Gianni Rossi e Francesco Lombrassa
Джанни Росси и Франческо Ломбрасса
«IN NOME DELLA "LOGGIA"»
«ВО ИМЯ ЛОЖИ»
Traduzione dall’italiano al russo di N.Iljin e L.Samokhvalov
Casa Editrice «Mezhdunarodnyje otnoshenia» Mosca 1983 (Pagine 128)
Издательство «Международные отношения» Москва 1983

Nel libro di due autori italiani «IN NOME DELLA "LOGGIA"» si racconta della storia nel retroscena dell’organizzazione sovversiva segreta, delle logge massoniche «Propagande due» che partecipava alla congiura antigovernativa in Italia. La «Propaganda due» (meglio nota come «P2») era una loggia massonica aderente al Grande Oriente d'Italia (GOI). Fondata nel 1877 col nome di Propaganda massonica, assunse forme deviate rispetto agli statuti della massoneria ed eversive nei confronti dell'ordinamento giuridico italiano, nel periodo della sua conduzione da parte dell'imprenditore Licio Gelli. La P2 fu sospesa dal GOI il 26 luglio 1976; successivamente, la Commissione parlamentare d'inchiesta Anselmi ha concluso il caso P2 denunciando la loggia come una vera e propria «organizzazione criminale» ed «eversiva». Essa fu sciolta con un'apposita legge, la n. 17 del 25 gennaio 1982. Sin dalla fondazione, la caratteristica principale della loggia Propaganda massonica fu quella di garantire un'adeguata copertura e segretezza agli iniziati di maggior importanza, sia all'interno che al di fuori dell'organizzazione massonica. L'originale loggia operò fino al 1925, quando furono temporaneamente sciolte tutte le logge massoniche, su impulso del regime fascista.
Dopo la caduta del regime fascista, le attività delle logge massoniche ripresero e la loggia, ribattezzata «Propaganda due», nel secondo dopoguerra, tornò ad essere alle dipendenze dirette del Gran maestro dell'Ordine sino all'avvento di Licio Gelli. Quest'ultimo venne prima delegato dal Gran maestro Lino Salvini a rappresentarlo in tutte le funzioni all'interno della loggia (1970), poi ne fu nominato Maestro venerabile, cioè «capo» a tutti gli effetti (1975).