 Zarevich 
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 «ANDREA CAMILLERI: UNO SCRITTORE ITALIANO»
«ANDREA CAMILLERI: UNO SCRITTORE ITALIANO»
«АНДРЕА КАМИЛЛЕРИ: ИТАЛЬЯНСКИЙ ПИСАТЕЛЬ»
17 luglio 2019 È morto Andrea Camilleri, noto scrittore italiano e creatore del Commissario Montalbano. Aveva 93 anni. Un mese fa, il 17 giugno 2019, era stato ricoverato all'ospedale Santo Spirito a Roma per un arresto cardiaco. Il Maestro siciliano nonostante l'età e la cecità non si era ancora deciso ad andare in pensione: «Se potessi, vorrei finire la mia carriera seduto in una piazza a raccontare storie e alla fine del mio canto passare tra il pubblico con la coppola in mano», diceva. E così Camilleri continuava a creare e raccontare storie, ma anche a impersonare personaggi sul palcoscenico dei teatri italiani: anche in questi ultimi giorni stava preparando il suo debutto alle antiche Terme di Caracalla con lo spettacolo Autodifesa di Caino. Su Salvo Montalbano l'autore aveva scritto ben trenta romanzi e il commissario era diventato per lui un compagno di vita, che lo aveva accompagnato per ben 25 anni: il primo romanzo, La forma dell'acqua, era uscito nel 1994. In realtà lo scrittore aveva intenzione di terminare la serie di romanzi su Montalbano con il secondo, Il cane di terracotta, e fu l'editrice Elvira Sellerio a convincerlo, per la gioia dei tanti lettori affezionati. Man mano che la saga cresceva, però, la fantasia si intrecciava con la realtà fino a comprendere molte delle miserie umane e italiane dei nostri tempi. L'ultimo romanzo, «Il cuoco dell'Alcyon», era uscito il 30 maggio 2019 ed era in testa alle classifiche. La carriera di scrittore di Camilleri, nato a Porto Empedocle (in provincia di Agrigento) nel 1925, era iniziata nel lontano 1978 con la pubblicazione de «Il corso delle cose» e da allora la lunga lista delle opere dell'autore aveva visto alternarsi romanzi storici a gialli. Ma la cosa più sorprendente è che Andrea Camilleri ha ancora qualcosa in serbo per i suoi lettori: anni fa il Maestro scrisse un ultimo Montalbano che consegnò al suo editore perché lo conservasse per poi pubblicarlo dopo la sua morte.
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