Zarevich
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«L’UOMO DELLA PROSPETTIVA OPPOSTA»
Chi è il santo sciocco? Come si può definire questo fenomeno dal punto di vista filosofico? A prima vista, il comportamento del santo sciocco può sembrare ridicolo, goffo, strano, sbagliato, accidentale, errato. Si potrebbe pensare che siamo di fronte a un figlio adulto, ad es. un adulto che non è maturato, ma è rimasto ingenuo, infantile, incapace di comportarsi in una società che ama le norme. Ma, osservando il santo stolto, troviamo che il suo comportamento, gridando sullo sfondo generale, non è affatto casuale e non è errato. Il santo sciocco viola le regole dell'ordine in modo sistematico, ostinato, persistente e, inoltre, deliberatamente. Questo non è il risultato del predominio dell'inconscio nella personalità. Il santo sciocco non è uno schizofrenico o un nevrotico, non un soggetto sottosviluppato con un pensiero debole. L'influenza dell'inconscio sul suo comportamento, a differenza di una persona normale, è ridotta al minimo. Davanti a noi c'è colui che è determinato da una speciale esperienza di coscienza associata alla supercoscienza. Il santo stolto è una visione diversa del mondo, opposta a quella accettata nella società. Il santo sciocco non è uno che ha frainteso qualcosa, ha sottosviluppato alcune capacità in se stesso, non una personalità incompiuta, ma uno che vede il mondo in modo diverso e costruisce il comportamento nell'orizzonte di questa visione. È la personificazione di una diversa visione del mondo.
____________ Zarevich
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