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«IL MAESTRO E MARGHERITA» di Vladimir Bortko
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Messaggio «IL MAESTRO E MARGHERITA» di Vladimir Bortko 
 
Myshkin ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Confermo anch'io: Behemot è proprio un gatto per il fatto che cammina eretto sulle zampe posteriori, beve vodka, prende l'autobus; .


Infatti tutti i giorni incontro al bar un grosso gatto nero che beve vodka e prede l'autobus!   Mr. Green
La prima foto è un normale gattaccio nero..... la seconda foto (del film) è un gatto antropomorfo.  Thumbup
  




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Miayyyy! Myrrr....rrr....
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Hai citato le mie parole stravolgendole.
Non ho detto che Behemot è un gatto perché cammina sulle zampe posteriori e beve vodka, ma che ricorda un essere umano per quei motivi.
Lui è e rimane un grosso gatto nero, in tutte le descrizioni dei personaggi del libro.
Certo che nel film è un po' antropomorfo, c'è una persona dentro, se no come facevano a farlo?  Wink
  



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Messaggio «IL MAESTRO E MARGHERITA» di Vladimir Bortko 
 
Myshkin ha scritto: [Visualizza Messaggio]
che ricorda un essere umano per quei motivi.
:

Beh... appunto: ricorda un essere umano! Mr. Green
Il fatto è che "Maestro e Margherita" è una scrittura fantastica: per cui la realtà è solo una finzione. Quando si immagina quel gatto non lo si immagina come un qualsiasi gatto nero, ma un gatto della fantasia, irreale... anzi, surreale.  Per questo il regista l'ha antropomorfizzato, avrebbe potuto metter un comune gatto e doppiarlo, come in molti film della Walt Disney,dove  ci sono animali parlanti. Ma il gatto  di Bulgakov si muove e si comporta da uomo, altrimenti che gatto demoniaco è?
  




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Argonauta ha scritto: [Visualizza Messaggio]
il gatto  di Bulgakov si muove e si comporta da uomo, altrimenti che gatto demoniaco è?

Ecco, ora hai scritto giusto.  Thumbup
  



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http://www.arcarussa.it/forum/viewtopic.php?t=540


Ultima modifica di Zarevich il 22 Gen 2023 11:37, modificato 2 volte in totale 





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Zarevich
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Ricordiamo anche l'origine del suo nome.

Il Behemot è il più grande animale che vive sulla terraferma. La tradizione ebraica racconta che fu plasmato dall'argilla il sesto giorno della creazione. Il Libro di Giobbe ricorda che fu la prima opera di Dio. Si nutre d'erba come un bue e i rabbini ne hanno fatto il bue leggendario riservato al festino del Messia. Ha ossa come tubi di bronzo e gli arti come verghe di ferro; ogni giorno si nutre del foraggio di mille enormi montagne. Non lascia mai le mille montagne e l'erba che consuma di giorno rispunta di notte. A causa del suo insaziabile appettito Dio ne creò uno solo impedendogli così di moltiplicarsi. Al solstizio di estate durante il mese di Tammuz, il Behemot raggiunge il suo massimo vigore, si alza sulle zampe posteriori e ruggisce in maniera terrificante; è udito da tutti gli animali del mondo, i quali terrorizzati diventano meno feroci e i predatori evitano così di assaltare i cuccioli per un anno intero.
Il Behemot fu creato soltanto per essere servito come una delle prelibatezze del banchetto messianico alla fine dei giorni, insieme con il Leviatano e lo Ziz. Gli Ebrei si ripromettono un tale piacere dal festino da essere soliti giurare sulla loro porzione del bue Behemot.Può essere ucciso solo dalla spada del suo creatore.
E' raffigurato come un grande ippopotamo o un gigantesco bufalo d'acqua
Secondo alcuni racconti gli è stato vietato di vivere negli abissi con il suo nemico, il Leviatano.
E' il simbolo della bestia, del bruto della forza bruta e solo in una tradizione posteriore rappresenta una immensa riserva di cibo da essere spartita in occasioni solenni.


(http://www.forumfree.net/?t=872596)
  



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Nel romanzo di Bulgakov tutti i nomi sono codificati, allegorici o figurati. In particolare i nomi di tutta la compagnia di Woland. Per capire il significato dei nomi e cognomi russi si dovrebbe conoscere la lingua russa. È un gioco di Bulgakov, il gioco del senso. Il gatto Behemot cioè in russo Кот Бегемот ha un doppio significato. Prima di tutto Behemot in russo significa l’ippopotamo, l’animale grande e grosso che corrisponde con la grandezza del gatto. Ma il nome Behemot, come scrive giusto Myshkin è il nome di un animale mistico. Tutti i complici di Woland sono esseri misteriosi e demoniaci. Sono i diavoli o i maligni di varia sorte sotto mentite spoglie. Alla fine del romanzo quando tutta la compagnia di Woland lascia la città di Mosca e loro cavalcano, si vede il loro vero aspetto. Il Gatto Behemot è un diavolo.
Image
Mikhail Bulgakov con Behemot


Ultima modifica di Zarevich il 22 Gen 2023 11:38, modificato 2 volte in totale 





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Zarevich
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SUI MONTI DEI PASSERI (I Vorobjevy Gory, un'altura alla periferia di Mosca)

Il temporale passò senza lasciare traccia e, come un arco gettato attraverso tutta Mosca, c'era in cielo un arcobaleno multicolore, ache affondava nelle acque della Moscova.... In alto, sulla collina, tra i due boschi si vedevano tre figure nere di profilo. Woland, Koroviov e Behemot sedevano su dei morelli saellati, guardando la città, distesa dall'altra parte del fiume ...
- E' ora! - e, brusco, il fischio e il riso di Behemot
I cavalli si slanciarono e i cavalieri si alzarono in alto, al galoppo. Margherita sentiva che il suo furioso cavallo rodeva e tirava il morso. il mantello di Woland si gonfiò le teste di tutta la cavalcata e con quel mantello cominciò a coprirsi il firmamento, su cui scendeva la sera. Quando per un instante il nero drappo si spostò da un lato, Margherita, galoppando, si voltò e vide che dietro non c'erano più non solo le torri variopinte, ma da un pezzo non c'era più neppure la città, che era sprofondata sotto lasciandosi dietro soltanto nebbia e fumo.



Ultima modifica di Zarevich il 22 Gen 2023 11:38, modificato 3 volte in totale 





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Zarevich
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E' interessante come il nome biblico Behemot, che in ebraico ("behemah") significa "bestia", sia in russo corrispondente alla definizione dell'ippopotamo.
Infatti, nell'interpretazione biblica, Behemot e Leviatano sono identificati rispettivamente nell'ippopotamo e nel coccodrillo.
Anche Azazel è un personaggio biblico. Ma Korovyev-Fagot?  Rolling Eyes
  



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Sì, Azazel o Azazello è il nome biblico. Invece Koròviov deriva dalla parola Koròva cioè la Vacca o Mucca. E’ un personaggio satirico, il miglior amico di Behemot. I due amici inseparabili. L’altro nome o soprannome di Koroviov è Fagòt. Koroviov-Fagot è la combinazione satirica. E’ un personaggio astuto e furbo che fa finta di un sempliciotto. Per esempio una delle sue monellerie è un evento in un ufficio quando tutti i lavoratori cantavano una canzone. Koròviov-Fagot è un monello con l’aspetto dello sempliciotto. E’ un diavoletto russo, “bes” come nella fiaba di Gogol “La Notte prima di Natale”.


Ultima modifica di Zarevich il 22 Gen 2023 11:39, modificato 4 volte in totale 





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Zarevich
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Ma questa è una scultura di Koròviov e Behemot!
Non lo sapevo, dov'è, a Mosca?
  



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Patriarshyje Prudy (Gli Stagni Patriarshyje)
Dove tutto cominciò "NON PARLARE MAI CON SCONOSCIUTI!"



Ultima modifica di Zarevich il 22 Gen 2023 11:39, modificato 2 volte in totale 





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Zarevich
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Ma certo! Giusto!
Era proprio quello che mi era passato per la testa.
Del resto, quale posto migliore? E' la panchina dov'erano seduti Berlioz e Bezdomnyj quando arriva Woland!
  



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Ma è proprio quel posto dove erano seduti Berlioz ed Ivan Bezdomnyj quando arriva Woland. Ma su queto monumento è la panchina simbolica. Ti ricordi che Koroviev e Behemot erano presenti. Ivan Bezdomnyj li vede quando Woland si allontana. Vuol dire Behemot e Koroviov erano lì durante tutto il discorso con Woland.


Ultima modifica di Zarevich il 22 Gen 2023 11:40, modificato 2 volte in totale 





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Zarevich
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Messaggio «IL MAESTRO E MARGHERITA» di Vladimir Bortko 
 
Sì, è vero. Koroviev è il primo demone che Berlioz vede, all'inizio, quando sta bevendo la gassosa all'albicocca al chiosco. Lo vede fluttuare e dondolare in aria. E poi lo incontra di nuovo prima di morire, quando lascia Woland per andare a telefonare. Ma Behemot lo vede solo Ivan Bezdomnyj dopo che è morto Berlioz, quando si allontanano tutti insieme Woland, Koroviev e Behemot. Ieri ho visto la scena del gran ballo di Satana. E' favolosa, Bortko l'ha fatta proprio alla grande. Molto molto bella.
  



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