Nikolaj Goritsvètov Николай Горицветов
«LE ALI DI GHISA» «ЧУГУННЫЕ КРЫЛЬЯ»
Casa Editrice «U Nikitskikh vorot» Mosca 2020 (Pagine 304)
Издательство: «У Никитских ворот», Москва 2020

Per cominciare, abbiamo davanti a noi un romanzo a tutti gli effetti con tutte le caratteristiche intrinseche di questo genere. Ciò include diverse trame e molti eroi, una complessa composizione multi-livello e una ricchezza ideologica. In «LE ALI DI GHISA» («Чугунные крылья») non c'è un protagonista, ma diversi, e tutti sono importanti per creare un insieme semantico, per capire l'idea principale dell'opera. E l'idea principale è che le persone insolite, in questo caso stiamo parlando di certe caratteristiche mentali degli eroi, è quasi impossibile realizzarsi nel mondo del «normale», non sono in grado di «volare», cioè di esistere pienamente, perché hanno «ali di ghisa», cioè, la loro alterità. La normalità nel romanzo di Nikolaj Goritsvètov è un simbolo di mediocrità e l'anormalità è un simbolo di talento. Ecco come la pensa uno degli eroi: «Il mondo è semplicemente diviso in «normale» e «malato». Questa divisione, anche se impercettibile, è estremamente rigida, molto più dura della divisione delle persone su basi razziali, etniche e religiose. I «normali» governano il mondo e qualsiasi parte di esso, diffondono i loro standard ovunque. Lui, Serghej Kapitonov, non si adattava a questi standard. Non sono dette, non sono in nessun insieme di leggi, ma sono ancora ovunque. Non si adattava a loro, non perché non volesse - non poteva. E ora giace qui legato, è un paziente pericoloso...».
Il romanzo è filosofico, si potrebbe anche dire religioso. Ma questo non significa affatto che il lettore sarà tormentato da argomenti speculativi su filosofia e religione che non hanno nulla a che fare con la vita reale. Al contrario - e questa è la forza del romanzo come opera di finzione - ogni ragionamento è portato avanti da eroi che sono caduti in certe circostanze difficili, se non estreme. E il punto di fuga (o punto di uscita) è un ospedale psichiatrico, dove alla fine tutti finiscono per opporsi al mondo «normale» e, ovviamente, suscitando simpatia nei lettori.