Giornata internazionale per ricordare le vittime dello stalinismo e del nazismo e la falsificazione della storia.
Oggi, il 23 agosto, l'Europa ricorda le vittime dello stalinismo e del nazismo. Questa giornata internazionale è stata inclusa nel calendario politico europeo nel 2008 su iniziativa dei paesi baltici, Polonia ed altri paesi di nuova adesione ed stata approvata a maggioranza dagli europarlamentari.
Due sarebbero i motivi che spingono a seguire gli autori della risoluzione del Paralmento Europeo nel tentativo di riscrivere la storia e mettere allo stesso piano l'URSS e la Germania nazista. Primo, giustificare le proprie rivendicazioni, finanziarie e territoriali, nei confronti della Russia contemporanea. Secondo, declinare ogni responsabilita' per i propri crimini commessi durante la Seconda Guerra mondiale.
Il punto di partenza per questa risoluzione è stato l'anniversario del Patto Molotov Ribbentrop firmato fra Urss e Germania il 23 agosto 1939, nelle condizioni storiche del momento e cioe' dinanzi all'imminente minaccia del conflitto. Benchè l'Unione Sovietica e poi la Russia moderna, a livello parlamentare, abbia più volte condannato i principi di questo accordo, fra gli storici non si placa il dibattito. La Germania e l'URSS vengono presentate ugualmente responsabili dello scoppio della Seconda Guerra mondiale, mentre si preferisce di chiudere occhio sui crimini dei leader collaborazionisti in Lettonia, Lituania, Estonia, Ucraina ed altri territori occupati. L'apologia del nazismo porta alla glorificazione delle unità baltiche Waffen SS e di Stepan Bandera in Ucraina, ignorando l'esistenza dei campi di concentramento in Lettonia, come Salaspils, e tacendo dei pogrom organizzati dai nazisti lituani contro gli ebrei.
In questo quadro si inseriscono perfettamente i tentativi di Moldavia e Romania di ricevere da Mosca compensazioni per la cosiddetta occupazione sovietica, e rivendicare il ritiro delle forze di pace russe dalla regione della Transnistria.
Nel contempo, indica l'esperto Vladilen Vinogradov, la Romania, al pari degli altri alleati del Terzo Reich, cercò di approffittare delle vittorie tedesche per realizzare i propri programmi di portata nazionale, ma in realtà, venne sfruttata come tutti gli altri:
Bisogna lasciare, ad esempio, che i romeni firmino tutto ciò che desiderano. Poi, la guerra ci giudicherà. In uno stato di forza maggiore, loro dimenticheranno tutto ciò che volevano. Questo fu il punto. Questa fu la linea politica che la Germania ed altri paesi occidentali storicamente conducevano nei confronti dei paesi dell'Europa Centrale e dell'Est europeo. E la governance di questi ultimi imparò bene a approfittarne, non scordando poi di attribuirne la responsabilità alle grandi potenze.
Inoltre gli pseudostorici dimenticano che la condanna del nazismo si basa sulle decisioni del Processo di Norimberga che mise al bando l'ideologia nazista e le sue teorie razziste. Per ciò che riguarda il totalitarismo nell'Unione Sovietica, le repressioni staliane toccarono tutti i popoli dell'URSS, il che non ha niente a che fare con l'Olocausto o la conquista dello spazio vitale indispensabile per la razza ariana. Per cui è un sacrilegio mettere sullo stesso piano i responsabili del Secondo conflitto mondiale e coloreo che subirono l'aggressione dell'Asse.
E' ben noto che nel settembre del 1938, nel giorno in cui fu firmato l'accordo di Monaco la Polonia inviò le truppe in Cieszyn (in polacco) Těšín (in ceco), regione contestata dalla fine della Grande guerra. Allora, perchè non includere in agenda del Parlamento europeo il punto «Sulle vittime dell'aggressione polacca»?
Ultima modifica di Zarevich il 24 Apr 2018 11:13, modificato 1 volta in totale
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