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04 Gen 2009 20:09
Oggetto: Re: Il film «GLI STILJAGHI» di Valerij Todorov («Stiljąghi»)
Il film č uscito
Москва 50-х. Насупленный Мэлс, стопроцентное комсомольское буратино в сером, во время рейда на буржуазно веселящихся стиляг встречает Пользу яркое и своевольное чудо в перьях. Сраженный наповал комсомолец идет за своим чувством, которое приводит его сначала на разгузку товарняков с целью заработка, потом к подопольным портным и барыгам ради ярких шмоток, и, наконец, на "Брод" "Бродвей", улицу Горького или "Пешков-стрит", как спустя лет двадцать пять ее начнут именовать уже советские хиппи. На Тверскую, проще говоря. Улица эта заведет его довольно далеко: к новым друзьям, новой жизни, танцам, саксофону и самому главному быть может, дурацкой, иллюзорной, но такой молодой, такой яркой и такой опасной свободе.
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Il film «GLI STILJAGHI» di Valerij Todorovskij (2008) |
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Messaggi: 4281 Residenza: Roma - Vologda
03 Mar 2009 10:51
Oggetto: Re:«GLI STILJAGHI»
Una premessa telegrafica: non mi sono mai piaciuti i musical al cinema. Tutti i vari Jesus Christ Superstar, Hair, Moulin Rouge, non mi hanno mai entusiasmato.
Fatta questa doverosa precisazione, mi affretto ad aggiungere prima di tutto il resto il mio giudizio personale sullultimo film di Valerij Todorovskij, e cioč che Stiljaghi a dispetto di tutti i miei pregiudizi sul genere non solo mi č piaciuto moltissimo, ma lo considero uno tra i film pił interessanti, originali, accattivanti e ben fatti degli ultimi anni.
Nel 1949 nelle strade si Mosca apparvero dei gruppi di giovani eccentrici che si proponevano con la loro stravaganza di affermare il diritto di essere diversi, non come tutti, di affermare la propria individualitą e personalitą andando contro tutte le convenzioni, gli usi, le consuetudini, contro la morale e il comune senso del pudore dellepoca.
Indossavano giacche dalle larghe spalle imbottite, pantaloni stretti e cravatte colorate e sgargianti e scarpe alte; perfettamente sbarbati, si facevano crescere i capelli per formare un vistoso ciuffo impomatato davanti, e le ragazze usavano un trucco acceso e appariscente su viso e unghie. Questo film racconta la storia di queste persone, gli Stiljaghi.
E' una storia che Todorovskij ha realizzato secondo me in maniera magistrale ed originalissima il film č godibilissimo da tutti i punti di vista: bellissima la fotografia, le musiche, le scenografie, le coreografie, gli attori , e nella quale cč ben pił di una semplice rappresentazione musicale di un fenomeno di costume dei primi anni 50.
In realtą dietro a queste manifestazioni esteriori si nascondeva una protesta culturale e un rifiuto dello Stalinismo e del sistema che voleva tutti uguali, svuotati di ogni individualitą e iniziativa personale, privi di idee e gusti che non fossero quelli voluti dal regime.
Attingendo a quei piccoli frammenti doccidente costituiti dai pochissimi film americani ammessi dalla censura di Stato, dai programmi captati dalle radio ad onde lunghe, dai dischi acquistati clandestinamente, e da altre fonti del genere, gli Stiljaghi, come venivano spregiativamente chiamati da tutti, si erano costruiti unimmagine e un modello basato in parte su elementi reali, e in parte immaginati. Il loro aspetto e il loro comportamento e linguaggio, volutamente volgare ed appariscente per attirare lattenzione, serviva proprio ad affermare la propria diversitą, a non identificarsi in un qualunque Ivan sovietico. Tutto in loro era scelto e adottato allinsegna della protesta, dellanticonformismo: dallabbigliamento al trucco, dal linguaggio alla gestualitą. Sono irriverenti, parlano tra loro in slang, masticano chewing gum, adorano il jazz la musica dellimpero del male, del capitalismo, condannata da Stalin insieme a tutto ciņ che rappresenta lAmerica - , che suonano e ballano in modo sfrenato.
Poco importa che il modello esteriore e comportamentale che si erano costruiti non avesse una corrispondenza nel mondo vero dei loro idoli, i jazzisti americani come Charlie Parker, Dizzie Gillespie, Miles Davis; quando lo scopriranno, alcuni anni pił tardi, abbandoneranno i loro eccessi esteriori e si adegueranno alla realtą.
Nellaffermare la loro individualitą, o meglio il loro diritto ad avere una individualitą e ad essere diversi, questi ragazzi e ragazze mettevano in gioco sé stessi, con il loro modo di essere e di presentarsi, ed erano soli contro tutti: non soltanto contro il sistema, ma contro chiunque avessero a che fare, per la strada, nelle case, conoscenti, colleghi, parenti, genitori. Dovevano subire il disprezzo, la riprovazione, lo scherno, il biasimo e la condanna di tutta la societą, che vedeva in loro degli strampalati perditempo, volgari e amorali, quando addirittura non dei veri e propri dissidenti da condannare, combattere e reprimere.
Ed infatti non era infrequente che venissero assaliti dalle ronde di quartiere, che provvedevano a sfregiarli tagliando loro i capelli e i vestiti; quando non erano addirittura perseguitati e arrestati dalla polizia.
La loro era una scelta coraggiosa, che li portava ad essere isolati ed emarginati dalla societą, da cui ricevevano soltanto critiche, disprezzo, insulti, maltrattamenti.
Ricordiamo che sono gli anni dellUnione Sovietica di Stalin, e che anni di Terrore hanno fisicamente eliminato chiunque fosse solo lontamente sospettato di avere una individualitą, o semplicemente di avere capacitą di pensiero autonomo, producendo uomini e donne svuotati di ogni volontą e potenzialitą intellettuale e preoccupati solo di non essere notati e attirare lattenzione.
Bisogna pensare che in quegli anni, sfidare le convenzioni, la societą, il sistema, come appunto fecero gli Stiljaghi, e mostrarsi diversi gią solo nellapparenza, era una cosa praticamente impossibile. Anche volendo, non era possibile entrare in un negozio e comprare un vestito che non fosse dello stesso identico taglio e colore di tutti gli altri, cioč nero o grigio. Stesso discorso per cravatte, scarpe e tutto il resto. Per vestirsi in quel modo, dovevano infatti farsi tutti gli abiti e gli accessori da soli, con grande abilitą e coraggio, visto che tutti questi scambi, acquisti e traffici avvenivano nella clandestinitą e nella illegalitą.
Insomma, a mio avviso Todorovskij ha fatto un gran bel lavoro, da diversi punti di vista: il film descrive in modo chiaro, suggestivo e coinvolgente il fenomeno culturale degli Stiljaghi; lo fa con un linguaggio ed una tecnica molto efficaci, in cui gli elementi del linguaggio cinematografico fotografia, inquadrature, montaggio, scenografie, custumi, recitazione, dialoghi, musiche sono sapientemente utilizzati per formare ununitą molto armoniosa.
Oltre a ciņ, quello che io ho visto in questo film č una sorta di omaggio che il regista Valerij Todorovskij ha voluto dedicare al coraggio di questi ragazzi, che furono effettivamente i primi ad opporsi allisolamento culturale e alla mancanza di libertą individuale, sostenendo il diritto di esternare la propria identitą ed individualitą, in maniera pacifica ma mettendosi contro tutti, aprendo la strada a loro spese a tante generazioni, movimenti culturali e di mode, che si sarebbero succeduti negli anni a venire, tutti mutatis mutandis - con lo stesso spirito di ribellione, anticonformismo, diversitą: hippies, freaks, rockers, metal darks, punks, skinheads, emo, gothic, ecc.
Non č un caso che alla fine del film si vede un festoso e gioioso giubileo di tutte le possibili immaginabili tipologie di genti appartenenti a quei movimenti culturali e underground che hanno caratterizzato e rappresentato la diversitą nelle varie epoche succedutesi dagli Stiljaghi fino ai giorni doggi. Direi che sia quasi un inno alla libertą di esprimere la propria personalitą e il proprio modo dessere senza imposizioni e censure, contro luniformitą e i pregiudizi.
Messaggi: 803 Residenza: Brema
05 Mar 2009 02:09
Oggetto: Re: «I FRICCHETTONI» («Stiljąghi»)
Una premessa telegrafica: non mi sono mai piaciuti i “musical” al cinema. Tutti i vari “Jesus Christ Superstar”, “Hair”, “Moulin Rouge”, non mi hanno mai entusiasmato.
Fatta questa doverosa precisazione, mi affretto ad aggiungere prima di tutto il resto il mio giudizio personale sull’ultimo film di Valerij Todorovskij, e cioč che “Stiljaghi” – a dispetto di tutti i miei pregiudizi sul genere – non solo mi č piaciuto moltissimo, ma lo considero uno tra i film pił interessanti, originali, accattivanti e ben fatti degli ultimi anni.
Княже, con tutto il rispetto per il tuo gusto e le tue opinioni, "Jesus Christ Superstar", "Hair" e "Moulin Rouge" non possono considerarsi "varī". In primis, "Jesus Christ Superstar" e "Hair" esistono pure come opere teatrali (e, credo, sono anteriori alle versioni cinematografiche"), mentre "Moulin Rouge" č una molto riuscita adattazione cinematografica della "Signora delle camelie". Tutte e tre sono opere di forte critica sociale, anche se "Moulin Rouge" č sbilanciato verso l'intrattenimento. Musicalmente parlando, tutt'e tre hanno un'ottima sostanza musicale (anche se quella di "Moulin Rouge" č in gran misura, se non completamente, una compilazione).
Lloyd Webber realizzņ in "Jesus Christ Superstar" il suo miglior lavoro. Lo dico con gran rammarico, perché questo compositore, che possiede o possedette il dono della Melodia (con maiuscola) - dono rarissimo nella seconda metą del secolo scorso - in seguito l'ha investito in opere sempre piś commerciali quali "Cats" o "The Phantom of the Opera" (che pure hanno ottima musica). Specialmente la parte musicale di Maria Maddalena č d'una sinceritą e d'una emozionalitą rara.
"Hair" č un'opera che dipinge la vita dei giovani che furono i modelli americani proprio di quelli giovani sovietici di cui scrivi tu, ed il nonconformismo fu parte anche della loro vita, anche se non sempre fu cosķ pacifico come quello dei lori epigoni sovietici. Il soggetto, come ben sai, č altamente politico.
L'ultimo musical in versione cinematografica per me fu "Sweeney Todd" con l'eccellente musica di Sondheim. :wink:
Messaggi: 851
05 Mar 2009 02:41
Oggetto: Re: «I FRICCHETTONI» («Stiljąghi»)
...anche se č un po' off-topic (in realtą esiste anche in pellicola, ma č soprattutto un'opera teatrale) hai mai visto "Il Rugantino"???? E' un musical meraviglioso..... bellissima musica! Te lo consiglio!
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05 Mar 2009 09:27
Oggetto: Re: «I FRICCHETTONI» («Stiljąghi»)
in seguito l'ha investito in opere sempre piś commerciali quali "Cats"...... Specialmente la parte musicale di Maria Maddalena č d'una sinceritą e d'una emozionalitą rara.
OT: perdonami, ma definire Cats come "opera sempre pił commerciale" trovo non sia del tutto corretto.
Certo il tema non č quello proposto in Jesus Christ Superstar o quello di Hair, vere e proprie denuncie e critiche di un sistema e di una cultura, Cats come č noto si basa su una raccolta di poesie di Thomas Stearns Eliot (Old Possum's Book of Practical Cats), e certamente pił un genere favola-fantasy che non un musical dalle tinte forti come appunto Jesus Christ Superstar, perņ da qui a definirlo "opera commerciale..." a mio modesto avviso, ce ne passa....
La struttura musicale non č solo bella di per se ma estremamente interessante sotto ogni punto di vista (basti pensare al tema del prologo Jellicle Songs for Jellicle Catse); parlando poi della bellissima parte musicale di Maria Maddalena (penso che in particolare tu ti riferisca a I don't know how to love him), al di lą delle tematiche in gioco, il brano di Grizabella, ovvero il tanto famoso Memory, č a mio personale avviso uno dei pił bei brani scritti per un musical (ovviamente a mio personalissimo parere). Inoltre il gusto e i versi (che in certi passaggi risultano fedeli alle poesie di Eliot), lo hanno reso un musical universale e lo dimostra l'attualitą ancora oggi presente in partitura e il successo ottenuto (dopo 7.485 repliche non credo ci sia altro da aggiungere).
Concordo con te sull'operazione The Phantom of the Opera, che comunque rimane un lavoro decisamente interessante.
Io tra l'altro nei capolavori scritti da Sir Andrew Lloyd Webber non dimenticherei il musical Evita...IMHO...
Comunque parliamo sempre di grande musica.
Salutissimi.
Teo
Messaggi: 4281 Residenza: Roma - Vologda
05 Mar 2009 10:26
Oggetto: Re: «I FRICCHETTONI» («Stiljąghi»)
Княже, con tutto il rispetto per il tuo gusto e le tue opinioni, "Jesus Christ Superstar", "Hair" e "Moulin Rouge" non possono considerarsi "varī".
Angelo, non ho capito bene la tua lobiezione.
Cioč, mi sfugge il punto. Io non ho dato nessun giudizio sui titoli che ho citato, e ovviamente, come ho specificato, mi riferivo espressamente alle versioni cinematografiche; che siano tratti da spettacoli teatrali o da opere letterarie non cambia nulla, visto che ho voluto solo dire che tutti questi film non mi sono piaciuti per il semplice fatto di essere musicali, giacché č un genere che normalmente non amo, ma questo a prescindere dai contenuti, che possono essere anche di elevato valore.
Ultima modifica di Myshkin il 05 Mar 2009 12:01, modificato 1 volta in totale
Messaggi: 25694
05 Mar 2009 13:02
Oggetto: Re: «I FRICCHETTONI» («Stiljąghi»)
Abbiamo aperto questo topic dedicato al nuovo film di Valerij Todorovskij "Gli Stiljaghi".
Se vi piace scrivere dei musical americani, vi consiglio di aprire il nuovo topic.
Messaggi: 803 Residenza: Brema
06 Mar 2009 16:38
Oggetto: Re: «I FRICCHETTONI» («Stiljąghi»)
Княже, con tutto il rispetto per il tuo gusto e le tue opinioni, "Jesus Christ Superstar", "Hair" e "Moulin Rouge" non possono considerarsi "varī".
Angelo, non ho capito bene la tua l’obiezione.
Cioč, mi sfugge il punto. Io non ho dato nessun giudizio sui titoli che ho citato, e ovviamente, come ho specificato, mi riferivo espressamente alle versioni cinematografiche; che siano tratti da spettacoli teatrali o da opere letterarie non cambia nulla, visto che ho voluto solo dire che tutti questi film non mi sono piaciuti per il semplice fatto di essere musicali, giacché č un genere che normalmente non amo, ma questo a prescindere dai contenuti, che possono essere anche di elevato valore.
Ecco il punto che non avevo compreso. Mi pareva che tu dessi non solo la tua opinione sul genere come tale - che il musical non ti piaccia č cosa soggettiva e del tutto legittima, ma una valutazione proprio sulle tre opere citate, che sono oggettivamente capolavori, e l'indizio o ciņ che ho percepito come tale č stata proprio la parola "vari".
Malgrado io stesso non ami molto il musical como genere ed in particolare le "commedie musicali", queste tre opere contano tra le eccezioni.