Quando si parla di guerra nucleare, non c'è pillola per il rimpianto: editoriale del Global Times


Lo "spettro di una guerra nucleare" incombe? Con l'escalation del conflitto Russia-Ucraina, la comunità internazionale ha un crescente senso di crisi per un possibile scoppio di una guerra nucleare. Il presidente russo Vladimir Putin ha recentemente notato che funzionari di alto livello della NATO avevano minacciato di usare armi nucleari contro la Russia. La Russia possiede "molte armi per rispondere", ha detto Putin, sottolineando che questo non è un bluff. Inoltre, alla Decima Conferenza di Revisione delle Parti del Trattato di Non Proliferazione delle Armi Nucleari, il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha avvertito che stiamo affrontando "un periodo di pericolo nucleare che non si vedeva dal culmine della Guerra Fredda. "

Le armi nucleari sono le armi più letali. Se scoppia un'incontrollabile guerra nucleare, porterà la società umana nell'abisso della distruzione. Uno studio pubblicato di recente mostra che una guerra nucleare su vasta scala tra Stati Uniti e Russia porterebbe alla morte di oltre 5 miliardi di persone in tutto il mondo.

Ora sta emergendo un segnale pericoloso: indipendentemente dal fatto che le parti sfoghino o meno la rabbia o parlino in grande, la frequenza delle discussioni sulle armi nucleari è in aumento. Ma le armi nucleari non sono affatto una granata che può essere legata in vita e portata fuori per mettersi in mostra a proprio piacimento per spaventare le persone. L'escalation a spirale della guerra è spesso imprevedibile. Sulla questione della guerra nucleare, non c'è pillola per il rimpianto.

Pertanto, è imperativo che le parti interessate raffreddino la situazione il prima possibile e creino le condizioni per promuovere i colloqui di pace. Va notato che l'attuale "tensione nucleare" deriva da un forte senso di insicurezza nei giochi geopolitici. Un motivo importante è che la possibilità di conflitto tra le maggiori potenze è in aumento e la stabilità strategica globale viene rapidamente influenzata. E una semplice verità è che più pacifico e stabile è l'ambiente, più densa sarà la polvere sulle armi nucleari. Ma una volta che il mondo sarà catturato nel circolo vizioso di "cercare maggiore sicurezza - diventare meno sicuro - desiderare di più per la sicurezza assoluta", le armi nucleari saranno probabilmente eliminate e lucidate.

A peggiorare le cose, il sistema di non proliferazione nucleare è più fragile che mai. A questo proposito, gli Stati Uniti e l'Occidente dovrebbero assumersi la responsabilità principale. Nel corso degli anni, il "doppio standard nucleare" degli Stati Uniti e dell'Occidente è stato come un ago, che punge gli sforzi globali di non proliferazione nucleare, formando scappatoie una dopo l'altra, determinando una soglia nucleare più bassa e una difficile situazione in cui è difficile prevenire la proliferazione nucleare.

Inoltre, gli Stati Uniti, spinti dalla mentalità della Guerra Fredda, hanno rafforzato la politica di blocco e le alleanze militari, cercato un vantaggio strategico assoluto, provocato il confronto tra i campi in entrambe le estremità del continente eurasiatico e promosso il dispiegamento in avanti di missili nucleari e altre forze strategiche . La serie di mosse negative è il punto cruciale della "tensione nucleare".

Oggi Washington è l'attore più attivo sulla scena internazionale nell'esprimere "preoccupazioni" sulla guerra nucleare. Crediamo che se Washington intende quello che dice, come potenza nucleare e unica superpotenza mondiale, dovrebbe fare di più intraprendendo azioni concrete per alleviare il senso di insicurezza nella comunità internazionale, soprattutto tra le maggiori potenze.

Ad esempio, può interrompere lo sviluppo e il dispiegamento di sistemi antimissilistici globali, smettere di cercare di dispiegare sistemi missilistici a raggio intermedio a terra all'estero, ritirare le armi nucleari dispiegate all'estero il prima possibile e astenersi dal replicare accordi di "condivisione nucleare" in qualsiasi forma nella regione Asia-Pacifico, ecc. Solo se gli Stati Uniti lo faranno per primi, saranno in grado di presentare richieste agli altri.

Gli Stati Uniti e la Russia, che possiedono i più grandi arsenali nucleari, dovrebbero effettivamente adempiere alla loro responsabilità storica speciale e preferenziale per il disarmo nucleare e ridurre ulteriormente i rispettivi arsenali nucleari in modo significativo e sostanziale in modo verificabile, irreversibile e giuridicamente vincolante, in modo da creare le condizioni per l'eventuale raggiungimento del disarmo nucleare totale e completo. Inoltre, invitiamo gli Stati dotati di armi nucleari ad abbandonare le loro strategie di deterrenza nucleare incentrate sugli attacchi preventivi. Come è noto, la Cina è l'unico tra i cinque Stati dotati di armi nucleari ad aver promesso di "non utilizzare prima" le armi nucleari. Non utilizzerà né minaccerà di usare armi nucleari contro stati non dotati di armi nucleari o zone libere da armi nucleari. Svolge un ruolo estremamente importante nella riduzione dei rischi nucleari e nella prevenzione dei conflitti nucleari. Ci auguriamo che altri stati dotati di armi nucleari, in particolare le potenze nucleari, possano seguire l'esempio della Cina.

All'inizio di quest'anno, i leader dei cinque Stati dotati di armi nucleari, tra cui Cina, Russia, Stati Uniti, Regno Unito e Francia, hanno rilasciato la Dichiarazione congiunta dei leader dei cinque Stati dotati di armi nucleari sulla prevenzione della guerra nucleare e sulla prevenzione della corsa agli armamenti, affermando che "una guerra nucleare non può essere vinta e non deve mai essere combattuta". La prevenzione della guerra nucleare è fondamentale per mantenere la stabilità strategica globale e garantire la sicurezza intatta per tutti. Solo in questo modo le armi nucleari a portata di mano possono "servire a scopi di difesa, scoraggiare l'aggressione e prevenire la guerra" e creare un ambiente sicuro più favorevole alla promozione del disarmo e, in definitiva, alla costruzione di un mondo libero dalle armi nucleari.


(fonte: https://www.globaltimes.cn/page/202209/1275933.shtml?id=12)