«SANZIONI CONTRO LA RUSSIA STRUMENTO USA PER INDEBOLIRE l’UE»

Per l’esperto di finanza Ernst Wolff non è una casualità che le sanzioni contro la Russia sono coincise con il trattato TTIP.
Dopo la proroga delle sanzioni contro la Russia fino al gennaio 2017 le imprese europee continueranno a soffrirne i danni. Solo per tra gli affari della Germania si contano miliardi di euro di danni. Wolff vede dietro le sanzioni UE gli interessi geopolitici di Washington.
"Le sanzioni UE contro la Russia sono state introdotte su ordine degli USA. L'UE è il maggiore concorrente economico degli USA. Perciò non hanno perso l'occasione di indebolirla. Il conflitto ucraino è capitato nel momento giusto. Gli USA hanno approfittato di questa situazione per mettere zizzania tra l'UE e la Russia", ha dichiarato Wolff in un'intervista a Sputnik.
Secondo l'esperto tedesco, il futuro avvicinamento economico tra l'Europa e la Russia, o, per esempio, con la Cina, sarebbe un colpo per i piani statunitensi.
"Gli USA temono come la peste l'alleanza tra UE e Russia o Cina. Per loro sarebbe apocalittico. Proprio per questo gli USA cercano, per quanto possibile, di isolare Russia e Cina dal mercato globale", osserva Wolff.
Non è un caso per Wolff che le sanzioni contro la Russia siano state introdotte al momento del trattato Transatlantic Trade and Investment Partnership.
"Se per le corporazioni europee sarà valido il diritto lavorativo americano, allora l'America sarà ad un passo dalla supremazia mondiale. D'altronde, gli americani in questo momento stanno affrontando enormi difficoltà. Hanno certo la più grande economia del mondo, ma essa è in crisi. Quindi ricorrono a strumenti di destabilizzazione per indebolire i concorrenti sul mercato globale. E le sanzioni possono essere lette in questa chiave", conclude Wolff.

"SPUTNIK"

Verissimo.
Gli usa vedono come il fumo negli occhi un'alleanza tra europa e Russia.
Ma fino a che i politici europei sono quelli di adesso non hanno nulla da temere.

Ma la UE continuerà a fare il gioco degli USA perché non c’è una reale coesione al suo interno ed i suoi stati invece di portare avanti una linea realmente di comune interesse giocano ‘a fotticompagno’ ricercando una preminenza nell’ambito della stessa UE che è ormai una mera appendice politico-militare degli Stati Uniti. Lo dimostra il fatto che tante voci si sono levate contro le sanzioni, ma alla fine la decisione di prorogarle è stata presa senza la minima sbavatura. Tutto ciò comporterà sempre una maggiore debolezza e dipendenza dagli USA.