«IL MORTAIO, IL PESTELLO E LA SCOPA»
«СТУПА, ПЕСТ И ПОМЕЛО»

«Jagą, la Maga-magą, che arrivava volando seduta nel mortaio: col pestello spronava, con la scopa spazzava per disperdere le tracce. Fi, fi, fuh! Sento odor di carne umana! Chi c’č qui?»

La strega e l’abitante del folto bosco Bąba Jagą (Баба Яга) ammira muoversi e circolare seduta nel mortaio attrezzato dal «motore meraviglioso e incomprensibile». Ma perché nella mitologia russa il mortaio č legato all’immagine della veggente e della maga Baba Jagą? Baba Jagą o come il suo nome traducono spesso dal russo all’italiano la Jagą Maga-Magą, mangia i cristiani come niente, con le ossa e tutto. Baba Jagą possiede qualche attributo stabile: lei sa fare la strega, sa volare seduta nel mortaio, vive nel folto bosco nella casupola su zampe di gallina. Attira dei bei giovini o dei piccoli bambini per mangiarli. Le sue vittime inseguie volando seduta nel mortaio, col pestello spronava e con la scopa spazzava per disperdere le tracce.

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