 | «KONSTANTIN STANIUKOVICH: SCRITTORE RUSSO» |  |
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 Zarevich 
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 «KONSTANTIN STANIUKOVICH: SCRITTORE RUSSO»
«KONSTANTIN STANIUKOVICH: SCRITTORE RUSSO»
«КОНСТАНТИН СТАНЮКОВИЧ: РУССКИЙ ПИСАТЕЛЬ»
Konstantin Staniukovich è definito «il fiore all'occhiello della letteratura marittima russa». Durante la sua lunga attività letteraria, ha scritto molti romanzi, racconti e saggi su temi contemporanei della vita pubblica. Ma Stanyukovich è entrato nella letteratura russa, prima di tutto, come scrittore di paesaggi marini.
Konstantin Staniukòvich (Константин Станюкович, 1843–1903) nacque a Sebastopoli nella famiglia di un ammiraglio. Konstantin Staniukovich iniziò presto a scrivere poesie, cercò di dedicarsi alla letteratura. Ma suo padre, un attivista severo e duro, voleva vedere suo figlio come ufficiale di marina. Nel 1856, il ragazzo fu arruolato come candidato per il Corpo dei paggi a San Pietroburgo e un anno dopo fu trasferito al Corpo dei cadetti navali. All'età di diciassette anni, ha viaggiato in tutto il mondo sulla corvetta Kalevala. Quindi salpò sulle navi della marina russa, andò sulle coste dell'Africa, dell'America, dell'India e della Cina. A ventun anni, Konstantin Staniukovich lasciò il servizio in marina e iniziò a lavorare letterariamente. Cresciuto sulle idee di Belinskij e Dobroljubov, voleva servire il popolo, sognava di diventare pubblicista, sulle pagine della stampa per combattere la burocrazia burocratica della Russia zarista, per idee di liberazione. Ritiratosi contro la volontà del padre e trovato senza fondi, Konstantin Staniukovich ha lavorato per qualche tempo come insegnante nella provincia di Vladimir. Allo stesso tempo, iniziò la sua collaborazione in giornali e riviste democratici. In molte opere dello scrittore c'era una condanna dell'ingiusto sistema sociale della Russia zarista. Staniukovich fu arrestato ed esiliato in Siberia per tre anni. Nel deserto settentrionale, lontano dalla costa del mare, il talento dello scrittore è divampato con rinnovato vigore. Ha iniziato a scrivere storie sul tema marino «Vassilij Ivanovich» («Василий Иванович»), «Il Fuggitivo» («Беглец»), «Il Terribile ammiraglio» («Грозный адмирал»), «Nella tempesta» («В шторм»), «Il lupo di mare» («Морской волк») e altri. Questi erano i suoi lavori migliori. Quando sono apparsi sulla stampa, il nome di Staniukovich è diventato ampiamente conosciuto in tutto il paese. Una delle gloriose pagine della letteratura russa della fine del XIX secolo è legata alle sue storie di mare. In modo veritiero e vivido, con l'abilità di un grande artista, Stanyukovich ha rappresentato la vita della vecchia flotta russa. Con grande calore e simpatia, ha dipinto le immagini dei marinai russi, il loro coraggio, intraprendenza e coraggio. Il racconto «Un Ragazzo di Sebastopoli» («Севастопольский мальчик»), pubblicato poco prima della morte dello scrittore, confina con le storie di mare. Il suo contenuto è collegato ai ricordi della difesa di Sebastopoli del 1854-1855, che Staniukovich conservò per il resto della sua vita. Le storie di mare dello scrittore rimangono ancora i migliori documenti artistici sul passato della flotta russa. Konstantin Staniukovich morì nel 1903 lontano dalla sua terra natale, in Italia, e fu sepolto nel cimitero greco di Napoli.
Konstantin Staniukovich Константин Станюкович
«RACCONTI MARINI»
«МОРСКИЕ РАССКАЗЫ»
Casa Editrice «Detskaja literatura» Mosca 2011 (Pagine 304)
Издательство «Детская литература» Москва 2011
Vorrei presentare un nome di un celebre scrittore russo Konstantin Staniukòvich (Константин Станюкович, 1843-1903) che fosse completamente sconosciuto in Italia, mentre in Russia, è un classico della letteratura russa dell’Ottocento. Non so se qualcosa è tradotto in italiano, ho paura che non sia tradotto niente. Vorrei far questa domanda al nostro amico Myshkin.
Nel mese di maggio dell’anno 2013 è stato celebrato l’anniversario dei 110 anni dalla morte di Konstantin Staniukovich. Al cimitero napoletano di Poggiorealae, dove si trova la cosiddetta «sezione russa» – un piccolo terreno dove trovano la loro sepoltura alcuni defunti di origine russa del periodo che va dal secolo XIX alla prima metà del ХХ secolo. Fra essi si trova la tomba dello scrittore russo Konstantin Staniukovich, autore dei famosi «Racconti marini».
Konstantin Staniukovich, il noto scrittore russo, l’autore dei racconti della vita della Marina da guerra russa. Gli eroi dei racconti di Konstantin Staniukovich sono marinai e ufficiali che sanno vincere i pericoli e sanno tirarsene fuori con onore dalle situazioni difficili.
I «Racconti marini» («Морские рассказы»), una raccolta di Konstantin Staniukovich. È un libro più famoso e più leggibile dello scrittore. Fra questi racconti c’è uno che è più famoso. È un racconto «Maksìmka» («Максимка»). È una storia commovente di un negretto salvato dai marinai russi, i quali lo hanno chiamato Maksìmka cioè il piccolo Maksim. A tutti quelli che sa leggere in russo o studiano la lingua russa, io consiglierei di leggere i racconti di Konstantin Staniukovich, almeno un suo racconto «Maksìmka». È una lettura avvincente scritta nella bellissima lingua.
INDICE
•«Uomo in mare!» («Человек за бортом!»)
•«Un giorno terribile» («Ужасный день»)
•«Un mozzo» («Куцый»)
•«La Fuga» («Побег»)
•«Maksìmka» («Максимка»)
•«Vàs’ka» («Васька»)
•«Un piccolo marinaio» («Матросик»)
•«Lo splendido capitano» («Блестящий капитан»)
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Konstantin Staniukovich
«RACCONTI MARINI»
Casa Editrice «Detskaja literatura» Mosca 2011 (Pagine 304) |
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«KONSTANTIN STANIUKOVICH: SCRITTORE RUSSO»
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«КОНСТАНТИН СТАНЮКОВИЧ: РУССКИЙ ПИСАТЕЛЬ»
Konstantin Staniukovich Константин Станюкович
«LA PASSEGGERA» «ПАССАЖИРКА»
Casa Editrice «Arkadia» Mosca 2021 (Pagine 128)
Издательство «Аркадия» Москва 2021
Fine del XIX secolo, San Francisco. Il clipper militare «Zabijaka» sta navigando verso Hong Kong. All'ultimo momento, cedendo alla richiesta del console, il capitano prende a bordo i passeggeri: la giovane vedova di un ingegnere americano, Vera Clark, con la sua cameriera Annushka. Contrariamente all'opinione del vecchio navigatore, una donna su una nave porta sfortuna! - il resto dei membri del team è coperto di gioiosa eccitazione. E quando una signora bionda di una bellezza abbagliante accompagnata da una cameriera molto carina appare davanti ai loro occhi, sulla barca a vela scoppia una vera e propria febbre amorosa...
Konstantin Staniukovich (1843-1903). Le sue storie profondamente liriche sono intrise dell'emozionante romanticismo del mare come simbolo di lotta e libertà, bellezza e coraggio.
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«KONSTANTIN STANIUKOVICH: SCRITTORE RUSSO»
Konstantin Staniukovich Константин Станюкович
«OPERE SCELTE» IN 3 volumi
«ИЗБРАННЫЕ СОЧИНЕНИЯ» В 3-х томах
Casa Editrice «Knigovek» Mosca 2013 (Pagine 1864)
Издательство «Книговек» Москва 2013
Konstantin Staniukovich (Константин Станюкович, 1843-1903) un talentuoso pittore marino, un classico della prosa «marina» russa, uno scrittore sorprendentemente sensibile della vita quotidiana della Marina russa. Essendo un marinaio ereditario e testimone della guerra di Crimea, nelle sue opere solleva questioni di dovere civico, moralità, rivela i concetti di eroismo, decenza, onestà, integrità. Il primo volume di opere selezionate comprende storie e romanzi di mare, oltre al romanzo «Due fratelli». Il secondo volume di opere selezionate include uno dei romanzi «non marini» «Sacerdoti» («Жрецы»), che si svolge presso l'Università di Mosca della Russia post-riforma, oltre a romanzi e racconti. Il terzo volume di opere selezionate, interamente dedicato al tema marino, si apre con il racconto autobiografico «Il Ragazzo di Sebastopoli» («Севастопольский мальчик») e prosegue con una serie di racconti e romanzi.
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Konstantin Staniukovich «OPERE SCELTE» IN 3 volumi
Casa Editrice «Knigovek» Mosca 2013 (Pagine 1864) |
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«MAKSIMKA» «МАКСИМКА»
«Maksìmka», scritto da Konstantin Staniukovich nel 1896, appartiene al ciclo «Storie di mare» («Морские рассказы»). È stato pubblicato nel primo e nel secondo numero della rivista «La Lettura per bambini» («Детское чтение»). I personaggi principali sono normali marinai russi che fanno il giro del mondo. «Maksimka» è la storia di una toccante amicizia tra Ivan Lùchkin, un marinaio del clipper militare «Zabijaka» («Забияка»), e un ragazzo nero del Mozambico del brigantino «Betsy». Il negro è stato acquistato da un capitano americano in Mozambico un anno prima dell'inizio degli eventi descritti. Era il suo servitore. Ogni giorno il capitano lo picchiava. Il brigantino che trasportava la «merce viva» è naufragato al largo delle coste africane. Il ragazzo ha trascorso quasi due giorni in acqua. L'emaciato arapchonka è stato salvato dai marinai russi. La squadra del clipper si è presa cura del ragazzo. Si chiamava Maksimka (dal nome del santo nel giorno in cui fu salvato). Il nome della storia «Maksimka» deriva dal nome Maksim. In Russia, i ragazzini di nome Maksim sono affettuosamente chiamati Maksìmka (Максимка). Gli piaceva particolarmente il marinaio Luchkin, un uomo coraggioso e forte, che però abusava di alcol. Luchkin prese il patrocinio su Maksimka e si affezionò molto a lui. Voleva che il ragazzo vivesse comodamente e bene con loro. Luchkin ha realizzato scarpe con le proprie mani e cucito vestiti. E ha persino iniziato a insegnare il russo. La gratitudine del piccolo negro era sconfinata. Era sorprendente per lui che i bianchi adulti lo mettessero a cena con loro, gli parlassero gentilmente, osservassero con piacere come si sistema sulla nave. E su una nave americana, un ragazzo non era considerato una persona. Mangiava gli avanzi da solo, in qualche angolo buio. Ben presto il ragazzo si affezionò così tanto a Luchkin che divennero amici inseparabili. Maksimka era la preferita di tutti. Allo stesso tempo, non voleva stare fermo e presto apprese varie scienze navali: divenne un vero mozzo. Prendersi cura di Maksimka ha avuto un buon effetto sullo stile di vita di Luchkin. Ora era scomodo e indecente per lui ubriacarsi davanti al ragazzo. E Luchkin ha dovuto iniziare una lotta disperata con la sua ubriachezza. Maksimka ha nuotato per tre anni. Durante questo periodo ha imparato a leggere e scrivere. A Kronstadt, il capitano assegnò il ragazzo alla scuola degli studenti paramedici e Ivan Luchkin si ritirò per essere più vicino al suo allievo. Molti lettori adulti probabilmente ricordano il buon vecchio film «Maksimka» («Максимка»). Le meravigliose creazioni «marine» di Konstantin Staniukovich, «l'ammiraglia della letteratura marittima russa», sono rimaste con noi. Non sono obsoleti. Sempre più nuove generazioni di bambini li leggono. Konstantin Staniukovich non è considerato un genio della letteratura russa al livello di Tolstoj, Dostoevskij o Cechov, ma senza la sua prosa ventosa, la letteratura russa del XIX secolo avrebbe perso gran parte della sua ampiezza e versatilità. Konstantin Staniukovich morì il 20 maggio 1903 a Napoli, dove fu costretto a partire per le cure. Fu sepolto nel cimitero comunale di Poggioreale. Al funerale sono venuti tutti i russi della città e dei dintorni che sono riusciti a scoprire la sua morte. Sulla bara c'era la corona più grande con la scritta: «A Staniukovich dai russi». Il nome del pittore marino russo Konstantin Staniukovich è immortalato nella sua città natale.
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«Maksìmka», scritto da Konstantin Staniukovich nel 1896, appartiene al ciclo «Storie di mare» |
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«Maksìmka», scritto da Konstantin Staniukovich nel 1896, appartiene al ciclo «Storie di mare» |
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«Maksìmka», scritto da Konstantin Staniukovich nel 1896, appartiene al ciclo «Storie di mare» |
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«KONSTANTIN STANIUKOVICH: SCRITTORE RUSSO»
Le pagine più penetranti delle opere di Stanjukovich sono dedicate ai normali marinai. I contadini di ieri, che spesso non avevano mai visto il mare prima di essere arruolati nella flotta, stanno gradualmente diventando marinai coraggiosi. In un momento di pericolo, rischiano la vita, non contando su una ricompensa e nemmeno pensando di compiere imprese. Il giovane Kushkin, che ha prestato servizio per il primo anno in Marina, soprannominato affettuosamente il «marinaio», salva l'intero equipaggio a costo della sua vita (racconto «Matrosik» «Матросик», 1898).
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