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«LA RUSSIA: L'IMMAGINE DEL NEMICO»
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Messaggio «LA RUSSIA: L'IMMAGINE DEL NEMICO» 
 
Hannes Hofbauer Ханнес Хофбауэр
«FEINDBILD RUSSLAND: GESCHICHTE EINER DÄMONISIERUNG»
«LA RUSSIA: L’IMMAGINE DEL NEMICO: LA STORIA DI UNA DEMONIZZAZIONE»
«РОССИЯ: ОБРАЗ ВРАГА. ИСТОРИЯ ОДНОЙ ДЕМОНИЗАЦИИ»

All’Europa Occidentale lo chiamano «der Russe» cioè «il Russo». Il pubblicista austriaco Hannes Hofbauer (Ханнес Хофбауэр, nato nel 1955 a Vienna) ha scritto il libro: «Feindbild Russland: Geschichte einer Dämonisierung» = «La Russia: l’immagine del nemico: La storia di una demonizzazione» = «Россия: образ врага. История одной демонизации». In Austria, in Svizzera e in Germania questo libro di Hannes Hofbauer è stato ristampato sei volte. In Russia il suo libro è stato noto grazie al celebre direttore d’orchestra del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo Valerij Ghèrghiev (Валерий Гергиев). Il libro è stato tradotto dal tedesco al russo. L’autore del libro Hannes Hofbauer è arrivato a Mosca alla presentazione russa del suo libro.  



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Zarevich
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Messaggio «LA RUSSIA: L'IMMAGINE DEL NEMICO» 
 
«LO STORICO AUSTRIACO: L'IMMAGINE DELLA RUSSIA IN OCCIDENTE NON È AMICHEVOLE»

Lo storico austriaco Hannes Hofbauer in occasione della presentazione della versione russa del suo libro «La Russia: l'immagine del nemico» per parlare di come è cambiata l’immagine della Russia in Occidente negli ultimi tempi.

DOMANDA:
Come è cambiata l'immagine della Russia in Occidente dopo l'uscita del suo libro nel 2016? È più amichevole?

RISPOSTA:
«L'immagine della Russia non è più amichevole. Con l'introduzione delle prime sanzioni nel marzo 2014 c'è stata una certa sorpresa tra la gente per l'improvvisa introduzione delle sanzioni contro la Russia. Molti non capiscono. Prima di tutto, soffre l'economia legata al commercio con la Russia. Ma anche la gente comune non capisce perché la Russia è improvvisamente dipinta come il nemico. Nel frattempo, l'immagine del nemico è amplificata dai media. Per molto tempo la gente pensava che queste sanzioni fossero una sciocchezza. Ma non ci hanno danneggiati. Gli americani stanno inasprendo le sanzioni. E le voci contrarie ad esse tacciono.D'altra parte, gli Stati Uniti sono profondamente contrari alla Russia. Ma Donald Trump non si oppone alla Russia… da parte sua continuano i segnali di voler condurre una politica equilibrata nei confronti della Russia. Come la proposta di riammettere la Russia al G8, che però è stata criticata dalla Germania».

DOMANDA:
Riguardo l'incontro tra Trump e Putin, cosa ne pensa dell'offerta di mediazione da parte di Vienna?

RISPOSTA:
«Sarebbe bello se si tenesse questo incontro. Sarebbe pure logico in un momento di tensione. Ci sono due guerre in corso, nella parte orientale dell'Ucraina e in Siria, tra Stati Uniti e NATO da una parte e la Russia e i suoi alleati dall'altra. Ora è il momento di tenere un tale incontro. Esso non può portare niente di brutto ma solo di buono. Perfino se il primo incontro non porterà grandi risultati. Bisogna dire che la posizione occidentale è diversa. Per esempio, mi ha sorpreso che Angela Merkel all'offerta Trump di riammettere la Russia al G8 abbia subito risposto no senza pensare… questo non è un buon segno. È necessario che Putin e Trump si incontrino ora».

DOMANDA:
Perché Angela Merkel si comporta così? Recentemente ha parlato con Putin a Sochi, e sembrava che la situazione tra la Germania e la Russia fosse migliorata un po'…?.

RISPOSTA:
«Che l'Unione Europea non sia più unita è noto da tempo. Non esiste una politica estera europea, ognuno suona il suo strumento. Ma non c'è più neppure una politica unita statunitense. Questo è qualcosa di nuovo. Almeno negli ultimi anni, perché il presidente attuale non ha legami con il complesso militare-industriale. Il complesso militare-industriale, a mio parere, ha un grande potere negli Stati Uniti. È chiaramente contro la Russia, e Donald Trump non può, o forse non vuole cambiare niente.Ma a causa delle sanzioni, che il Senato e il Congresso hanno inasprito quest'anno, è diventato chiaro che il presidente degli Stati Uniti da solo non può più rimuovere le sanzioni».

DOMANDA:
I politici britannici chiedono di boicottare i Mondiali di Russia. Cosa ne pensa della politica associata con il calcio?

RISPOSTA:
«Si dice sempre che lo sport non deve diventare uno strumento politico. Ma è sempre stato uno strumento politico. Dipende in quale direzione lo si usi… ci sono delle forze potenti che vorrebbero usarlo per mettere un altro cuneo tra Occidente e Russia. Questo è male. D'altra parte, alla fine, tutto dipende da chi sta gioca in finale!».

«SPUTNIK» 2018

  




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Zarevich
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