«OPRICHNIK» di Piotr Ciajkovskij
Opera teatrale in 4 atti e 5 quadri

Prima di scrivere dell’opera di Ciajkovskij «Oprìchnik» («Опричник») si dovrebbe spiegare il significato della parola «Oprìchnina» («Опричнина») da cui deriva «Oprichnik».

È un sistema di provvedimenti o di misure straordinarie ed eccezionali introdotte dallo Zar Ivan IV il Terribile negli anni 1565-1572 nella politica interna per la disfatta dell’opposizione dei boiari e dei principi. In realtà era un terrore statale contro gli avversari e nemici dello Zar Ivan.
Dalla parola «Oprìchnina», che indica un periodo storico, deriva l’altra parola «Oprìchnik» («Опричник»), che è un uomo al servizio dell’esercito d’Oprichnina, cioè della guardia o del corpo militare scelto di Ivan il Terribile.
Gli Oprìchniki, gli ufficiali della guardia, erano di ceto diverso. Dai principi, boiardi e nobili ai popolani. Simbolo degli oprìchniki erano la testa di cane e la scopa che simboleggiavano la fermezza e decisione di «mordere e scopare tradimento»  («выгрызть и вымести измену»).
Gli oprichniki rinnegavano le loro famiglie e prestavano giuramento di fedeltà allo Zar Ivan. I più noti oprichniki erano il nobile Maljùta Skuràtov (дворянин Малюта Скуратов), il boiardo Aleksej Basmànov (боярин Алексей Басманов), il principe Afanassij Viàzminskij (князь Афанасий Вяземский).
Etimologicamente la parola Oprichnina deriva dall’antica parola russa «опричь» («oprich»), che significa «isolato» o «particolare».
Alla storia dell'epoca di Ivan il Terribile e della sua Oprichnina sono stati dedicati una gran quantità di libri e lavori storici. Anche sul nostro forum www.ArcaRussa.it sono stati dedicati alcuni post.

Torniamo però all’opera lirica in 4 atti e 5 quadri di Piotr Ciajkovskij «OPRICHNIK»
«OPRICHNIK» è tratto dall'omonimo dramma dello scrittore russo Ivan Lazhèchnikov (Иван Лажечников). Tragedia che illustra la Russia del Cinquecento, all'epoca Moscovia e sul cui sfondo storico, spicca la crudele figura dello zar Ivan il Terribile.
Ciajkovskij fu attratto da questa figura dello Zar Ivan, scegliendo questo romanzo per la sua omonima opera e scrivendo lui stesso il libretto. In tutto «OPRICHNIK» infatti, più dell'intreccio centrale, spicca l'ambiente circostante e lo sfondo storico dove domina, anche se non visto, il nome di Ivan il Terrìbile e della sua guardia del corpo. L'oprìchnina, istituita dal sovrano come corpo militare e sciolta dopo sette anni di prepotenze e angherie. L'unico vero personaggio di carattere è la principessa Moròzova, madre di Andrej.
L'opera fu composta tra l'estate del 1870 e il l’aprile del 1872, ed fu rappresentata per prima volta nell'aprile del 1874, al Teatro Mariìnskij di San Pietroburgo, ottenendo subito un grande successo.

PIOTR CIAJKOVSKIJ «OPRICHNIK» («OПРИЧНИК»)
Opera teatrale in 4 atti e 5 quadri su libretto proprio da un dramma di Ivan Lazhèchnikov (Иван Лажечников)
PERSONAGGI E INTERPRETI:
II Principe Zhemciùzhnyj – Aleksej Koroljov (basso)
Natalia – Natalia Rozhdèstvenskaja (soprano)
Molcian Mitkòv – Vassilij Tiutjunik (basso)
Bojara Moròzova – Ludmila Legostajeva (mezzosoprano)
Andrej Moròzov, suo figlio – Dmitrij Tàrkhov (tenore)
Basmànov, giovane oprichnik – Zara Dolukhànova (contralto)
II Principe Viàzminskij – Konstantin Poljaev (baritono)
Zakhàrjevna, nutrice di Natalia – Anna Klescejeva (mezzosoprano)
Popolo, oprtchnik's, ancelle, servi del Principe Zhemciuzhnyj
L'azione si svolge a Mosca (1560 circa)
Coro e Orchestra della Radio
Direttore: Aleksandr Orlov
Registrato: 1948 (CD)



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Zarevich

PIOTR CIAJKOVSKIJ «OPRICHNIK» («OПРИЧНИК»)
Opera teatrale in 4 atti e 5 quadri su libretto proprio da un dramma di Ivan Lazhèchnikov (Иван Лажечников)
Sintetica esposizione dell’Opera
Краткое содержание оперы

ATTENZIONE!
La riproduzione totale o parziale dell'esposizione sintetica dell'Opera di PIOTR CIAJKOVSKIJ «OPRICHNIK», in qualunque forma, su qualsiasi supporto e con qualunque mezzo è proibita senza espressa autorizzazione del forum arcarussa.it.

ATTO PRIMO:
Il giardino della residenza del principe Zhemciùzhnyj (князь Жемчужный). Il nobile riceve la visita dell'anziano Molchàn Mitkòv (Молчан Митков), che chiede in sposa la figlia Natalia (Scena: Molciàn e il Principe Zhemciùzhnyj). Il principe accetta, nonostante l'età dell'altro, avvertendolo però che non avrà nessuna dote. Più tardi arriva Natalia accompagnata da un corteo di damigelle e dalla governante Zakhàrjevna (Захарьевна). Natalia si lamenta della vita noiosa e da reclusa che è costretta a fare nel palazzo, nelle stanze alte della residenza destinate alle donne. Lei canta la «canzone malinconica dell'usignolo» (Coro delle Fanciulle e la Canzone di Natalia). Poi il gruppo si disperde. Arrivano quindi Andrej Moròzov (Андрей Морозов), un boiardo, il giovane oprichnik, l'amico Basmànov (Басманов) e una piccola schiera di oprìchniki, le guardie dello zar Ivan il Terribile. (Scena: Basmànov, Andrej e Coro degli Oprìchniki). Andrej ama Natalia, che si é promessa a lui, contro il volere del padre, e l'amico Basmànov e le guardie vogliono aiutarlo ad incontrarla. Rimangono soli i due amici e Andrej confida all'altro che ha intenzione di arruolarsi tra gli oprichniki, per ottenere dallo zar giustizia dei soprusi subiti in passato. Infatti tempo fa, il principe Zhemciùzhnyj uccise suo padre, un nobile, depredando la famiglia di tutti i beni e riducendoli in miseria e adesso lui vuole riscattarsi e sposare Natalia. Basmànov però gli consiglia di correre prima da sua madre, per ottenere il consenso di arruolarsi, lo convince ad accettare una somma di danaro, che gli restituirà In seguito e poi si allontanano. (Arioso di Basmànov). Dai cespugli compare Natalia, che ha ascoltato il dialogo ed é angosciata per ciò che vuole fare il suo amato Andrej (Arioso di Natalia e Coro delle Fanciulle).
ATTO SECONDO:
Quadro 1°
La principessa Moròzova, madre di Andrej, piange in una misera capanna al ricordo delle angherie subite in passato dal perfido Zhemciùzhnyj (Scena e Aria di Moròzova). Ma si propone, fortemente, di accettare la triste sorte che le è toccata, sopportando il dolore e la miseria. Arriva suo figlio Andrej che porgendole la borsa piena di soldi, le dice che i tempi stanno cambiando e di gettarsi alle spalle il passato. Le dice anche che il denaro lo ha avuto da Basmànov, braccio destro dello Zar. In un primo momento la madre non accetta il denaro, dicendo che sicuramente saranno macchiati coi sangue, e mette in guardia il figlio dalla pericolosità di Basmànov e del terribile sovrano. Ma Andrej la rassicura e le dice che quei soldi furono affidati da suo padre a Basmànov, quando si erano trovati a combattere assieme. Allora la madre prende i soldi raccomandandogli di non macchiare l'onore paterno e infine gli da la sua benedizione. (Scena e Duetto di Andrej e Moròzova)
Quadro 2°
Il quartiere dello zar, il Borgo Aleksàndrovskij (Алексàндровская Слободà). Intorno ad una mensa imbandita gli oprichniki inneggiano allo zar, ma sono interrotti dal principe Viàzminskij (князь Вязьминский) che li invita a non disturbare il sonno del Sovrano. (Coro degli Oprìchniki) Arriva Basmànov che porta la notizia dallo zar di accogliere tra loro Andrej. Viàzminskij é furente, non può accettare che tra di loro ci sia il figlio di un suo acerrimo nemico, e in segreto spera di riuscire a vendicarsi. Andrej viene poi chiamato a prestare giuramento di assoluta fedeltà allo zar, senza avere nessun altro dovere e nessun altra affetto, neppure per la madre o per Natalia. (Scena: il Principe Viàzminskij, Basmànov, Andrej). Il giovane a questo punto non accetta, ma quando Viàzminskij gli ricorda quale tremenda punizione si abbatterà su di lui in caso di tradimento, senza avere altra possibilità, perché rifiutare significherebbe morire, giura fedeltà e tutti inneggiano allo zar. (Arioso di Andrej e finale del Secondo Atto. Scena di Giuramento).

ATTO TERZO:
Una piazza a Mosca. Il popolo si lamenta e dispera per essere stato abbandonato dalla guida dello zar che si è trasferito lontano. Arriva la principessa Moròzova che teme per la sorte del figlio. Vuole andare a pregare in una vicina chiesa, ma un gruppo di ragazzi la insulta strattonandola e lasciandola stupita per tale gesto. Mentre va verso la chiesa sopraggiunge di corsa Natalia che si getta tra le sue braccia. La povera ragazza è fuggita di casa, dove viveva segregata in attesa del suo triste destino, e chiede aiuto e protezione. La donna la mette in guardia perché é pericoloso disubbidire a un padre cosi potente e determinato, ma Natalia dice che preferisce morire piuttosto che sposare quel vecchio e rinunciare ad Andrej. (Scena: Morozòva, Duetto di Moròzova e Natalia)
Arriva il principe Zhemciùzhnyj, accompagnato dal suo seguito, in cerca della figlia. Alla sua vista Natalia si inginocchia in lacrime davanti a lui, invocando clemenza. Anche Moròzova, invano, tenta di indurlo a cedere, ma il principe ordina ai suoi servitori di legare la figlia e di condurla via. Improvvisamente compare un gruppo di oprichniki, tra cui Basmànov e Andrej. Moròzova riconosce subito, con orrore, il figlio arruolato tra i pretoriani dello zar. Ella era all'oscuro di tale scelta. Basmànov, allora, consapevole del pericolo che corre Andrej, cerca di allontanarlo, ma lui, rompendo il giuramento, si rivolge lo stesso alla madre spiegandole che dietro l'arruolamento c'è il nobile intento di guadagnare denaro e di vendicare la morte del padre. Nonostante ciò la madre, sconvolta, maledice il figlio e cade a terra priva di sensi. Andrej ha infranto il patto, parlando con la madre e subito dopo con Natalia, perciò Basmànov lo avverte che l'unica possibilità di salvezza è chiedere allo zar in persona di essere sciolto dal giuramento. Sperando nella sua misericordia, tutti partono verso la reggia del sovrano.
ATTO QUARTO:
La Reggia dello Zar. Le cose sembrano essere andate bene. Tutti si apprestano a festeggiare le imminenti nozze di Natalia e Andrej (Danze degli Oprìchniki). Il giovane è felice di essere stato sciolto dal giuramento, anche se gli dispiace dover abbandonare i suoi compagni. Basmànov però gli ricorda che finché dura il banchetto, cioè fino alla mezzanotte, lui è ancora un oprichnik, devoto allo zar, e brindano assieme. Natalia invece è turbata da sinistri presagi, sembra che un'aura oscura e minacciosa avvolga tutta la festa, e non vede l'ora che termini tutto. Infatti non si sbaglia. (Scena: Andrej, Coro degli Oprìchniki, Duetto di Andrej e Natalia). Basmànov, turbato, confessa all'amico che su di lui incombono gravi minacce, a causa del suo comportamento. Ma Andrej sembra non preoccuparsi di niente. Arriva il prìncipe Vjàzminskij e annuncia che lo zar vuole vedere la sposa. Per Andrej è un grande onore essere ricevuti dal Sovrano, ma quando capisce che Natalia deve presentarsi da sola, rifiuta di lasciarla andare senza di lui. Gli oprìchniki gli ricordano che egli ancora deve obbedienza allo zar e non può infrangere un'altra volta il giuramento. Inutilmente Basmànov cerca di fargli credere che è solo un gioco me Andrej si rifiuta ancora di lasciare andare l'amata. Ma non c'è niente da fare. Natalia viene trascinata via svenuta, mentre lui viene catturato e condotto al supplizio. Come ultima scena Vjàzminskij conduce la principessa Moròzova e la obbliga ad assistere all'esecuzione del figlio. (Scena. Quartetto: Natalia, Basmànov, Andrej, il Principe Viàzminskij) La donna non regge alla vista e cade a terra priva di vita, mentre gli opricniki cantano l'inno di gloria allo zar.


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Zarevich

Purtroppo non conosco altre incisioni, anche se è possibile che circolino registrazioni delle ultime messinscene, intorno al 2000 - una moscovita e l'altra cagliaritana (sí, sí, avete letto correttamente).
Posseggo entrambe incisioni elencate da Zarevich, ma ho ascoltato soltanto quella piú recente. Vidi a Mosca l'incisione piú vecchia soltanto nel formato mp3, abbinata ad un'altra opera (non ricordo quale).
Zarevich, sei sicuro che Čajkovskij non componesse un dramma e non un romanzo di Lažečnikov? Il fatto che mi ci fa pensare è la struttura generale del libretto e dell'opera ed in particolare il fatto che dopo il preludio (del tipo potpourri, a mio avviso, il pezzo meno riuscito dell'opera ed il preludio operistico meno riuscito del compositore) l'azione cominci con un dialogo invece del solito coro.
Il finale dell'opera propriamente detto mi ricorda drammaturgicamente il finale del Trovatore: il nemico giurato del protagonista trascina la madre di costui alla finestra perché ella veda la sua esecuzione. La situazione drammaturgica dell'ultimo quadro come tale invece mi ricorda un'opera ungherese: "Hunyadi László" di Ferenc Erkel: il giovane protagonista cade vittima d'un complotto dei suoi nemici e viene trascinato all'esecuzione dal proprio festino nuziale. Anche lí la madre del protagonista assiste all'esecuzione del figlio, ma musicalmente la scena nell'opera ungherese è risolta come marcia funebre e grande aria della madre del protagonista.
La scena piú forte de L'Opričnik di Čajkovskij è senza dubbio il secondo finale. All'ascolto fui già colpito dal preludio di questa scena: un contrasto di musica calma di carattere religioso, quasi di preghiera, e quella che dipinge la vera natura degli opričniki: feroci, minacciosi, selvaggi, sfrenati, perfidi, si comportano come se per loro non esistesse legge alcuna. Il tormento d'Andrej è musicato in modo del tutto convincente. La parte d'Andrej è particolarmente difficile: la sua parte è centrata sul passaggio ed egli deve farsi sentire attraverso la densa orchestrazione di questo quadro (ma non soltanto). Anche psicologicamente è una parte piuttosto difficile da risolvere. La sua madre, la principessa Morozova, è un personaggio forte e rigido, mentre Natalja, la fidanzata d'Andrej, è piuttosto convenzionale, anche se ha il coraggio di contraddire il padre. Il giovane Basmanov è una figura ambigua: è amico di Morozov e gli vuole bene, ma non capisce che l'opričnina non è l'organizzazione adatta per il labile ed impulsivo Morozov e, finalmente, proprio l'ingresso nell'opričnina è quello che causa la sua rovina.
  




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Огненный ангел

PIOTR CIAJKOVSKIJ
«OPRICHNIK» «OПРИЧНИК»
Opera teatrale in 4 atti e 5 quadri su libretto proprio da un dramma di Ivan Lazhèchnikov (Иван Лажечников)
 
PERSONAGGI E INTERPRETI:
II Principe Zhemciuzhnyj - Evghenij Vladìmirov (basso)
Natalia - Tamara Milàshkina (soprano)
Molcian Mitkòv - Vladimir Matòrin (basso)
Bojara Moròzova - Larissa Nikìtina (mezzosoprano)
Andrej Moròzov, suo figlio - Lev Kuznetsòv (tenore)
Basmànov, giovane oprichnik - Raìssa Kòtova (contralto)
II Principe Viàzminskij - Oleg Klènov (baritono)
Zakhàrjevna, nutrice di Natalio - Nina Derbina (mezzosoprano)
Popolo, oprichnik's, ancelle, servi del Principe Zhemciuzhnyj
L'azione si svolge a Mosca (1560 circa)
Coro e Orchestra della Radio e dello TV
Maestro del coro - Clavdij Ptitsa
Direttore: Ghennàdij Provatòrov (CD)
  




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Zarevich

Piotr Ciajkovskij si rivolse a un nuovo concetto di opera dopo due ovvi fallimenti, che furono chiamati «Voevoda» e «Ondine». Nel 1870, lo stesso compositore riprese il libretto, la cui base vide nella tragedia di Ivan Lazhechnikov «L'Oprichnik». Quest'opera, scritta in versi bianchi, racconta i tempi di Ivan il Terribile. Il lavoro procedeva lentamente: Ciajkovskij era insoddisfatto della trama, affinato il dramma, trasformato la storia dell'opposizione boiardo nel dramma di un giovane che va al tagliere per il bene della sua amata. Ci sono voluti un totale di due anni per completare il punteggio. Un altro anno è stato dedicato alla preparazione della prima produzione. La prima de «L'Oprichnik» ebbe luogo al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo il 12 aprile 1874. E sebbene lo stesso Piotr Ciajkovskij si sia lamentato del fatto che nell'opera «c'è poco movimento drammatico, uno stile irregolare e fili viventi sono visibili», la produzione è stata un vero successo. Il compositore è stato persino insignito di un premio di trecento rubli.
  




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Zarevich

Il Teatro Mikhailovsky di San Pietroburgo presenterà l'opera di Piotr Ciajkovskij «Oprichnik» («Опричник») il 29 settembre 2021 a Mosca. Lo spettacolo si svolgerà sul palco del Teatro Stanislavskij e Nemirovich-Danchenko di Mosca. Lo spettacolo, che ha debuttato nel maggio di quest'anno (2021), è stato definito un «opera blockbuster». I registi sono il regista Serghei Novikov e l'autore dell'edizione musicale, il direttore Alexander Soloviev. Al centro della storia c'è il giovane boiardo Andrei Morozov, che si precipita tra Zemshchina e Oprichnina. Volendo ripristinare l'onore della famiglia e restituire la sua amata sposa, presta il terribile giuramento dell'oprichnik. Ma la successiva maledizione della madre e la prova del re stesso lo portano a tragiche conseguenze. Lo spettacolo è diventato l'opera più visitata del Teatro Mikhailovskij, è con loro che il Teatro aprirà la nuova stagione il 16 settembre 2021.
  




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Zarevich