 Zarevich 
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 «L’IMPERATRICE ELISAVETA PETROVNA»
«ELISAVETA PETROVNA, FIGLIA DI PIETRO IL GRANDE»
«ЕЛИЗАВЕТА ПЕТРОВНА, ДОЧЬ ПЕТРА ВЕЛИКОГО»
Il 27 febbraio 1755 ebbe luogo a San Pietroburgo la prima rappresentazione dell'opera in russo. I cosiddetti «drammi alla musica» («драмы на музыку») ormai avevano già messo radici sulla scena russa, ma erano del tutto europei, per la maggior parte italiani. Alla corte dell'imperatrice Elisavetta Petròvna (figlia di Pietro il Grande), le lingue straniere, ovviamente, erano in onore, ma lo spettatore aveva comunque bisogno di qualcosa di suo. L'autore del primo libretto in lingua russa fu il poeta russo Aleksandr Sumaròkov (Александр Сумароков). Ha preso in prestito la trama dell'opera «Cefal e Prokris» («Цефал и Прокрис») dal poema dell'antico scrittore romano Ovidio «Metamorfosi». L'antico mito si riduceva al fatto che gli sposini prima hanno rotto i loro voti coniugali, poi si sono perdonati felicemente, ma nel drammatico risultato, il marito ha erroneamente trafitto la moglie con una lancia. La musica è stata scritta dal maestro di cappella di corte, il napoletano Francesco Araia. La prima ha avuto luogo in un teatro di legno temporaneo sul Prato di Tsaritsa (Царицын луг) - ora è il Campo di Marte. Oltre ai solisti sono stati coinvolti un coro di 50 persone e un'orchestra con trombe e timpani. L'imperatrice Elisaveta Petrovna ha apprezzato la performance. Elisaveta Petrovna concesse agli artisti un panno per i costumi e al compositore un mantello di zibellino e cinquecento rubli d'oro.
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