«ГЕННАДИЙ БАНЩИКОВ: РУССКИЙ КОМПОЗИТОР»
Gennadij Bànshikov o Banscikov (Геннадий Банщиков, 1943) compositore russo. Ha studiato composizione al Conservatorio di Mosca con Serghej Balassanjan, poi al Conservatorio di Leningrado con Boris Arapov, sotto la cui direzione ha anche completato i suoi studi post-laurea nel 1966-1969. Nel 1967, Banshikov fu ammesso all'Unione dei compositori dell'URSS. Dal 1974 insegna al Conservatorio di Leningrado. La carriera di Gennadij Banshikov è iniziata negli anni '60. Anche allora, durante gli anni di studio al conservatorio e alla scuola di specializzazione, Gennadij Banshikov ha scritto una serie di composizioni luminose e mature. Il suo stile compositivo si formò all'incrocio di tendenze provenienti dalla scuola classica russa nella rifrazione di Dmitrij Shostakovich, e dalla forte influenza del tardo romanticismo austro-germanico e della scuola della Nuova Vienna. La musica di Richard Strauss ha avuto un'influenza importante sul suo lavoro. Banshikov ha espresso il suo atteggiamento nei confronti di questo compositore in una dedica alla memoria di Richard Strauss della sua opera «Come Ivan Ivànovich ha litigato con Ivan Nikìforovich» («О том, как поссорились Иван Иванович с Иваном Никифоровичем»), nonché una dedica a un concerto per orchestra da camera «Rubrica telefonica» («Телефонная книга») e una citazione nel Trio Sonata. Lo stile di Banshikov combina abilità tecnica, professionalità, moderazione accademica, caratteristica della scuola di composizione di Leningrado-Pietroburgo, con impulsività e intensità emotiva. Senza abbandonare i moderni metodi di composizione, Banshikov, tuttavia, non consente un'inutile modernizzazione del suo linguaggio musicale. Opere come l'opera-parodia «L’Amore e Silin» («Любовь и Силин»), «Come Ivan Ivànovich ha litigato con Ivan Nikìforovich» («О том, как поссорились Иван Иванович с Иваном Никифоровичем»), «Che disgrazia l'ingegno!» («Горе от ума»), ecc., rivelano il senso dell'umorismo intrinseco del compositore, spirito, ironia. Banshchikov ha la sua distinta personalità di compositore. Nel suo lavoro si nota la predominanza di emozioni tragicamente colorate, una tensione speciale nell'intonazione e nella sfera ritmica, la rigidità della struttura armonica, ma allo stesso tempo la sua musica è caratterizzata da un lirismo speciale e un'espressione intima. Si tratta sempre di un'affermazione in prima persona, espressione di un atteggiamento soggettivo, quasi sempre tragico. Il libro di testo «Le Leggi della strumentazione funzionale» («Законы функциональной инструментовки»), che riflette molti anni di esperienza nell'insegnamento e nel lavoro creativo del compositore, rivela i modelli generali alla base della strumentazione classica.
MUSICA LIRICA:
«La leggenda resta» (1967) «Осталась легенда»
«Amore e Silin» (1968) «Любовь и Силин»
«Come Ivan Ivanovich ha litigato con Ivan Nikiforovich» (1971) «Опера о том, как поссорились Иван Иванович с Иваном Никифоровичем»
«La morte del cornetto Kljauzov» (1976) «Смерть корнета Кляузова»
«Che disgrazia l'ingegno!» (1982) «Горе от ума»
«Amante di Melpomene» (2002) «Любовник Мельпомены» (2002)
BALLETTI:
«Vestris» (1969) «Вестрис»
«Poema coreografico» (1980) «Хореографическая поэма»
«Tragedia ottimista» (1985) «Оптимистическая трагедия»
«La Dama di picche» (1989) «Дама пик»
«Sciamano e Venere» (1993) «Шаман и Венера» (1993)
CANTATE:
«Architetti» (1964) «Зодчие»
«In memoria di García Lorca» (1965) «Памяти Гарсиа Лорки»
«Ceneri nelle palme» (1979) «Пепел в ладонях»
«Notturno di San Pietroburgo» (1985) «Петербургский ноктюрн»
«Al Creatore» (1989) «Творцу»
«Nuvole» (1995) «Облака»
MUSICA D'ORCHESTRA:
Quattro sinfonie (1967, 1977, 1988, Eternal Flame, 1985)
Concerto per pianoforte (1963)
Concerto per tromba (1963)
Cinque Concerti per violoncello (1962, 1964, n.3 per violoncello solo 1965, n.4 «Duodecimet» 1966, 1970)
«Rubrica telefonica», concerto per orchestra da camera e segreteria telefonica (1991)
LAVORI DA CAMERA:
Quattro momenti fugaci per violoncello e pianoforte (1963)
Sonata per viola e pianoforte (1964)
Piccolo duetto per violino e pianoforte (1965)
Quattro pezzi per clarinetto e pianoforte (1968)
Sonata per clarinetto e pianoforte (1972)
Trio Sonata per violino, viola e violoncello e pianoforte (1972)
Sonata per flauto e pianoforte (1975)
Quattro sonate per fisarmonica a bottoni (1977, 1985, 1987, 2002)
Quartetto d'archi (1982)
Sonata per arpa e organo (1987)
Ciclo vocale per soprano e pianoforte)
PER PIANOFORTE:
«Sillogismi» (1964)
Sonatina-ostinato (1978)
Cinque sonate (1968, 1973, 1974, 1988, 1998)
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