«LE ANIME» «ДУШИ»

Ricordiamo la grande letteratura russa. Per gli italiani è, prima di tutto, una sorta di esotico: molto affascinante, emozionante, che rivela un mondo a loro completamente estraneo. Ebbene, per i russi questa letteratura è diventata parte integrante del nostro «io». Diciamo che in ognuno di noi c'è qualcosa di Aljosha, Ivan e Dmitrij Karamazov, che rappresentano diversi archetipi della persona russa. Siamo tutti Karamazov. Leggendo vari articoli di critica letteraria sulla letteratura russa, capisco che i critici italiani non lo capiscono affatto. I russi sono più calorosi, più emotivi, più aperti, spontanei e fiduciosi, a volte ingenui. Per quanto riguarda l'anima italiana, mi sembra che stia gradualmente scomparendo. Gli italiani oggi sono meno interessati alla propria cultura, alla letteratura, alla storia, la conoscono poco e leggono poco. In questo vedo, innanzitutto, l'influenza dell'America e dell'intero mondo anglosassone, da dove arrivano in Italia cosiddetti «valori» completamente diversi, che qui prima venivano respinti. Lo vedo nell’esempio della letteratura per l’infanzia: i bambini prima leggevano meravigliosi libri italiani, ma ora leggono sempre più libri americani.