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IL MONUMENTO AL «MANCINO»
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Messaggio IL MONUMENTO AL «MANCINO» 
 
Il monumento al «Mancino» che seppe ferrare la pulce è eretto presso il Museo delle Armi della città di Tùla. Il leggendario fabbro mancino, in russo Левшà, è un personaggio letterario della celebre favola dello scrittore russo Nikolaj Leskòv (Николай Лесков 1831-1895), la favola che è conosciuta ad ogni russo fin da bambino.
Il monumento era stato fuso nel 1989 su progetto dello scultore Bronislav Krivokhin e da allora si trovava sul territorio della fabbrica d'armi di Tula. Ora il monumento è stato messo nel centro storico della città di Tula, sulla riva del fiume Upa dove da tempi remoti vivevano gli armieri. Il prototipo del Mancino letterario era un armiere Aleksej Sùrnin. La biografia di quell’armiere fornì a Nikolaj Leskòv il materiale per scrivere la sua favola famosa che si chiama «Il mancino. Storia del fabbro mancino e strabico di Tula e della pulce d'acciaio» («Левша.Сказ о тульском косом левше и о стальной блохе»). Tùla (Тула) è una città al centro della Russia europea, situata sul fiume Upa, 165 km a sud di Mosca. Nel 1712 Tùla fu visitata da Pietro il Grande e concesse a Nikita Demìdov, fabbro specializzato nella produzione di armi, di costruire la prima vera fabbrica d'armi in Russia, l'Arsenale di Tùla, ancora oggi attiva e conosciuta come Тульский Оружейный Завод (TOZ). Nei decenni successivi la città diventò il più grande centro per la lavorazione dell'acciaio dell'Est europeo. Il museo delle armi, il più antico della città, fu inaugurato nel 1724 dai Demìdov. Nel 1778 fu impiantata la prima fabbrica per la produzione industriale di samovàr e anche dopo che i Demidov, per motivi strategici, ebbero spostato il centro delle loro produzioni negli Urali, la città continuò ad essere un centro dell'industria pesante, soprattutto di materiale bellico. La città di Tula è famosa fin dal XVIII secolo per la produzione di SAMOVAR (самовар), tanto che un detto russo recita grossomodo: «Non puoi recarti a Tula con un tuo samovàr» cioè «Portare legna al bosco». La città è famosa anche per la produzione della fisarmonica di Tula (in russo Тульская Гармошка) e dei Prjaniki (Пряники), panpepato al miele tradizionale realizzato con ripieni vari, dei quali il più tipico è la marmellata di mele.



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Tornando al personaggio letterario «Il Mancino», cioè in russo «Левша» (Levshà) si dovrebbe dire qualche parola del suo autore. Nikolaj Leskòv (Николай Лесков, 1831-1895) è stato uno scrittore e giornalista russo. Nelle sue opere descrisse la realtà sociale della Russi nella seconda metà del XIX secolo. La grande peculiarità della prosa di Nikolaj Leskòv risiede senza dubbio nell'uso dei dialoghi che seguono la tecnica dello skaz (сказ), il racconto folcloristico, la narrazione o la narrati vita, discorsi diretti improvvisati conditi con volute sciatterie e contaminati da linguaggio popolare e gerghi professionali, che dava a questa una genuina immediatezza. Le opere più famose di Nikolaj Leskov:
«Леди Макбет Мценского Уезда» («La Lady Macbeth del distretto di Mtsensk»)
«Очарованный Странник» («Il viaggiatore incantato»)
«Запечатлённый Ангел» («L'angelo sigillato»)

  

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