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E' scomparso Vassilij Aksenov

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È venuto a mancare uno dei piu' eccezionali rappresentanti della Russia degli anni 60 — lo scrittore Vassilij Aksenov. È morto lunedì all’età di 76 anni compiuti in una delle cliniche di Mosca a seguito di un trauma riportato in un incidente stradale e ad un episodio ictale che ne è conseguito.

La vita ha riservato a Vassilij Aksenov una sorte tutt’altro che facile. Entrambi i genitori del futuro scrittore furono arrestati e condannati a 10 anni di carcere e di campo di lavoro. Nel 1956 Vassilij Aksenov si laureò all’Istituto di Medicina di Leningrado.

Ma lavorò secondo la specializzazione acquisita solo per tre anni. La sua vera vocazione Vassilij Aksenov la trovò in letteratura. Le sue prime opere furono pubblicate nel 1959 sulla rivista “Junost” – l’edizione piu' libera secondo i criteri di quei tempi. Diventò subito rappresentante di spicco della prosa per giovani, le sue opere non lasciavano indifferente nessuno. Nel 1979 insieme ad altri noti scrittori Vassilij Aksenov diventò uno degli autori del primo almanacco sovietico non censurato “Metropol” che veniva pubblicato negli Usa. Un anno dopo si trasferì temporaneamente negli Usa dove seppe la decisione dei vertici sovietici di privare lui e sua moglie della cittadinanza sovietico. Vassilij Aksevnov prende casa a Washington e comincia a lavorare in diversi atenei americano insegnando la letteratura russa. Riebbe la cittadinanza sovietica solo nel 1990. Da allora lo scrittore viveva alternativamente in Russia e in Francia. Ma ha cessato di vivere nel paese di nascita. Con la sua morte si chiude il XX secolo russo,- ritiene lo scrittore Alexandr Kabakov.


Con la morte di Vassilij Aksenov se ne è andata un’intera epoca! – non solo letteraria ma anche storica. È difficile sopravalutare la sua incidenza nella letteratura russa, nella nostra storia. Ora lo comprendono molti, tra breve ciò sarà chiaro a tutti! — dice lo scrittore Alexandr Kabakov.

La sua aspirazione alla libertà, la sua disponibilità di difendere in modo onesto ed aperto le sue vedute suscitavano particolare rispetto,- ha scritto il Presidente russo Dmitrij Medvedev nel suo telegramma di cordoglio indirizzato alla moglie e al figlio dello scrittore.