SILVIO DAGNINI (1867-1942) СИЛЬВИО ДАНИНИ

L’ultimo architetto di corte. Nel Museo «Tsarskoje Selò» («Villaggio degli Zar») è aperta la Mostra che racconta di Silvio Dagnini. L’architetto, pittore, edificatore. Di lui parlano come di un fautore dello stile eclettico. La Mostra dedicata alla vita ed all’attività artistica di Silvio Dagnini nel suo 150° anniversario della nascita.
Silvio Dagnini (Сильвио Данини), progettista, edificatore, pittore e persino musicista è entrato nella storia come l’ultimo architetto di corte della dinastia Romanov. Nel regno di Nikolaj II, Silvio Dagnini trasformò e ammodernò Tsarskoje Selò (Villaggio degli Zar).
Silvio Dagnini (1867-1942), architetto di corte dell’ultimo zar di Russia Nicolaj II, l’italiano russo, nato a Kharkov, studiò all’Accademia delle Belle Arti di San Pietroburgo. Tra le principali opere da lui progettate e realizzate, delle quali sono in mostra i disegni preparatori, si ricordano l’edificio della centrale elettrica (1896-98); il portale d’ingresso del palazzo di Alessandro; il Liceo scientifico (1900-1902) intestato all’Imperatore; ville padronali e palazzine (1905-07) per ricchi commercianti e mecenati tra cui Kokarev e Gudovic; i primi garages per le automobili dello zar; l’ospizio per i mutilati della guerra russo-giapponese; l’edificio della Croce Rossa la cui prima pietra viene posata dall’Imperatrice e dalle figlie assistite dall’architetto stesso, momento documentato da una ripresa video che sarà proiettata a Palazzo Te. Dagnini è impiegato in progettazioni e costruzioni di carattere industriale, come dighe, chiuse, edifici annessi alle centrali elettriche sul fiume Svir’. Morì nel 1942 a Leningrado di blocco.
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