica è mediocre......
Wagner cercò di unire tutto: scenografia, musica e parola, ma secondo me fallì clamorosamente.

Angelo di fuoco - Venerdì, 30 Novembre 2007, 16:33
Oggetto: Re: «VI HO INCONTRATO»
A mio avviso i libretti di Cammarano avevano anche una certa qualità letteraria. Non direi per la Lucia, ma il libretto per "Roberto Devereux" e quello per "Il trovatore" proprio dal punto di vista letterario a mio avvso non sono cosí cattivi e contengono alcuni passaggi davvero notevoli. Che poi "Il trovatore" è drammaturgicamente non proprio facile è un altro caso e già presente nella fonte letteraria.
Secondo me Wagner non fallí clamorosamente, ma l'effetto che potrebbe aver prodotto è sminuito non poco dalla sua verbosità, ego- e gigantomania.
P.S. Ai tempi di Bellini l'ultima parola l'avevano i censori. Laughing
P.P.S. Che cosa pensi di "Guerra e pace" musicata da Prokof'ev?

Argonauta - Sabato, 01 Dicembre 2007, 05:58
Oggetto: Re: «VI HO INCONTRATO»
Angelo di fuoco ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Secondo me Wagner non fallí clamorosamente, ma l'effetto che potrebbe aver prodotto è sminuito non poco dalla sua verbosità, ego- e gigantomania.
P.S. Ai tempi di Bellini l'ultima parola l'avevano i censori. Laughing
P.P.S. Che cosa pensi di "Guerra e pace" musicata da Prokof'ev?


Secondo me Wagner fallì nel senso che il tentativo di ideare l'Opera Totale è una chimera dell'uomo! Un sogno irrealizzato e irrealizzabile. Non fallì certamente come compositore......anzi.... tutt'altro! Wagner contribuì al disfacimento del sistema tonale, e la sua musica riecheggia in molti compositori venuti dopo di lui. Penso che pochi musicisti hanno avuto tanta influenza sulla storia della musica come Wagner. Ciononostante la sua mania di grandezza è il sogno di Icaro. In tempi più moderni Karlheinz Stokhausen ha tentato di emulare Wagner, con l'Arte Totale, ma anche lui con scarsi risultati. Non a caso sono due tedeschi, che per cultura sono portati alla astrazione e alla meditazione...... forse non è un caso che molti filosofi sono tedeschi!

.... io preferisco Puccini: pane, mortadella e tanto sentimento Mr. Green

PS
Non me la sento di parlarti di Guerra e Pace, non conosco bene questa opera......Zarevich ne sa sicuramente più di me!

PS2
In un certo senso è vero quello che dici: i censori avevano l'ultima parola, ed è per questo che Rossini (era una persona pratica, un mestierante Mr. Green ) aveva sempre pronto dei finali diversi, per il pubblico, per la critica, per tutte le occasioni! Secondo i teatri e secondo l'aria del momento! Mr. Green

Zarevich - Giovedì, 22 Dicembre 2016, 10:35
Oggetto: Re: «VI HO INCONTRATO»
Aleksandr Pushkin
«RICCORDO QUEL MERAVIGLIOSO ISTANTE»
«Я ПОМНЮ ЧУДНОЕ МГНОВЕНЬЕ»

Canta Serghej Lèmescev
https://www.youtube.com/watch?v=GGvrPaSAllo

Я помню чудное мгновенье: = Ricordo quel meraviglioso istante:
Передо мной явилась ты, = Tu mi apparisti avanti,
Как мимолетное виденье, = Come visione passeggera,
Как гений чистой красоты. = Come genio di pura bellezza.
В томленьях грусти безнадежной, = Tra i languori di disperata tristezza,
В тревогах шумной суеты, = Tra le agitazioni di rumorosa vanità,
Звучал мне долго голос нежный, = A lungo mi sonò la dolce voce
И снились милые черты. = E sognai le care sembianze.


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