«IL QUARANTUNESIMO» «СОРОК ПЕРВЫЙ» «THE FORTY-FIRST»
Film realizzato nel 1956 dal regista Grigorij Ciukhraj sull’omonimo romanzo di Boris Lavreniov.

La storia di una ragazza che combatte coi partigiani, attraversa con un gruppo di compagni steppe e deserti e dopo molte pene e peripezie si trova sola su un'isola deserta con un prigioniero «bianco» che le era stato affidato. I due giovani s'innamorano l'uno dell'altro, ma la ragazza ammazza l'amico quando giungono all'isola dei soldati «bianchi», dato che aveva ricevuto l'ordine di non lasciar fuggir vivo il prigioniero.
È una bella e triste storia del quarantunesimo…


Ultima modifica di Zarevich il 31 Ott 2018 12:48, modificato 1 volta in totale 




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Zarevich

Questo è uno dei rari film sovietici che è stato doppiato in italiano. Devo procurarmelo. Di questo regista avevo già visto "la Ballata di un soldato", film molto bello.
  

«IL QUARANTUNESIMO» «СОРОК ПЕРВЫЙ» «THE FORTY-FIRST»
https://www.youtube.com/watch?v=YHqshAcAbxo

Il film del 1956 «IL QUARANTUNESIMO» («СОРОК ПЕРВЫЙ») del celebre regista Grigorij Ciukhraj (Григорий Чухрай, 1921-2001) è la seconda riduzione cinematografica dell’omonimo racconto lungo di Boris Lavreniov. La prima riduzione è stata realizzata nel 1926 dal regista Jakov Protazanov. L’azione del romanzo di Boris Lavreniov si svolge negli anni della guerra civile, fra i cosiddetti «Rossi» e «Bianchi». Nel film di Grigorij Ciukhraj due ruoli principali, il ruolo della ragazza, fuciliere «rossa» Mariutka (Марютка) e il ruolo del tenente «bianco» Vadìm Govorùkha-Otrok  (Вадим Говоруха-Отрок) interpretano Izolda Izvìtskaja (Изольда Извицкая, 1932-1971 ) e Oleg Strizhènov (Олег Стриженов, 1929). Al Х Festivale del Cinema a Cannes (1957) il film del regista sovietico ricevette il premio della giuria «Per la sceneggiatura originale, per umanismo e romantica». Prima di guardare il film, sarebbe bello leggere il racconto lungo «Сорок первый» («Il quarantunesimo», 1924) di Boris Lavreniov (Борис Лавренёв, 1891-1981), il celebre scrittore e poeta, il noto drammaturgo e il corrispondente. Dall’anno della realizzazione del film (1956) sono passati moltissimi anni, ma questo film è immortale e si guarda sempre con grande interesse, come per la prima volta.
  




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Zarevich