«ПРОКЛЯТИЕ ДЕВЯТОЙ СИМФОНИИ»
Esiste una superstizione che a partire da Beethoven qualunque compositore che scrive nella sua vita la nona sinfonia, muore subito dopo…
È considerato che per la prima volta della maledizione della nona sinfonia scrisse Arnold Schönberg. Nei suoi ragionamenti lui si basava su più primo studio di questa questione fatto da Gustav Mahler che considerava la cifra «nove» come la «cifra fatale», un «limite misterioso» che non si può superare. È cominciato tutto da Ludwig van Beethoven. Dopo la sua nona sinfonia per molti anni nessun altro compositore può scrivere più di nove sinfonie, cioè superare o lasciar indietro il raggiungimento beethoviano. Che cosa è? È un puro caso? Un gioco curioso delle cifre o qualcosa di più? Ha un non so che di enigmatico?
È noto che Beethoven stesso non aveva voglia di limitarsi e negli ultimi anni cominciò a scrivere una sua decima sinfonia, ma non poté realizzare il proprio desiderio. La strada avanti fu chiusa e non solo per lui. Anche il suo contemporaneo minore Franz Schubert scrisse anche solo nove sinfonie compresa una sinfonia incompiuta. Anche un compositore, violinista e direttore d'orchestra tedesco Ludwig Spohr compose solo nove sinfonie. Gli altri compositori dell’Ottocento scrissero: Berlioz, Schumann e Brahms ognuno scrisse 4 sinfonie, Mendelssohn e Saint-Saëns solo 5. Piotr Ciajkovskij scrisse sei sinfonie e una sinfonia programmata «Manfred» ed anche fondatore del sinfonismo danese Niels Gade scrisse otto sinfonie.
Alla fine dell’Ottocento Antonín Dvořák ripete il record di Beethoven e nel 1893 scrisse la sua nove sinfonia. Anton Bruckner scrisse 11 sinfonie, ma lui stesso considerava le sue due sinfonie come lo scritto di un allievo o le opere immature. Così l’ultima sinfonia di Bruckner è nona. Anche Gustav Mahler, allievo di Bruckner, all’inizio del XX secolo scrisse otto sinfonie. Ha finito anche la nona essendo incurabile. Il compositore decise di guardare avanti e cominciò a scrivere la decima ma non l’ha finita. I contemporanei di Mahler, i compositori di varie scuole nazionali dell’inizio del XX secolo si avvicinavano alla linea pericolosa. Il danese Carl Nielsen scrisse sei sinfonie, l’americano Charles Ives scrisse sette sinfonie, il finlandese La Sibelius scrisse sette sinfonie ed infine Aleksandr Glazunov scrisse otto sinfonie e all’1910 iniziò a scrivere nona, ma lasciò questa idea. L’unica eccezione alla regola è il compositore russo Nikolaj Mjaskovskij che scrisse 27 sinfonie. Gli altri compositori del XX secolo sono fermati vicino alla cifra 9: Arthur Honegger scrisse 5 sinfonie, Paul Hindemith scrisse 6 sinfonie, Serghej Prokofiev scrisse 7 sinfonie. Ma Dmitrij Shostakovich ha superato il limite. Dopo un passo coraggioso di Shostakovich anche gli altri compositori scrissero le loro sinfonie: Darius Milhaud scrisse 12 sinfonie, un compositore e direttore d'orchestra estone Eduard Tubin scrisse 10 sinfonie, un compositore russo Serghej Slonìmskij scrisse 10 sinfonie.
| LA MALEDIZIONE DELLA NONA SINFONIA.jpg | |
| Descrizione: | «LA MALEDIZIONE DELLA NONA SINFONIA» |
| Dimensione: | 18.64 KB |
| Visualizzato: | 932 volta(e) |
 |
|
____________
Zarevich
