Gli italiani e la rete.
Si dice che Internet rappresenti l’unico mezzo veramente libero e democratico di informazione, la sola difesa contro l’egemonia dei mass media tradizionali, con in testa la TV, che condizionano e decidono l’informazione che gli italiani devono ricevere per formarsi una opinione e, ancor più, una coscienza.
Una volta la famiglia, la scuola e la lettura (di libri, beninteso) costituivano le basi primarie per la formazione delle coscienze individuali. Oggi queste tre cose sono sempre più in obsolescenza, e la televisione le ha sostituite quasi interamente. O, almeno, questo è stato vero fino ad oggi.
La rivoluzione dell’informazione introdotta da Internet sta stravolgendo questa realtà. L’avvento di Internet, oramai accessibile a tutti, ha gettato le basi per una informazione più responsabile e consapevole, dove l’individuo non è più un soggetto passivo che subisce quello che la tv decide di fargli vedere, ma è lui stesso protagonista e artefice delle proprie scelte, potendo accedere ad una quantità estremamente vasta e differenziata di informazioni, ed essendo egli stesso in grado di produrne, interagendo con gli altri utenti della rete.
Ci sono tutte le premesse e gli elementi perché gradualmente le persone si disintossichino dalle tante tossine mentali dai nomi più fantasiosi che in questi ultimi anni si sono riprodotte a danno dei nostri neuroni: “Il Grande Fratello”, “Amici”, “L’isola dei famosi”, e tanti altri.
In pratica, anziché accendere lo schermo della tv, credendo nella propria libertà di scelta di una tossina piuttosto di un’altra, Internet non solo ci permette di scegliere tra una quantità veramente enorme di sorgenti di informazione che non fanno capo tutte ad un’unica persona o gruppo di persone, ma che rappresentano una reale varietà umana e di idee, ma oltre a ciò, per la prima volta siamo in grado di interagire con gli altri individui e con le informazioni che riceviamo. Decidiamo cosa leggere/sentire/vedere e cosa dire, rispondere, mostrare di noi, senza censure ideologiche o di altra natura.
Sembrerebbe l’alba di una nuova civiltà dell’uomo, vero?
Si potrebbe pensare che la gente utilizzi le immense possibilità offerte da Internet per avere quello che non riesce ad avere dalla TV: cultura ed informazione libera e obiettiva.
Purtroppo non è affatto così.
Decine di anni dell’ideologia dominante del consumismo e dell’edonismo inculcata dai mass media, ma soprattutto dalla televisione, hanno creato dei modelli culturali e comportamentali che si sono ben radicati nelle nostre coscienze, e dai quali non sarà facile affrancarsi.
Questo significa che quello che le persone cercano su Internet è una replica di tutto quello che sono abituati a subire (ricavandone, o credendo di ricavarne, un piacere o un utile personale) dalla televisione.
Il nostro forum non è affatto una sfortunata eccezione nel panorama generale; tutte le realtà di questo tipo, che sono basate su contenuti prettamente culturali, sono di norma snobbate come inutili, noiose, non interessanti o divertenti. In effetti, se vogliamo, tra gli internauti culturalmente orientati e quelli orientati allo svago, la ricerca di piacere e alla perdita di tempo, c’è lo stesso rapporto che esiste tra il pubblico televisivo e i lettori “non occasionali”: ignoro questo valore esatto, ma diciamo uno a mille?
Ho scritto queste cose perché quando ho cominciato ad usare Internet, 15 anni fa, mi entusiasmai oltremodo, arrivando a fantasticare un mondo affrancato dalla tv e dai suoi modelli; credevo che la rete mondiale ci avrebbe resi più liberi, scuotendo le nostre coscienze e creando un nuovo tipo di cittadino e di individuo sociale.
Be’, oggi ho capito che mi sbagliavo, e le mie erano solo proiezioni dei miei desideri intimi.
Voglio concludere con una piccola statistica che più di tutto dovrebbe aiutare a capire concretamente quello che ho detto.
E’ una statistica che si riferisce all’utilizzo della rete (anno 2006) da parte degli italiani, specificamente per quanto riguarda: forum, blog, e newsgroup. Insomma, dove si parla di qualche tema più o meno specifico.
Questi dati ci danno un quadro piuttosto esatto sugli argomenti di cui si parla in rete, in termini di messaggi scritti in queste categorie:
1) Discussioni e curiosità: 9.662.860
2) Motori: 8.224.428
3) Informatica e Web: 5.134.128
4) Tempo libero e hobby: 4.618.460
5) Sport: 3.674.740
6) Videogiochi: 3.570.735
7) Salute e benessere: 3.304.204
8 ) Attualità e politica: 2.954.896
9) Spettacolo e TV: 1.337.172
10) Telefonia: 1.292.928
11) Economia: 1.240.465
12) Cultura e società: 986.637
(fonte: "Rapporto annuale sulle comunità Internet in Italia" - Digital PR)
Da quello che si può vedere, la rete viene usata come surrogato della tv. Si parla delle automobili che si vedono in tv o per strada, perché l’auto rimane sempre per moltissimi uno status symbol, purtroppo. Si parla di calcio o di sport, perché in tv non se ne parla abbastanza (!), o meglio, non si ha la possibilità di dare il proprio contributo, che altrimenti deve limitarsi alle discussioni tra amici e conoscenti per strada, al bar, al lavoro…
Insomma, è inutile che vada avanti a commentare questa statistica. I numeri sono abbastanza chiari per tutti, mi sembra.
Io sono convinto che se non ci sarà uno rinnovamento delle coscienze e dei valori, nessun progresso scientifico o innovazione tecnologica ci ridarà quell’etica, quella capacità di giudizio, quel senso di misura, di giustizia, che servono per orientarci nelle nostre scelte e nei nostri comportamenti sociali, affinché lo scopo e il senso della vita non sia più solo l’edonismo egocentrico, il benessere e l’utile personale, a cui tutto è subordinato, ma il bene collettivo.
Ultima modifica di Myshkin il 14 Apr 2009 10:13, modificato 1 volta in totale