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«IL LUNGO VIAGGIO»
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Messaggio «IL LUNGO VIAGGIO» 
 
«IL LUNGO VIAGGIO» «ДОЛГОЕ ПУТЕШЕСТВИЕ»
Film di Andrej Khrzhanovskij (Андрей Хржановский), 1997
Sceneggiatura e voce narrante: Tonino Guerra

Il film «IL LUNGO VIAGGIO», realizzato dal regista russo Andrej Khrzhanovskij da un’idea di Tonino Guerra, che si offre al film anche come voce narrante, è un autentico gioiello di cinema d’animazione, premiato nel 2006 al Festival di Palazzo Venezia con la Targa del Presidente della Repubblica al miglior documentario sull’arte italiana.

«Tempo fa, sognai che tutti gli schizzi di Federico, proprio quelli che gli servivano per una ricerca mentale utile a ritrovare gli attori giusti per i suoi film, si imbarcavano sul Rex per un viaggio turistico verso un’isola incantata. E con loro c’erano anche Giulietta e Federico; raggiungevano l’isola e sostavano per una festosa vacanza. 'Ma perché – si chiede a un certo punto l’avvocato di Amarcord – il Maestro e la grande attrice non sono scesi anche loro? Non è per caso che desiderano proseguire il viaggio per un’isola molto, ma molto più lontana?»
Tonino Guerra


«IL LUNGO VIAGGIO» («ДОЛГОЕ ПУТЕШЕСТВИЕ») di Andrej Khrzhanovskij

Parte I

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Parte II

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Parte III

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Versione russa

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Messaggio Re: «IL LUNGO VIAGGIO» 
 
Enrico Franceschini «FELLINI, UN SOGNO DI CARTONE» // La Repubblica, 10 febbraio 1997

Un bel giorno Federico Fellini, Giulietta Masina, la Gradisca, Cabiria, Zampanò, l’avvocato di «Amarcord» che dialoga con il pubblico, e tanti altri personaggi dei suoi film, si imbarcano su una nave e partono tutti insieme per un’allegra crociera: che termina però, come molte pellicole del maestro riminese, con un finale decisamente malinconico. Poteva essere la trama di un film autobiografico, uno dei tanti che Fellini ha immaginato senza poter realizzare: invece, questa è la storia sottile che tiene insieme, come una favola, un cartone animato prodotto in Russia, da un’idea e con una sceneggiatura di Tonino Guerra, diretto da Andrej Khrzhanovskij, uno dei più affermati registi dell’animazione russa, presentato ieri in anteprima al Centro Cinematografico di Mosca. S’intitola «Dolgoje Puteshestvie» (Il lungo viaggio), e anch’esso, in un certo senso, è un film di Fellini: perchè le figure animate che lo percorrono sono tratte dalle centinaia di ritratti, schizzi, bozzetti, che il regista aveva l' abitudine di disegnare durante la fase di preparazione delle sue opere, sul set, o magari sul tovagliolo di carta di un ristorante dopo aver notato un volto che per qualche motivo gli interessava. Al 90 per cento di proprietà della Fondazione Fellini di Rimini, i disegni hanno viaggiato insieme alla sceneggiatura di Guerra fino a Mosca, dove la squadra di animatori di Khrzhanovskij ha dato loro voce e movimenti per Il lungo viaggio. «Tutto è cominciato da un sogno, che ho fatto veramente», racconta Tonino Guerra, lo sceneggiatore di «Amarcord», amico di Fellini per tutta la vita, venuto a Mosca per la presentazione del film. «Ho sognato che salivo a bordo del Rex con Federico, Giulietta, e la miriade dei suoi personaggi. Una piccola idea, da cui è nata la mia storia». E’ appunto un Tonino Guerra animato il narratore della pellicola: «Ho fatto un sogno», dice, e mentre lui parla sullo schermo appare il transatlantico di «Amarcord». Il viaggio ha inizio, i personaggi vivono avventure e disavventure come capitano a tutti i normali turisti in crociera, c’è un grande ballo, finchè la nave non arriva a un’isola: i passeggeri scendono felici a visitarla, ma a un certo punto l’avvocato di «Amarcord» si accorge che Federico e Giulietta sono rimasti sul Rex. «Non sarà», dice allora l’avvocato, «che hanno deciso di fare un viaggio molto più lungo?»: e su questa allusione alla scomparsa del regista e della moglie si chiude il film, con un applauso emozionato, un commosso addio a Fellini, da tutte le creature della sua immaginazione.
«Federico ha sempre amato i cartoni animate», dice Guerra, «e forse gli sarebbe piaciuto firmarne uno. Del resto, tante cose gli sarebbe piaciuto fare e non ha potuto: pochi conoscono fino in fondo la sofferenza segreta che ha provato, trascorrendo gli ultimi quattro anni di vita senza poter fare neanche un film, lui che è stato certamente uno dei più grandi italiani del secolo». Tonino Guerra ha una moglie russa, viene spesso a Mosca, e ha lavorato spesso per il cinema di questo paese: da un suo incontro a Rimini con Khrzhanovskij sono partiti il progetto e la collaborazione per Il lungo viaggio.
«Sono molto contento del risultato», dice lo sceneggiatore, «perchè i cartoni animati russi sono eccezionali, nessuno al mondo sa fare queste cose meglio di loro». Guerra non dice, ma si capisce lo stesso, che anche questo omaggio a Fellini è una prova di quanto poco sia stato fatto con lui, e per lui, nel suo paese: se non fosse intervenuto il cinema russo, questo Lungo viaggio, come «Il viaggio di Mastorna», probabilmente non avrebbe mai visto la luce.
  



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