L'Icona «IL MIRACOLO DI FEODOR TIRON»
Икона «ЧУДО ФЕОДОРА ТИРОНА»
Il «Museo Russo» di San Pietroburgo
http://www.varvar.ru/arhiv/gallery/...ron/tiron4.html

Un posto particolare nella tarda pittura sacra della Russia antica occupa l’indirizzo stilistico noto sotto il nome di scuola degli Stròganov (Строгановская Школа Иконописи). Tra la scuola di Novgorod e quella di Mosca, gli antichi storici della pittura di icone ne intercalarono una intermedia che chiamarono scuola degli Stroganov, fondandosi sull’esistenza di un gruppo di icone, di esecuzione molto accurata, dipinto fra il 1580 e il 1620 per i ricchi mecenati della famiglia Stroganov. Molte icone dipinte in uno stile miniaturistico preciso e raffinato sono contrassegnate dagli anagrammi dei ricchi imprenditori e mecenati Stroganov. Le icone di questa scuola sono esposte sempre nei musei russi nella vetrina presso la finestra.

Un bell’esempio interessante della scuola degli Stroganov l’icona dell’inizio del XVII secolo «Il Miracolo di Feodor Tiron» («Чудо Феодора Тирона»). L’opera del pittore Nikìfor Sàvin (noto anche come Nikifor Istòmin), uno dei più valenti maestri di questo indirizzo stilistico. L’icona narra una delle leggende su di un guerriero dotato di qualità prodigiose che vince un drago dalle molte teste. Come nota storica si può dire che Teodoro di Amasea, noto anche come Teodoro Tiro o Tirone (III secolo – Amasea, 17 febbraio 306), era un soldato dell'esercito romano nel Ponto, che subì il martirio per la fede in Cristo. Considerato santo dalla Chiesa Ortodossa, ebbe nel Medioevo un culto assai vasto, legato a un noto panegirico pronunciato da Gregorio di Nissa e poi al suo patronato sui militari, soldati e reclute.

L’icona è di piccole dimensioni ed è dipinta con precisione calligrafica e con una particolareggiatissima elaborazione dei dettagli. La caratterizza inoltre una delicata gamma cromatica. Il principio generale che sta alla base di questa icona è subordinato a delle funzioni decorative.